Via Francigena

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La Via Francigena e i Cammini d’Italia per il rilancio del turismo lento

Potremmo considerare la Via Francigena come la madre dei Cammini, per questo il suo riconoscimento europeo è senza alcun dubbio un valore aggiunto rispetto alla fitta e interessantissima rete di itinerari storico culturali e religiosi che si sono sviluppati negli ultimi anni. L’attenzione del Ministero Italiano dei Beni culturali e del turismo verso questo storico Cammino arriva da lontano, ovvero fin da quando furono allocati i primi finanziamenti da parte dell’allora Ministro Francesco Rutelli, finalizzati a una prima tracciatura e promozione.

Nel 2014, con l’insediamento del Ministro Franceschini e il passaggio delle competenze sul turismo ai Mibact, la rinnovata attenzione agli itinerari storico culturali come segmento importante di una nuova forma di fruizione turistica del paesaggio italiano è stata celebrata con l’anno dei Cammini del 2016, per entrare poi a pieno titolo nel Piano strategico del turismo.

In particolare, al tratto italiano della Via Francigena sono stati destinati 20 milioni di euro (altri 40 milioni sono andati, complessivamente, ai Cammini francescani, di San Benedetto e all’Appia) per uniformare l’intero tracciato e garantirne la fruizione in sicurezza dalla Valle d’Aosta alla Puglia. Si tratta di risorse molto importanti, ripartite tra le Regioni interessate al tracciato.

L’attenzione del Ministero verso la Via Francigena si esplica anche nella preparazione del dossier per il riconoscimento Unesco attraverso il Coordinamento e il supporto tecnico scientifico degli Uffici del Segretariato generale in collaborazione con gli altri Stati interessati – Regno Unito, Francia e Svizzera – e il supporto tecnico della Regione Toscana e dell’Associazione europea delle Vie Francigene. L’iter è ancora lungo e ovviamente l’esito non è scontato, essendo una candidatura complessa, ma si sta procedendo spediti rispettando tutte le procedure previste.

Nella fase di ripartenza, dopo la crisi sanitaria dovuta al Sars-Cov-2, è fondamentale proseguire nel supportare gli operatori impegnati nella promozione del “turismo sostenibile”. In questo senso, attraverso un ascolto di alcuni stakeholder ideatori della campagna “Io cammino in Italia”, stiamo studiando misure concrete, coerenti con il Piano strategico del turismo.

La Via Francigena attraversa luoghi molto celebrati del paesaggio e altri quasi sconosciuti, ma che dalla crescita esponenziale del Cammino hanno tratto significativi benefici socio-economici.

La politica di rilancio di un turismo di prossimità che garantisce una fruizione lenta, diffusa, destagionalizzata e di qualità vede nella Via Francigena e nella vasta rete dei Cammini, uno dei settori chiave per rilanciare la bellezza straordinaria dell’Italia e degli altri tre Paesi attraversati.

Per mettere a sistema una promozione coordinata del turismo lento è in programma il rilancio dell’Atlante digitale dei Cammini d’Italia che molto probabilmente diventerà una sorta di portale in cui ricomprendere, oltre ai Cammini, tutta la rete escursionistica, i treni turistici e le ciclovie.

Pensate solo al fascino di un viaggio sul trenino della Val d’Orcia per poi, zaino in spalla o in sella a una bici, immergersi nella magica atmosfera della Via Francigena.

Lorenza Bonaccorsi
Sottosegretaria di Stato del Ministero italiano per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo

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Via Francigena and Italian hiking routes contribute to the slow tourism relaunch

The Via Francigena can undoubtfully be considered a mother of routes, with its dense historic, cultural and religious elements along the network of itineraries, recognised by the Council of Europe.

The attention of the Italian Ministry of Cultural Heritage, Activities and Tourism MIBACT towards the Via Francigena comes from afar, since the first funds allocation by the former Minister Francesco Rutelli, aimed at an initial tracking and promotion of the path.

In 2014, with the inauguration of Minister Franceschini and the transfer of tourism expertise to the MIBACT, renewed attention to historic and cultural itineraries resulted into recognition of slow tourism segment in Italy. It was celebrated by the event “2016 – the Year of Routes”, having fully entered the Italian Strategic Tourism Plan.

20 million euros were later allocated to the Italian stretch of the Via Francigena (another 40 million euros we allocated to the Franciscan Way, San Benedetto and the Appia) to standardize the entire route and ensure its safe use  from the Aosta Valley to Apulia. These very important resources were distributed among the regions involved in the route management.

