Via Francigena

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Brindisi città Francigena, l’associazione “Brindisi e le Antiche Strade” dona il timbro all’InfoPoint

Brindisi entra a far parte della rete dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF). L’11 ottobre anche il consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’adesione della Città di Brindisi alla rete AEVF.

Un importante risultato commentato con soddisfazione anche da parte dell’associazione “Brindisi e le Antiche Strade”. La delegazione composta dalla Presidente Rosy Barretta, Mina Piazzo e Antonio Melcore, insieme a Giacomo Carito, Presidente della Società Storia Patria sezione di Brindisi, ha incontrato Regione Puglia per discutere sul ruolo di Brindisi all’interno dei Cammini e Percorsi in ambito regionale ed europeo.

Focus principale dell’incontro è stato quello della Via Francigena del Sud, con particolare riguardo per il progetto promosso dall’associazione “Brindisi e le Antiche Strade” relativo al “Cammino del Mare – Lungo l’antica Rotta da Brindisi a Gerusalemme”. “La Via Francigena, Franchigena, Francisca o Romea ha un ruolo fondamentale nella ricostruzione della nostra storia ed identità. Essa unisce l’Occidente con l’Oriente, l’età antica con il medioevo, il cristianesimo al paganesimo, è un itinerario trasversale tra basole e tratturi, tra tempi pagani ed imponenti cattedrali e santuari cristiani, tra dolci panorami collinari ad aspri paesaggi montanari – spiega l’associazione Brindisi e le antiche strade – Grazie al lavoro di sensibilizzazione portato avanti dall’Associazione e dalla sensibilità e attenzione dimostrata dall’Amministrazione cittadina, l’ 11 Ottobre il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità l’adesione della Città di Brindisi all’associazione Europea delle Vie Francigene, riuscendo così ad inserirsi in un circuito storico e culturale che sarà in grado di valorizzare quella parte della storia cittadina che vede Brindisi quale Crocevia di Percorsi e Cammini. Basta pensare che a nella nostra città s’intersecano: la Via Appia, La Via Appia Traiana, la Via Francigena del Sud, la Rotta dei Fenici, il Cammino Materano, il Cammino dei fari e il Cammino  del Mare lungo l’antica rotta da Brindisi a Gerusalemme”.  

Brindisi aveva un ruolo fondamentale lungo le vie ed i percorsi di pellegrinaggio in quanto i principali ordini cavallereschi avevano in città un proprio avamposto strategico, tante sono infatti le testimonianze storiche, dai nostri Beni Monumentali e Chiese a Trattati ai Libri e Documenti Storici che segnano nelle pagine del tempo l’importante ruolo rivestito dalla città di Brindisi. Basta pensare ad esempio all’importanza della Chiesa del Casale, dove fu celebrato il famoso “Processo ai Templari” o presso l’attuale Casa del Turista sul Lungomare di Brindisi, arsenale dei Cavalieri templari o ancora il Tempietto di San Giovanni al Sepolcro, la piccola copia fedele dell’Anastasis del Santo Sepolcro di Gerusalemme, dove i vari ordini cavallereschi, tra cui appunto i Templari, si fermavano in pellegrinaggio e dove ancora oggi si possono notare i simboli ed i segni del loro passaggio – prosegue l’associazione Brindisi e le antiche strade – Brindisi è risaputo, lo dice la storia, era il porto principale dove i pellegrini ed i crociati s’imbarcavano per raggiungere Gerusalemme, da qui anche l’importanza del Cammino del Mare, lungo l’Antica Rotta da Brindisi alla Terra Santa. Ed ora Brindisi torna a riprendere la sua centralità quale crocevia di rotte, percorsi e cammini”.

Il 18 Ottobre, a Bari, l’Assemblea Generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene ha ratificato l’ingresso della città tra i Comuni della Via Francigena, ponendo quindi le basi per un nuovo futuro per la città lungo gli itinerari turistici e storici europei.

