“Mi avevano detto che il cammino cambiava in meglio una persona ma non me l’aspettavo così. E’ stata un’esperienza indescrivibile. Adesso dico a tutti “andate, anche da soli e non abbiate paura dei vostri limiti”. Annalisa La Fiura ha 36 anni, vive a Fidenza ed è la protagonista di questa intervista per la rubrica “In cammino con..”. La sua storia è infatti un esempio di forza e determinazione da raccontare.
Lo scorso 11 settembre, la pellegrina di origine palermitana, ha percorso il suo primo cammino a piedi fino a Roma. Un viaggio fisico ma soprattutto mentale iniziato con il coraggio di chiudere la porta di casa e, zaino in spalla, fare il primo passo sulla Francigena, nonostante una disabilità del 75%.
Annalisa è affetta da fibromialgia e artrosi in tutte le parti del corpo. Convive con i dolori e 12 ernie nella colonna vertebrale ormai da otto anni. La malattia non ha spento la curiosità e l’anima di questa ragazza che, contro ogni parere, ha deciso di mettersi in cammino. “Questo viaggio era in cantiere da circa due anni – racconta Annalisa – ma volevo valutare i risultati degli esami, delle visite. L’ultimo anno è stato molto difficile, è mancata anche una mia cara amica, proprio lei in qualche modo mi ha dato una spinta. Così, ad un certo punto, ho detto “basta, adesso vado”.
Annalisa era abituata a vedere passare i pellegrini sotto casa, li guardava con una certa curiosità. Fidenza è infatti una delle tappe dell’antico itinerario di Sigerico in Emilia Romagna. Ma fino ad allora non si era mai interessata esplicitamente della Francigena. Poi è scattato qualcosa.
“Ho deciso di percorrere la Francigena perché avevo bisogno di un momento per me stessa, anche a livello spirituale – spiega l’intervistata – inoltre amo tutto quello che è natura, legato all’arte ma soprattutto perché camminare mi fa stare bene. E’ più doloroso per me stare tante ore seduta. Così ho raccolto tutte le informazioni sul sito dell’Associazione Europea delle Vie Francigene e sono partita”.
Tra alti e bassi, Annalisa ha trascorso i suoi giorni più belli sulla Francigena. Spesso in solitudine, altre volte in compagnia di pellegrini conosciuti in cammino, dormendo negli ostelli a donativo o nei parrocchiali. “Ho avuto i momenti in cui ero scoraggiata, le salite erano faticose ma quello che mi dava la forza era arrivare in cima e vedere un panorama immenso – confida – ci sono stati giorni in cui alla sera andavo a dormire piena di dolori ma poi il riposo notturno mi aiutava e al mattino ero pronta a ripartire”.
Il corpo e la mente di Annalisa erano diventati suoi alleati in cammino e, passo dopo passo, il 9 ottobre, la pellegrina di Fidenza è arrivata a Roma. “Quando raccontavo ai miei amici pellegrini la mia condizione fisica, rimanevano a bocca aperta – commenta – io non so come sia stato possibile. Forse perché camminando la muscolatura si è rafforzata, rilassata. Forse perché mi sono messa alla prova da sola. Sta di fatto che, da quando sono tornata, sto meglio”.
Dalla allora Annalisa ha continuato a camminare ma soprattutto ha iniziato occuparsi della Francigena. Nei giorni scorsi ha aiutato nell’ospitalità anche Christine Timmermans la pellegrina belga in cammino verso la Grecia, accolta dal popolo dei camminatori del web.
“Alla domenica quando posso vado a camminare e percorro altri piccoli tratti della Francigena – aggiunge – ho deciso di offrire la mia disponibilità come volontaria per questo cammino. Ma nel cuore ho già altri due viaggi da fare nei prossimi due anni: partire da casa fino a La Verna per fare il Cammino di Francesco e poi, naturalmente, andare a Santiago”.
Buon cammino Annalisa!
Silvia Iuliano