The Ministry has been also supporting the Via Francigena candidacy to the UNESCO World Heritage List via general coordination and technical and scientific assistance of the secretariat in collaboration with other interested States – the United Kingdom, France and Switzerland – with technical support from the Tuscany Region and the European Association of the Via Francigena ways.

In the post-Covid 19 phase, it is essential to continue supporting the cultural and tourism stakeholders engaged in the sustainable tourism practices, such as the campaign ” Io cammino in Italia / I walk in Italy “, consistent with the Strategic Tourism Plan.

The Via Francigena crosses both renowned tourist sites and unknown places, which gain significant socio-economic benefits from the exponential growth of the route.

A policy of relaunching proximity tourism guarantees a slow, widespread, seasonally adjusted and quality use of tourism resources. The Via Francigena and a vast network of walking routes are key elements of the relaunch presenting extraordinary beauty of Italy and other three countries crossed.

To put in place a coordinated promotion of slow tourism, a relaunch of the Digital Atlas of Routes of Italy is planned, which will most likely become a platform, combining routes, excursions, hiking networks, tourist trains and cycleways.

Lorenza Bonaccorsi 

State Secretary of the Italian Ministry for Cultural Heritage, Activities and Tourism

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LIVE! La Via Francigena incontra la Via di Sant’Olav

L’ Associazione Europea delle Vie Francigene continua la serie di LIVE con una nuova avventura alla scoperta della Via di Sant’Olav in Scandinavia.L’incontro è previsto martedì 9 giugno alle ore 18:00 sulla pagina facebook AEVF @ViaFrancigenaCulturalRoute per conoscere l’affascinante Via di St Olav.

L’itinerario di Sant’Olav, patrono della Norvegia, è un cammino trekking e via di pellegrinaggio che attraversa Norvegia, Svezia, Finlandia e Danimarca. È stato certificato dal Consiglio d’Europa nel 2010.

Questo itinerario culturale è considerato come la “sorella” del nord Europa della Via Francigena con la quale condivide molti aspetti: turismo sostenibile, esperienze di condivsione e pellegrinaggio, scoperta del patrimonio culturale e tradizioni, bellezze del paesaggio e natura. L’itinerario di Sant’Olav oggi è un network di cammini che portano alla Cattedrale Nidaros a Trondheim, in Norvegia.

Olav II Haraldsson, successivamente conosciuto come St. Olav, è stato re di Norvegia dal 1015 al 1028. Dopo la sua morte nel 2013 è stato dichiarato martire e santo. I pellegrini da allora hanno iniziato a mettersi in cammino attraverso la Scandinavia per raggiungere la Cattedrale Nidaros, il luogo dove si trova la sua tomba. Oggi la Via di Sant’Olav è uno dei cammini più affascinanti del nord Europa attraverso una natura incontaminata, paesaggi straordinari e spiritualità. Nel live scopriremo anche gli aspetti tecnici dell’itinerario, le tradizioni locali ed il sistema dell’accoglienza.

La Via Francigena coopera con la Via di Sant’Olav dal 2012 quando i due itinerari hanno preso parte al progetto europeo CERTO. Da quel momento si sono sempre succeduti incontri e momenti di confronto per scambiare buone pratiche.

Al live intervengono Hans Morten, manager dell’Itinerario e direttore del National Pilgrim’s Centre, Ingeborg Collin Høgseth, direttore del Nidaros Pilgrim Center a Trondheim e Chin-Yu Lee, pellegrino e blogger che ha scritto una guida di St Olav.

Un evento da non perdere per scoprire questo itinerario!
Live in lingua inglese

Maggiori info:

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New LIVE broadcast: Via Francigena meets the path of St. Olav on 9 June

The European Association of the Via Francigena ways continues its series of LIVE broadcasts with the new adventure: a discovery of the Saint Olav Ways in Scandinavia.  Come join us on Tuesday 9 June at 18.00 on the EAVF Facebook page @ViaFrancigenaCulturalRoute to get to know St Olav.

The route of St. Olav, Norway’s patron, is a hiking and pilgrimage route, which crosses Norway, Sweden, Finland and Denmark. It has been certified as a European Cultural Route by the Council of Europe in 2010.