“L’Associazione “Brindisi e le Antiche Strade”, continuando nel suo impegno per la città ed in favore della Via Francigena, ha già provveduto a donare all’InfoPoint Turistico sito a Palazzo Nervegna il Timbro di Brindisi Città Francigena che, insieme a quello presente presso il tempietto di San Giovanni al Sepolcro, permetterà ai Novelli Pellegrini di poter timbrare il proprio passaggio in terra di Brindisi permettendo così alla città di poter già accogliere i turisti che percorrono l’antica via di pellegrinaggio. Inoltre, con l’Associazione di Storia Patria sez. di Brindisi, con gli storici che fanno parte della nostra realtà associativa, sono già in progetto vari eventi sul tema per porre attenzione sul ruolo di Brindisi come Crocevia di percorsi e cammini. Brindisi è Città Francigena”.

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Al via il progetto ERASMUS+ sulla Via Francigena

Il 15 ottobre, presso la sala consiliare del municipio di Fidenza, è stato presentato il progetto biennale di mobilità transnazionaleFORREsT: new skills FOR expeRiEntial Tourism” nell’ambito del programma europeo ERASMUS+ rivolto a 70 giovani neodiplomati in ambito di turismo, marketing.

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) si è aggiudicata il bando, fra i 359 presentati, ed è capofila di un consorzio che comprende undici istituti scolastici di Valle d’Aosta, Piemonte, Emilia Romgana, Toscana, Lazio, Regione Toscana, Azienda di Promozione Turistica della provincia di Torino, Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù e Radio Francigena. Partner tecnico di progetto è Euro Glocal s.r.l. 

Il progetto prevede la permanenza di 2 mesi in Francia, Spagna e Regno Unito di 70 neodiplomati italiani nei settori del Turismo, Marketing e Sistemi Informativi Aziendali (25 in Francia, 25 in Spagna e 20 in Regno Unito) per arricchire la propria formazione professionale attraverso la partecipazione a work experiences. L’intero progetto ha durata di due anni 2 anni e prevede la partenza dei giovani neodiplomati tra gennaio 2020 e gennaio 2021. I tirocini formativi sono destinati a neo diplomati/qualificati entro un anno dall’acquisizione del titolo. L’esperienza, consiste in un periodo di formazione e esperienza lavorativa presso impresa o istituto di formazione di altro Paese partecipante al programma.

Il tirocinio formativo è parte integrante del percorso di formazione professionale e si propone di creare un raccordo tra formazione e acquisizione di competenze professionali spendibili nel mercato del lavoro. I giovani avranno l’opportunità di svolgere il tirocinio formativo/lavorativo grazie ad una borsa di studio. Il progetto è stato presentato da Luca Bruschi, direttore della Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), e da Angelo Morrone di Euro Glocal.

Il presidente della AEVF Massimo Tedeschi, presente all’incontro, ha sottolineato l’importanza del progetto che si focalizza sulla professionalità dei giovani sui quali AEVF punta per far crescere le opportunità culturali e turistiche dell’itinerario europeo. AEVF ha proposto alla Commissione Europa un progetto che mette in rete gli istituti scolastici lungo la Via Francigena per offrire una interessante opportunità di formazione in ambito turistico a gestionale. I giovani e le scuole saranno i veri protagonisti di un progetto che si inserisce in un trend internazionale di forte sviluppo del turismo esperienziale e sostenibile. 

Nelle prossime settimane verranno attivati specifici infoday negli istituti scolastici e spazi informativi presso le scuole; inoltre verrà pubblicato il bando di selezione. Maggiori informazioni saranno reperibili su www.viefrancigene.org

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Il convegno di Monte Sant’Angelo rilancia la nuova via Romea Francigena euro-mediterranea

Si sono chiusi tre giorni di intenso dibattito, studio e confronto con esperti internazionali sul futuro della “Via Francigena: via per Roma, Santiago, Gerusalemme”. Il convegno è stato organizzato dall’Associazione Europea delle Vie Francigene, Regione Puglia, Università di Bari.

