Ci ha raccontato la Francigena con leggerezza, facendoci sognare il cammino. Con i suoi videoclip ci ha fatto sorridere e scoprire a passo lento un pezzo d’Italia. Il protagonista della nostra rubrica “In cammino con..” è Marco Maccarini, il volto televisivo, la scorsa estate, ha conquistato il pubblico con #quasiquasifaccioungiro: un trekking di 400 km e 20 giorni lungo la Via Francigena toscana.
Dopo il cammino di Santiago e l’esperienza in Liguria da Sarzana a Mentone, il conduttore televisivo ha rimesso i panni del pellegrino, scoprendo volti e paesaggi di uno dei tratti più suggestivi dell’antico itinerario di Sigerico, da Pontremoli a Radicofani. “Camminare sulla Francigena è stato bellissimo, è stata una splendida scoperta – afferma Maccarini – ho raccontato questa esperienza in modo leggero ma con un messaggio ben preciso: il cammino è alla portata di tutti”.
Grazie al suo racconto social, migliaia di persone sono entrate a contatto con la Via Francigena e c’è chi ha deciso di partire, cambiando destinazione per mettersi in cammino. Per molti è stata una prima volta e per altri ancora un tuffo nella memoria. Un viaggio social che, lo scorso 25 novembre ad Abbadia a Isola, gli è valso il riconoscimento di Ambasciatore della Francigena, consegnato dall’Associazione Toscana delle Vie Francigene.
“Ho ricevuto la targa con piacere – conferma – sono ambasciatore praticamente quasi tutti i giorni quando incontro le persone e parlo di quest’esperienza bellissima a chi mi chiede consigli. E’ bello diffondere il “verbo” francigeno e anche a chi è titubante dico di provare e andare. E’ più difficile pensarlo che farlo”.
Nella calda estate, #quasiquasifaccioungiro ha portato in cammino migliaia di italiani con tre milioni di visualizzazioni. A seguire le avventure di Marco è statoin media un pubblico nazionale, femminile dai 25 ai 35 anni, ma non sono mancati anche i follower dall’estero. Munito di smartphone e creatività, il pellegrino presentatore, ha raccontato le tappe dell’itinerario coinvolgendo alcuni amici speciali: da Maccio Capatonda a Corrado Fortuna a Frankie Hi-Nrg mc per citarne alcuni. Ma oltre al virtuale, la Francigena è stata soprattuto un’esperienza umana.
“Sono rimasti tutti contenti di questo assaggio di Francigena – conferma Maccarini – ricordo la tappa con Maccio Capatonda. Arrivati sopra Lucca, abbiamo deciso di proseguire. Abbiamo camminato in mezzo ai boschi per un’oretta in silenzio e poi chiacchierato e condiviso riflessioni profonde. Alla fine di chilometri ne abbiamo fatti altri quindici. E’ stato un momento dal punto di vista umano molto intenso. Lui ha capito il valore del cammino”.
Un’avventura in compagnia di vecchi e nuovi amici. Durante il suo trekking, Maccarini ha ricevuto un forte sostegno e ha conosciuto molte persone del posto. Un cammino che si è trasformato in festa. Il 22 luglio, terminata la Francigena, ha festeggiato il suo compleanno con una camminata collettiva a Gambassi Terme.
“E’ stato bello ritrovare le persone che ho conosciuto e mi hanno supportato – aggiunge – A me piace scoprire il mio Paese e ritengo che camminare sia il miglior modo per farlo. La Via Francigena ha grandi potenzialità perché è un fascio di vie, qualcosa di diverso dal cammino di Santiago. Ho percorso alcune varianti e questo mi ha permesso di esplorare anche l’entroterra toscano, un valore aggiunto della Francigena”.
C’è già un prossimo cammino italiano? “Sto valutando alcune possibilità – conferma – di sicuro l’esperienza del cammino te la porti sempre dietro. Io sono convinto di una cosa: se tutti camminassero il mondo sarebbe migliore”.