This cultural route is Via Francigena’s sister route in the Northern Europe, which shares many similarities – slow travel, shared experience and pilgrimage, discovery of cultural heritage and traditions, beautiful landscapes and respect to nature. The St Olav Way today is a network of paths leading pilgrims to Nidaros Cathedral in Trondheim, Norway.

Olav II Haraldsson, later known as St. Olav, was King of Norway from 1015 to 1028. After his death in 1030 he was declared a martyr and a saint. Pilgrims made their way through Scandinavia to reach Nidaros Cathedral – the burial place of St Olav for many centuries. Today St. Olav’s Way is one of the most picturesque path in Northern Europe, offering tranquillity of the untouched nature and the spirituality, through silent landscapes and endless hills. In the broadcast we will discover delicious Scandinavia food, tricks to quickly make a tent, suggestions on hostels and tips of best time to depart.

The Via Francigena has been cooperating with the St Olav Ways since the CERTO European project in 2012. Since then the routes have regular exchanges and best practice share.

The broadcast will feature Hans Morten, route manager and the head of the National Pilgrim’s Centre,   Ingeborg Collin Høgseth, director of the Nidaros Pilgrim Center in Trondheim and Chin-Yu Lee, a pilgrim and blogger, who has written St Olav guidebook.

Don’t miss your chance to discover a new route taking you to the deep North!

Tuesday 9 June at 18.00 on EAVF Facebook page @ViaFrancigenaCulturalRoute

More information:

 

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Cycle to Recycle: in bici per l’ambiente!

Passione per la bici e cura per la bellezza del mondo intorno a noi. Dall’unione di queste vocazioni nasce il progetto Cycle to Recycle. Protagonista di questa avventura è Myra Stals, olandese trapiantata in Italia da più di sette anni, prima a Firenze e oggi a Torino.

Dopo anni da coordinatrice accademica presso università straniere, Myra ha deciso di dare una svolta alla sua vita, dedicando tutte le sue energie alle passioni che la fanno sentire viva, bicicletta e ambiente.

Tutto ha inizio nel 2016 quando Myra compie il suo primo grande viaggio attraversando 18 paesi europei nell’arco di quattro mesi, per ripartire poi verso i Balcani nel 2018. Esperienze meravigliose e intense, ma che, nonostante la bellezza del viaggio e la conoscenza di altre culture, portano alla luce la situazione devastante dell’inquinamento dovuto a rifiuti di plastica ovunque, sia nei Balcani, ma anche in Germania e in Finlandia.

Nel 2019 quindi Myra decide di mettersi in gioco ed essere proattiva, prende la decisione di far nascere Cycle 2 Recycle.

Il progetto ha come scopo principale sensibilizzare le persone al grande problema dell’inquinamento di plastica nel nostro ambiente. Nell’estate del 2019 Myra pedala per oltre 2000 km con una bici cargo pesante (non assistita!), attraversando le Alpi ben due volte e raccogliendo 43 kg di rifiuti di plastica. Per quanto pochi possano sembrare, si tratta dell’equivalente di 4300 bottiglie vuote da 500 ml!

Nei suoi sogni nel cassetto sta aspettando un viaggio attraverso il suo paese d’adozione, l’Italia. Visto che l’emergenza sanitaria Covid-19 la costringe a rimandare nel 2021 un viaggio di quattro mesi attraverso otto paesi europei, è allora che Myra elabora un nuovo piano, per essere utile all’ambiente come sempre, ma anche alle tante persone duramente colpite dalla crisi economica a causa della pandemia.

Una raccolta fondi itinerante per il Banco Alimentari per supportare le famiglie rimaste senza lavoro, naturalmente… pedalando e raccogliendo rifiuti di plastica! Si parte allora per il nuovo progetto: “Cycle 2 Recycle for Italy”!

Tre mesi partendo da Torino a inizio Luglio, lungo la Via Francigena fino a Santa Maria di Leuca in Puglia, tornando al nord affrontando le Dolomiti prima di tornare a Torino. 6500 km, (purtroppo) diversi kg di plastica lungo il percorso e speriamo tanti fondi per supportare chi oggi si trova in difficoltà.

Myra ci accompagnerà lungo il suo viaggio con dirette Facebook sulla sua pagina e condividerà sui suoi profili Instagram e Twitter i momenti del suo viaggio e i luoghi più belli lungo la Via Francigena!

A oggi Myra ha già raggiunto la cifra necessaria per partire grazie a una campagna crowdfunding e tanta generosità, che le permetterà di compiere questa avventura. Qualsiasi donazione extra verrà devoluta al Banco Alimentare.