Le giornate di lavori, hanno approfondito aspetti importanti del cammino. Al centro: l’accoglienza e la meta finale, l’anima e la simbologia del cammino, la dimensione europea della Via Francigena che dal Mare del Nord si collega in modo naturale ai mari della Puglia. E’ stata inoltre evidenziata l’interconnessione con altre vie di pellegrinaggio europeo. 

Si sono succeduti 23 interventi di esperti qualificati che hanno affrontato la Via con un approccio di carattere multidisciplinare e in tutte le sue dimensioni, da quelle culturali, storiche e spirituali, a quelle economiche e di sviluppo territoriale.

Sabato 12 ottobre, gli interventi scientifici si sono soffermati sulla dimensione spirituale del cammino con gli interventi di Mons. Paolo Giulietti, vescovo di Lucca e Mons. Maurizio Bravi, delegato del Vaticano all’interno dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa, che ha ben inserito la Via Francigena all’interno del programma degli itinerari culturali dove spiccano le antiche vie di pellegrinaggio che “fin dall’età medievale hanno avuto un ruolo importante nel tratteggiare una comune identità europea, come la stessa via Francigena. La loro riscoperta ha portato di nuovo all’attenzione l’intreccio secolare fra fede e cultura”.

Approfondimenti sulle vie di pellegrinaggio sono state portate da Paolo Spolaore (I cammini in Italia di Jean Tournai), Ada Campione (I pellegrinaggi a San Nicola di Bari), Christian Schuele (Francigena tra le Alpi e lo Jura) e Francesco Cerea (La storia del camino de Suizos)

Domenica 13 ottobre, si è svolta la tavola rotonda sulla Via Francigena e l’animazione del cammino. Francisco Singul, della Xunta de Galicia, ha presentato l’esperienza del cammino di Santiago de Compostela e la sua fitta rete di strade che oggi conta 85.000 km in tutto il mondo. Monica D’Atti della Confraternita di San Jacopo de Compostela ha condiviso l’esperienza personale di pellegrina lungo il cammino di Santiago e via Francigena. I valori legati all’autenticità del cammino e alla figura del moderno viandante sono stati delineati nell’intervento di Michele del Giudice, pellegrino che ha alle spalle migliaia di chilometri che lo hanno portato sulle principali vie di pellegrinaggio europeo.

Un’analisi puntuale sull’aspetto della comunicazione e narrazione della Via Francigena è stata fatta da Pierre Frustier, esperto e valutatore del Consiglio d’Europa per gli itinerari culturali mentre il direttore artistico del festival della Via Francigena, Sandro Polci, ha evidenziato la vitalità e animazione culturale della Via Francigena attraverso le attività che si svolgono nei territori durante il festival.

Le riflessioni finali del convegno hanno sottolineato l’importanza di aver messo in dialogo e confronto la parte scientifica, quella istituzionale e quella delle associazioni. Paolo Caucci Von Saucken della Confraternita di San Jacopo de Compostela ha affermato che “una strada come la Via Francigena oggi va compresa e valorizzata nelle sue molteplici valenze, ma una attenzione particolare bisogna riporla nella meta finale, Roma, che ha necessita di riprendere una maggiore identificazione con il cammino. Un obiettivo che dovrà realizzarsi prima del grande Giubileo del 2025”.

E’ emerso come la Via Francigena, partendo dalla sua storia ai nostri giorni, abbia bisogno di ritrovare una sua anima che si differenzia dai tanti cammini trekking, ambientali e culturali che vengono proposti a livello europeo. La duplice anima della via Francigena da una parte conserva la sua autentica valenza di via di pellegrinaggio che si mette in relazione con le mete di Santiago, Roma, Monte Sant’Angelo e Gerusalemme, dall’altra si lega ai valori del Consiglio d’Europa e del programma degli itinerari culturali. 

