C’è tempo fino alle ore 12 del 16 aprile 2018 per partecipare al bando di locazione di valorizzazione – ex art. 3 bis del D.L. n. 351/2001, fino a 50 anni, dell’“Ex scuola Santa Margherita” in Strada Santa Margherita, 81, S.P. 71 a Fidenza, in provincia di Parma.
L’immobile, di proprietà del Comune di Fidenza, rientra nel progetto a rete dell’Agenzia del Demanio, promosso da MIBACT e MIT che punta alla riqualificazione e al riuso di immobili pubblici situati lungo percorsi ciclopedonali e itinerari storico-religiosi. Il bando è aperto a tutti e per partecipare alla gara è necessario presentare una proposta che preveda oltre che il progetto di riqualificazione del bene anche l’offerta di un canone.
Il complesso scolastico di circa 550 mq di superficie utile lorda, si trova in una zona rurale e più precisamente nella frazione Santa Margherita della città di Fidenza. Immerso nella campagna, risulta ben collegato alla città e facilmente accessibile. Si tratta di un edificio di tipologia rurale, progettato nel 1900, che conserva ancora la conformazione strutturale e distributiva originaria con caratteri decorativi propri dell’inizio secolo. Negli ultimi anni è stato adibito a Museo della civiltà contadina.
Alcuni chiarimenti: ogni concorrente è chiamato a proporre la soluzione che ritiene maggiormente idonea nel rispetto degli strumenti vigenti di pianificazione territoriale e urbana, puntando l’attenzione sugli aspetti indicati nell’Avviso di gara. L’aggiudicatario si obbliga a realizzare tutti gli interventi di recupero, manutenzione ordinaria, straordinaria e le connesse opere previste dalla proposta progettuale presentata in sede di gara, entro il termine di 36 mesi dalla sottoscrizione dell’atto di concessione/contratto di locazione fatta salva la possibilità di eventuali proroghe dello stesso.
Non è possibile subaffittare a terzi porzioni o aree dell’immobile in concessione, ma si possono subcondere a terzi tutte o parte delle attività gestorie previste nel progetto. Pertanto, alla luce di questa considerazione, gli immobili in bando, anche sotto un’unica regia imprenditoriale, potrebbero ospitare alcune delle seguenti funzioni: ospitalità, ristorazione, vendita prodotti tipici e a km zero, enogastronomia e artigianato locale, vendita materiale specializzato per ciclisti e camminatori, servizi complementari specialistici (es. aree attrezzate, bike e taxi service, piccole ciclostazioni, ciclofficine, cargo food), ufficio promozione locale, ufficio turistico, info point, presidio territoriale, attività e manifestazioni sociali, ricreative, culturali, creativi, servizi complementari specialistici per utenti con specifiche necessità (es. bambini, anziani, disabili, etc.) e servizi alla persona, spazi per la formazione dedicata ai temi del turismo lento e alle professionalità di settore, presidio e ambulatorio medico, primo soccorso, fisioterapia, centro benessere e SPA etc.
Non è ammissibile un’offerta condizionata all’ottenimento di alcun tipo di finanziamento/mutuo, ma sono tante le opportunità di finanziamento che la Regione Emilia Romagna, con i fondi strutturali europei, mette a disposizione per i futuri concessionari sul capitolo investimenti e sulla qualificazione dell’attività. Non da ultimo preme chiarire che non mancano le future possibilità di acquisto dell’immobile, secondo quanto previsto dal comma 4, dell’art. 3-bis del D.L. n. 351/2001, secondo il quale “al termine del periodo di tempo previsto dalle concessioni e locazioni di cui al presente articolo, l’Ente proprietario, verificato il raggiungimento della finalità di riqualificazione e riconversione dei beni riconosce al Concessionario/Locatario, ove non sussistano esigenze di utilizzo per finalità istituzionali, il diritto di prelazione per l’acquisto del bene, al prezzo di mercato”.
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