Noi siamo con lei, la seguiremo e condivideremo il suo importante progetto, le auguriamo di essere forte, di resistere in ogni salita fisica e mentale di questa grande impresa e di raggiungere gli importanti obiettivi per cui si è messa in viaggio.

Nell’attesa vi lasciamo nella bellezza di due video dei suoi viaggi passati, prima di seguirla e sostenere, per chi può anche concretamente, questa sua nuova avventura!

Chi volesse supportare il viaggio e progetto di Myra, offrendo ospitalità e accoglienza oppure assistenza tecnica, può contattarla direttamente attraverso il suo sito

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Facebook Live: “La Via Francigena verso est, sulla strada per la Turchia”

Venerdì 5 giugno alle 18, dedicheremo una diretta in lingua inglese sulla nostra pagina Facebook, alla Via Francigena che procede verso est, in direzione Turchia.
La Via Francigena, una delle Peregrinazioni Maiores (principali pellegrinaggi) di epoca medievale, faceva parte della rete di rotte che portavano i pellegrini a Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme.

Sulla strada per Gerusalemme la Via Francigena attraversa l‘Italia meridionale, i Balcani, la Grecia e la Turchia. Sarà proprio questa l’area geografica su cui ci concentreremo con i nostri ospiti durante la diretta.

Andremo alla scoperta di percorsi locali e internazionali, diverse culture, tradizioni e gastronomia. Parleremo inoltre dei progetti realizzati dai nostri ospiti della ONG turca Culture Routes Society e della visita di studio in Puglia lungo la Via Francigena del Sud.

Di tutto questo ci confronteremo con Kate Clow, fondatrice della famosa Via Licia e autrice di numerose guide di percorsi escursionistici in Turchia, oltre a essere presidente della Turkish Culture Routes Society e una grande appassionata di cammini.

Sarà con noi anche Hüseyin Eryurt, coordinatore del progetto presso la Culture Routes Society (CRS) e viaggiatore appassionato, particolarmente interessato di archeologia e arte.

Infine parleremo con Elena Dubinina, collaboratrice AEVF relativamente ai percorsi culturali e relazioni internazionali. Elena è una grande pellegrina e ci parlerà della sua esperienza come organizzatrice di una visita di studio dei rappresentanti dei comuni turchi lungo la Via Francigena, nel sud, nella primavera del 2019.

Ti aspettiamo questo venerdì 5 giugno alle 18.00 sulla nostra pagina Facebook!

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Live broadcast “The Via Francigena towards the East, on the way to Turkey”

The Facebook live broadcast on Friday 5 June will be dedicated to the Via Francigena going East on its way to Turkey and will be conducted in English.
The Via Francigena, one of the Peregrinationes Maiores (main pilgrimages) of medieval times, was a part of the routes network taking pilgrims to Santiago de Compostela, Rome and Jerusalem. On its way to Jerusalem the Via Francigena crosses southern Italy, the Balkans, Greece and Turkey.

This geographic area is the centre of attention of our live broadcast. We will discover local and international routes there, their culture, traditions and gastronomy. We will also speak about projects carried out by our guests from the Turkish NGO Culture Routes Society and the study visit in the Apulia region along the Via Francigena in the South.

The live broadcast will host Kate Clow, founder of the renowned Lycian way and author of many guides of hiking routes in Turkey. She is a chairperson of the Turkish Culture Routes Society and a hiking enthusiast.

Hüseyin Eryurt, the project coordinator at the Culture Routes Society (CRS). Like many of us, Hü is also a keen traveller with a great deal of curiosity in archaeology and arts.

The live broadcast will also feature Elena Dubinina, an EAVF collaborator on cultural routes and international relations. This passionate hiker organised a study visit of the representatives of the Turkish municipalities along the Via Francigena in the South in spring 2019, which experience she will share during the emission.

Join us to discover new routes and countries and dive into the world of slow travel and shared experience on Friday 5 June at 18.00 (CET) on Facebook @ViaFrancigenaCulturalRoute.

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Candidatura della Via Francigena a patrimonio UNESCO. Importante passo avanti

Incontro dei rappresentanti dei Ministeri d’Italia, Svizzera, Regno Unito e Vaticano e di AEVF.