In chiusura, il Presidente AEVF Massimo Tedeschi ha sottolineato che “oggi si denota una lacuna grave sulla mancanza di “mito” intorno all’arrivo a Roma e parte finale del cammino francigeno. E’ necessario un maggiore coinvolgimento delle istituzioni ecclesiastiche e del governo nazionale italiano affinché si possa lavorare insieme su questo aspetto. Il Convegno di Monte Sant’Angelo ha comunque dato un forte impulso a trovare un terreno di dialogo comune fra le istituzioni laiche e religiose per il bene della Via Francigena

Infine Angelo Fabio Attolico, Regione Puglia, ha presentato lo studio tecnico del nuovo percorso che da Roma si collega ai porti pugliesi per un totale di 900km mettendo in evidenza lo straordinario lavoro fatto, negli ultimi anni, dalle regioni italiane presenti sulla Via Francigene nel sud. Si tratta di un traguardo tecnico che ha un grande valore culturale che potrà costruire un ponte importante tra la Via Francigena del nord ed il tratto meridionale del cammino con il Mediterraneo.

A seguito della tre giorni di Monte Sant’Angelo saranno prodotti gli Atti del Convegno.

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Visioni in Movimento: nuova edizione della scuola di cinema senza sedie

Torna in Toscana, e torna a camminare sulla Via Francigena, “Visioni In Movimento”, la scuola di cinema “senza sedie” dedicata ai giovani film maker e che riflette sul concetto del cammino. Ancora una volta – per la 4a edizione del progetto nato nel 2017 – l’antica strada tracciata, oltre mille anni fa, da Sigerico tra Canterbury e Roma si trasforma in un incubatore artistico e cinematografico, ospitando la residenza itinerante che – dal 7 ottobre al 4 novembre – coinvolgerà tre giovani autori italiani, accompagnati e affiancati da tutor esperti e professionisti.

Cinque tappe, 110 chilometri nel cuore della Toscana, tra San Miniato e Siena: lungo questo percorso la trentina Francesca Monegaglia e il duo pratese composto da Teresa Bucca e Filippo Raschi avranno la possibilità di produrre il loro lavoro, dedicato appunto alla via Francigena e più in generale all’esperienza e al senso dei cammini ed ai grandi itinerari europei. 

I tre autori sono stati selezionati – grazie ai loro progetti «Riflessi» e «Side Mirror» – attraverso una call dedicata agli autori europei e del bacino mediterraneo tra i 18 ed i 30 anni che avessero un’idea da sviluppare sul tema del cammino e dell’itinerario della strada francigena. E sarà proprio camminando che potranno approfondire e lavorare sul loro progetto, coadiuvati e indirizzati dagli incontri, lezioni itineranti e laboratori che saranno organizzati lungo il percorso. 

Dopo la prima fase della residenza, da fare appunto in cammino, sarà il momento della produzione: ancora del tempo da trascorrere tra Siena e la via Francigena in cui gli autori daranno forma definitiva alle loro opere realizzando – con l’aiuto della casa di produzione Kiné – i loro cortometraggi d’autore, che poi entreranno in fase post-produttiva e dovranno essere consegnati entro il 4 novembre. I film finiti saranno poi presentati il prossimo inverno, in alcuni eventi sul territorio.

«La nostra – spiegano gli organizzatori – è un’esperienza che cresce, che copre percorsi diversi e che tende a mostrare un modo nuovo di fare cinema. Questa edizione, la quarta, ha ottenuto il contributo del Mibac proprio perché riesce a mettere assieme cinema sostenibile, formazione dei giovani autori e valorizzazione del territorio non urbanizzato. Durante la nostra residenza artistica, infatti, formeremo gli allievi non soltanto ad un modo di fare cinema “produttivamente leggero” ma anche, e soprattutto, a raccontare storie che abbiano una forte connessione con il territorio che viene attraversato. La fatica del cammino, le tappe da conquistare giorno per giorno in un paesaggio bellissimo come quello della Francigena toscana sono il miglior modo per creare condivisione totale tra tutor e allievi. Ancora una volta, infine, il territorio toscano della Francigena lega il suo nome a questa esperienza di formazione professionale e personale, i film che saranno realizzati saranno un omaggio originale ed autoriale a questo magnifico ed ospitale territorio».