Giovedì 28 maggio si è svolta la prima importante riunione internazionale fra funzionari ministeriali di quattro Paesi della Via Francigena (Italia, Svizzera, Regno Unito, Santa Sede) organizzata dal Ministero italiano dei Beni culturali.

All’incontro, organizzato e coordinato da Adele Cesi (Italia,MIBACT), hanno preso parte Enid Williams (Regno Unito, Ministero Cultura) e Mike Collins (Regno Unito, Historic England), Oliver Martin (Svizzera, Ufficio Federale Cultura), Alessandra Uncini e Maria Serlupi (Santa Sede, Musei Vaticani). Per l’Associazione Europea delle Vie Francigene hanno partecipato Paola Falini, ordinario di urbanistica all’università di Roma, Luca Bruschi, direttore AEVF, e Luca Faravelli, project manager AEVF, componenti del gruppo tecnico di AEVF che dal 2017, per incarico di Regione Toscana e in collaborazione con Regione Lombardia, in rappresentanza delle Regioni italiane della Via Francigena, si occupa della candidatura UNESCO della Via Francigena.

E’ stato presentato lo “Studio di inquadramento europeo” del tratto Canterbury-Roma della Via Francigena, redatto da AEVF, e sono stati illustrati i singoli tratti nazionali, che potranno poi essere candidati separatamente a patrimonio UNESCO.

Adele Cesi ha presentato la metodologia storica e scientifica del lavoro alla base dello “Studio di inquadramento” e ha ripercorso le fasi del lavoro dal 2015 ad oggi, a partire dall’avvio dei contatti fra MiBACT, Regione Toscana e AEVF, la successiva formazione del gruppo scientifico di lavoro e la condivisione del processo di candidatura con rappresentanti ICOMOS e UNESCO a Parigi nel marzo 2018. 
I risultati tangibile di questo lavoro sono stati due: in primis la pubblicazione dell’”Analisi preliminare per la candidatura della Via Francigena a patrimonio UNESCO” del tratto italiano, realizzata nel maggio 2018 ed inserita a gennaio 2019 nella tentative list italiana (https://www.viefrancigene.org/en/UNESCO/); in seguito la pubblicazione dello “Studio di inquadramento europeo” propedeutico alla candidatura del percorso da Canterbury a Roma. Quest’ultimo dossier, presentato al MIBACT a fine settembre 2019, vede la suddivisione del tratto europeo in dieci aree geografiche tematiche.

Durante la discussione sono state approfondite le principali tematiche della candidatura: definizione di Via Francigena; valore universale della Via Francigena; criteri di individuazione degli oltre 500 beni indicati nello “Studio di inquadramento”.

Il gruppo AEVF ha presentato una selezione di mappe cartografiche realizzate nei tratti inglese, francese, svizzero e italiano, specificando la metodologia adottata da un punto di vista geografico, storico, culturale.

Il secondo incontro si terrà mercoledì 24 giugno prossimo.

Leggi di più: https://www.viefrancigene.org/it/UNESCO/

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Via Francigena nomination to the UNESCO World Heritage List: application development

The high-level consultation meeting on the topic of the UNESCO World Heritage candidacy of the Via Francigena route took place on 28 May 2020 by teleconference.

This first major international meeting between ministerial officials from four countries of the Via Francigena (Italy, Switzerland, United Kingdom, Holy See) was organized by the Italian Ministry of Cultural Heritage, Activities and Tourism MIBACT and coordinated by Adele Cesi (Italy, MIBACT). It bought together Enid Williams (United Kingdom, Ministry of Culture) and Mike Collins (United Kingdom, Historic England), Oliver Martin (Switzerland, Federal Office of Culture), Alessandra Uncini and Maria Serlupi (Holy See, Vatican Museum).

The European Association of the Via Francigena ways EAVF was represented by the members of the EAVF technical group: Paola Falini, professor of urban planning at the University of Rome, Luca Bruschi, EAVF director, and Luca Faravelli, EAVF project manager. Since 2017 the EAVF technical group has been working on the UNESCO World Heritage candidacy of the Via Francigena, representing the Italian regions on behalf of the Tuscany Region and in collaboration with the Lombardy Region.

The meeting focused on the presentation of the Via Francigena European Framework Study from Canterbury to Rome, prepared by the EAVF. Within this study the individual national sections were illustrated, which can be separately submitted to the World Heritage List, nevertheless keeping the universal value of the route unquestionable.