IL PERCORSO

Cinque giorni di cammino, quattro tappe della Via Francigena, 110 chilometri da San Miniato a Siena: è questo il percorso su cui si snoderà la residenza artistica. Domenica 6 ottobre, alle 17, a San Gimignano la presentazione ufficiale e il mattino dopo, lunedì 7 ottobre di buon’ora, la partenza del gruppo. In cammino, zaino in spalla, si muoveranno i giovani autori insieme ai tutor, agli organizzatori del progetto e a tutti coloro che vorranno affiancarli anche solo per brevi tratti o pochi chilometri. Il percorso comprende 4 tappe (San Miniato-Gambassi Terme; Gambassi Terme-San Gimignano; San Gimignano-Monteriggioni; Monteriggioni-Siena), l’ultima delle quali sarà poi percorsa una seconda volta in senso contrario, per favorire l’incontro e lo scambio con altri pellegrini e camminatori. Un percorso affascinante che si snoda tra boschi e vigneti, che guada corsi d’acqua e si arrampica sulle coline, lambisce le pendici del Montemaggio, tra castelli medievali, vasche termali, insediamenti etruschi e pievi romaniche. 

I PROTAGONISTI

Francesca Monegaglia è la prima autrice selezionata, con il suo progetto «Riflessi». Ha 23 anni, è nata a Trento ma ha studiato a Venezia, Arti Multimediali alla Università Iuav di Venezia. Per seguire la sua grande passione – l’animazione – è arrivata fino a Roma, alla RUFA – Rome University of Fine Arts, dove sta studiando Computer Animation e Visual Effects. «In questo viaggio assieme – dice – spero di trovare un luogo sicuro dove dare forma e vita al mio progetto, grazie ai consigli e all’appoggio di persone esperte. È la mia prima vera esperienza di realizzazione di un corto e sarà di certo stimolante: non vedo l’ora di mettermi in gioco!».

Teresa Bucca e Filippo Raschi sono una “crew” tutta toscana, selezionata grazie al loro progetto «Side Mirror». Filippo ha studiato a Prato e a Londra ed è da sempre interessato al camminare come forma di espressione artistica; Teresa ha studiato a Firenze alla Fondazione Studio Marangoni e poi al polo pratese della Università fiorentina. «Dalla residenza – dicono – ci aspettiamo un clima di fertilità e scambio di opinioni, sollecitato dall’atto del cammino e dalla possibilità di osservare a ogni passo qualcosa di nuovo».

I TUTOR

I tutor che seguiranno i giovani autori durante la residenza e li affiancheranno, poi, nella fase di produzione dei loro lavori sono tutti professionisti, tecnici ed esperti di cinema. Cammineranno anche loro lungo la Via Francigena. Le loro biografie sono disponibili sul sito www.visionimovimento.com

Edoardo Fracchia, produttore

Sabrina Varani – direttrice della fotografia 

Claudia Tosi – regista e documentarista

Fabio Marson – sceneggiatore e scrittore

Maria Cristina Addis – semiologa e docente

Luca Ferrario – responsabile della Trentino Film Commission

Gianluca Novel – fondatore della Friuli Venezia Giulia Film Commission

IL PROGETTO

“Visioni in Movimento – il racconto contemporaneo della Via Francigena” è un progetto ideato ed organizzato dall’associazione Culture Attive (San Gimignano). I curatori sono Giuseppe Gori Savellini e Giulio Kirchmayr, mentre il direttore è il regista Matteo Oleotto. Il progetto è nato nel 2017 ed ha già coperto alcuni tratti della via Francigena, oltre a un lungo itinerario che unisce Trieste ad Aquileia, in Friuli-Venezia Giulia. Questa 4a edizione è organizzata grazie al contributo e alla collaborazione attiva del Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione Generale Cinema, il Comune di San Gimignano, la Fondazione Musei Senesi, l’associazione Mattador (Trieste) e Montura, The Ergonomic Equipage. 

Fonte: comunicato stampa
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Monte Sant’Angelo, il convegno internazionale sulla Via Francigena

“Via Francigena: Via per Roma, Santiago e Gerusalemme” è il titolo del convegno scientifico promosso dall’Associazione Europea delle Vie Francigene, Regione Puglia e Università di Bari che si svoge dall’11 al 13 ottobre a Monte Sant’Angelo (Puglia).

Il convegno si inserisce nel percorso di avvicinamenteo all’estensione della certificazione europea della via Francigena sino alla Puglia verso Gerusalemme, partendo dalle 3 peregrinationes majores che dal medioevo hanno condotto i pellegrini su questi storici ed emblematici cammini. Alle tre mete classiche, si aggiunge quella di Monte Sant’Angelo, luogo simbolico e strategico che fa da cornice a questo incontro internazionale .

Il convegno è stato aperto dal Sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo D’Arienzo, dal Presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, Massimo Tedeschi, dal direttore dell’Università di Bari, Paolo Ponzio. E’ poi intervenuto Padre Ladislao Suchy, rettore del santuario di san Michele Arcangelo di Monte Sant’Angelo che ha messo l’accento sulla dimensione spirituale e religiosa del cammino. Tedeschi, durante i saluti, ha ricordato il senso di questo importante momento di confronto scientifico internazionale che si svolge la settimana prima dell’Assemblea Generale AEVF prevista a Bari il 18 ottobre. Quella di Monte Sant’Angelo, è una occasione per riflettere sulla Via Francigena e dei fasci di strade che ad essa si ricongiungono. Il confronto vuole poi aprirsi alla natura stessa della Via Francigena, intesa come itinerario culturale che si identifica con i valori del Consiglio d’Europea e come via storica di pellegrinaggio.

La giornata di apertura ha visto le relazioni di tre importanti storici che da anni sono impegnati nello studio delle vie compostellane, romee, micaeliche. Paolo Caucci Von Saucken ha ricordato che “Le strade spesso erano le stesse a seconda della direzione che si prendeva. In tale prospettiva la Francigena svolge un ruolo esemplare in quanto è via romea, ed è certamente il suo uso principale, per coloro che vanno a Roma, ma per chi la percorre in senso opposto, verso nord,  ovest è via compostellana, mentre per chi la prosegue verso il sud e i porti della Puglia è  via gerosolimitana per chi  la usa per imbarcarsi per la Terrasanta e via micaelica, per chi va a Monte Sant’Angelo. Ma è anche via del Volto Santo per chi la usa fino a Lucca e francescana e lauretana per chi l’utilizza fino alle deviazioni per Assisi e Loreto. Una strada quindi che va compresa e valorizzata nelle sue molteplici valenze.

Renato Stopani ha messo l’accento sull’evoluzione della Via Francigena con particolare riferimento alla penisola italiana. “In Italia il fascio di strade per il quale veniva usato l’odonimo via Francigena (o via Francesca) costituiva, in tutto o in parte, l’itinerario comune a tali pellegrinaggi, non a caso chiamati, per il notevole numero di pellegrini che muovevano, “peregrinationes maiores”.  Si trattava di un percorso  che si svolgeva per tutta la penisola, dai valichi delle Alpi occidentali (soprattutto Gran San Bernardo e Moncenisio) sino alle coste adriatiche della Puglia, che si era andato formando tra l’VIII e il IX secolo sulle rovine del sistema stradale romano, le cui antiche “consolari” aveva utilizzato solo parzialmente, più spesso usandole come semplici direttrici viarie.”