Adele Cesi presented historic research and scientific methodology of the Framework Study and illustrated the work conducted from 2015 to the present day, starting from the communication between the MiBACT, the Tuscany Region and the EAVF, subsequent training of the scientific working group and sharing the application process with ICOMOS and UNESCO representatives in Paris in March 2018.

The successful cooperation resulted into the publication of the “Preliminary analysis for the candidacy of the Via Francigena to the UNESCO Word Heritage” of the Italian section, carried out in May 2018, and inclusion of the route in the Italian tentative list as a serial nomination in January 2019.

The work continued by the publication of the European Framework Study in preparation for the candidacy of the entire route from Canterbury to Rome. The latter dossier, presented to the MIBACT in the end of September 2019, suggests a division of the European section into ten thematic geographical areas.

The main topics discussed during the meeting were the definition of the Via Francigena, its universal value and identification criteria for over 500 properties indicated in the “Classification Study”.

The EAVF group presented a selection of cartographic maps from the English, French, Swiss and Italian sections, specifying the methodology adopted from a geographical, historical and cultural points of view.

The next meeting will take place on 24 June 2020.

More information on https://www.viefrancigene.org/en/UNESCO/

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Candidature de la Via Francigena au Patrimoine Mondial de l’UNESCO. Un important pas en avant.

Réunion des représentants des Ministères de l’Italie, de la Suisse, du Royaume-Uni, du Vatican et de l’AEVF.

Le jeudi 28 mai, s’est tenue la première réunion internationale importante entre les fonctionnaires ministériels des quatre Pays de la Via Francigena (Italie, Suisse, Royaume-Uni, Saint-Siège) organisée par le Ministère italien du Patrimoine des Biens Culturels. A cette réunion, organisée et coordonnée par Adele Cesi (Italie, MIBACT), ont participé Enid Williams (Royaume-Uni, Ministère de la Culture), Mike Collins (Royaume-Uni, Historic England), Oliver Martin (Suisse, Office Fédéral de la culture), Alessandra Uncini et Maria Serlupi (Saint-Siège, Musées du Vatican).

Pour l’Association Européenne des Chemins des Chemins de la Via Francigena ont participé Paola Falini, professeur d’urbanisme à l’Université de Rome, Luca Bruschi, directeur de l’AEVF et Luca Faravelli, chef de projet de l’AEVF, composant le groupe technique de l’AEVF qui, à partir de 2017, au nom de la Région de Toscane et en collaboration avec la Région de Lombardie, représentant les régions italiennes de la VF, en charge de la candidature de la VF au Patrimoine Mondial de l’UNESCO.

A été présentée « l’étude du cadre européen » du tronçon Canterbury-Rome de la VF, rédigé par l’AEVF, et les différentes sections nationales individuelles ont été illustrées, qui pourront ensuite être candidates séparément au Patrimoine Mondial de l’UNESCO.

Adele Cesi a présenté la méthodologie historique et scientifique des travaux à la base de « l’étude du cadre européen » et a retracé les étapes du travail effectué de 2015 à aujourd’hui, en commençant par le début des contacts entre le MiBACT, la Région Toscane et l’AEVF, la formation ultérieure du groupe de travail scientifique et le partage du processus de candidature avec les représentants de l’ICOMOS et de l’UNESCO à Paris en mars 2018.

Les résultats tangibles de ce travail ont été doubles : premièrement, la publication de l’« Analyse préliminaire pour la candidature de la Via Francigena au Patrimoine Mondial de l’UNESCO » de la section italienne, réalisée en mai 2018 et  insérée en janvier 2019 dans la liste provisoire italienne (https://www.viefrancigene.org/en/UNESCO/) ; ensuite la publication de « l’étude du cadre européen » préparatoire à la candidature du parcours de Canterbury à Rome. Ce dernier dossier, présenté au MIBACT fin septembre 2019, voit la subdivision des sentiers européens en dix zones géographiques thématiques.

Au cours de la discussion, les principaux thèmes de la candidature ont été approfondis : définition de Via Francigena ; valeur universelle de la Via Francigena ; critères d’identification de plus de 500 biens indiqués dans « l’étude du cadre européen ».

Le groupe de l’AEVF a présenté une sélection de cartes cartographiques réalisées pour les tronçons anglais, français, suisse et italien, en spécifiant la méthodologie adoptée d’un point de vue géographique, historique et culturel.

La deuxième réunion aura lieu le mercredi 24 juin prochain.

Plus d’informations : https://www.viefrancigene.org/it/UNESCO/