A sostegno del fervente sviluppo dei percorsi della Via Francigena nel tratto meridionale, gli storici sono intervenuti per documentare il sistema viario che da Roma conduce ai porti della Puglia e a De Finibus Terrae. Emerge la forte identità della Via Francigena che oggi sempre più viene identificata come un utile strumento moderno che permette ai territori di recuperare il patrimonio culturale, generare un dialogo interreligioso, coinvolgere le comunità locali e favorire un modello di sviluppo sostenibile delle realtà locali.

Le vie di pellegrinaggio nella loro estensione verso sud, via terra e via mare, sono state messe in evidenza da Anna Trono (Puglia terra di arrivo e area di transito di pellegrini verso l’Oriente”), Renata Salvarani (Porti e imbarchi per Gerusalemme”), Raffaella Cassano (La via Litoranea adriatica tra Siponto ed Egnazia), Renzo Infante (I percorsi della Via Francigena nella Daunia tardo antica e medievale) e Fiorella Dallari (il pellegrinaggio verso Gerusalemme). affondo particolare sulla via micaelica e sul ruolo di San Michele, tra Oriente e Gargano è stato fatto da Giorgio Otranto in apertura di convegno.

Il direttore del dipartimento Cultura e Turismo di regione Puglia, Aldo Patruno, è intervenuto per inquadrare il senso di questo confronto scientifico anche nell’ottica dell’estensione della certificazione della Via Francigena nel Sud come itinerario culturale del Consiglio d’Europa. E’ stato ripercorso il lavoro che le regioni meridionali hanno fatto e stanno facendo per rendere fruibile l’itinerario da Roma a santa Maria di Leuca. Si tratta di una grande opportunità di sviluppo territoriale e culturale di tutte le aree attraversate dal cammino.

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AEVF ha partecipato al Forum annuale degli itinerari culturali del Consiglio d’Europa

EAVF, rappresentata da Christian Schülé, ha partecipato al Forum annuale degli itinerari culturali del Consiglio d’Europa che si è svolto a Sibiu, in Romania, dal 2 al 4 ottobre 2019. Il Forum ha visto la partecipazione di 200 partecipanti provenienti da 50 Paesi.

Il Forum è l’evento annuale più importante realizzato all’interno del Programma degli itinerari culturali. Esso coinvolge gli Stati Membri, gli stessi itinerari, le reti candidate alla certificazione, le organizzazioni internazionali, autorità locali e regionali, associazioni e organizzazioni impegnate nel settore della cultura e turismo.

Nel 2019 l’edizione è stata intitolata “Itinerari culturali per il turismo culturale” ed è stata organizzata dall’Accordo Parziale Allargato sugli itinerari culturali ed il Minsitero del Turismo della Romania. Durante il Forum, i partecipanti hanno potuto entrare in contatto con i rappresentanti delle organizzazioni presenti impegnate nello svilupo di itinerari con progetti in ambito di management e marketing. Lo scambio di buone pratiche è stato un elemento rilevante all’interno del Forum.

Gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa hanno una grande capacità di impattare sulle politiche di turismo culturale, elemento che rappresenta un vettore importante per lo sviluppo di politiche socio-economiche nei territori attraverso le diverse regioni europee.

La diversità e la ricchezza dei singoli itinerari rappresenta una risposta importante alla offerta di prodotti culturali tematici sui territori e si pone come sfida importante per nuovie sfide in ambito di comunicazione, gestione, capacità innovativa territoriale.

Alla luce di queste premesse, l’Advisory Forum di Sibiu ha rappresentato indubbiamente una importante piattaforma di discussione per affrontare nuove opportunità legate al turismo sostenibile. Altro aspetto importante è stata la possibilità di sviluppare partenariati e progetti internazionali all’interno di un turismo autentico ed esperienziale.

I rappresentanti AEVF hanno condiviso le buone pratiche della Via Francigena in ambito di innovazione nel settore culturale, spaziando inoltre alla mobilità internazionale e dialogo interculturale.

Grazie ad interventi qualificati da parte delle organizzazioni internazionali presenti, sono stati esplorati nuovi target e nuovi mercati turistici sui quali investire energie e risorse.Gli itinerari sono in grado di intercettare la nuova domanda turistica culturale che sempre più si sta profilando a livello internazionale.

In occasione del Forum sono inoltre state sviluppate funzionali sinergie pubblico/privato nel settore del turismo culturale. AEVF ha contribuito alla discussione portando la propria esperienza a livello locale, reginale, nazionale e transnazionale all’interno della rete della Via Francigena e programma degli Itinerari Culturali.

Per maggiori info:

https://www.coe.int/fr/web/cultural-routes/annual-advisory-forum

https://www.coe.int/it/web/cultural-routes/sibiu-forum

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La Via Francigena participa al bando “La democrazia ha bisogno di immaginazione”

L’Associazione Europea Vie Francigene (AEVF) partecipa al bando “La democrazia ha bisogno di immaginazione” promosso dalla Fondazione Culturale Europea.Il programma supporta persone e organizzazioni che si impegnano a favore dei valori europei di democrazia, diritti dei cittadini, momenti di confronto pubblici per la libertà individuale ed spressione creativa delle persone.

La Via Francigena – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa– è un cammino di pace, dialogo interculturale e dialogo interreligioso. Essa promuove i valori del Consiglio d’Europa lungo i territori attraversati, dalla democrazia ai diritti umani, dalla tolleranza alla condivisione.

Per AEVF assume una valenza importante la partecipazione ad iniziativa focalizzate sulla democrazia e diritti civili in quanto essi, da sempre, fanno parte della mission dell’associazione stessa.

La Fondazione Culturale Europea , con sede nei Paesi Bassi , favorisce processi di sviluppo sociale e culturale attraverso l’Europa. Si impegna inoltre per rendere tangibile l’impatto socio-culturale sulla società civile, nonché per sostenere iniziative cittadine, opinione pubblica e combattere le situazioni che mettono a rischio il processo sociale di pace in Europa. Il risultato del bando è previsto il 30 ottobre 2019.

Maggiori info:

Associazione Europea Vie Francigene

European Cultural Foundation

Consiglio d’Europa

Programma Itinerari Culturali 

 

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Biagio de Nittis entra a far parte del Coordinamento dei cammini e degli itinerari culturali della Regione Puglia

Importante riconoscimento per Biagio de Nittis. Il vicepresidente dell’Associazione ‘Monte Sant’Angelo Francigena’ e direttore organizzativo di ‘Monde – Festival del cinema e dei camminientra a far parte del coordinamento dei cammini e degli itinerari culturali della Regione Puglia. 

La nomina diretta è arrivata da parte di Aldo Patruno, Direttore del dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio, della Regione Puglia, che nella comunicazione ufficiale, afferma: “Alla luce del suo impegno, dimostrato con ottimi risultati negli ultimi anni sul territorio regionale sul tema dei cammini e degli itinerari culturali, ho il piacere di parteciparLe la nomina a componente del Coordinamento dei cammini e degli itinerari culturali della Regione Puglia”.

Soddisfatto, de Nittis commenta: “Il nascente ‘Comitato sui cammini’ avrà la funzione di coordinare ed implementare le azioni di progettazione, valorizzazione e promozione degli itinerari pugliesi, puntando migliorare la fruibilità dei percorsi, sviluppando una vera e propria community e rafforzando il sistema dell’accoglienza e delle infrastrutture”

Fonte: comunicato stampa

 

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La Regione Campania in cammino sulla Via Francigena

A Napoli, presso la sede della regione, lunedì 7 ottobre si è svolto l’incontro sulla Via Francigena nel Sud per presentare il percorso in Campania. Si tratta di un tratto di 200km che riguarda 3 province e 26 comuni che si innestano nel tratto francigeno meridionale tra Lazio e Puglia.

La regione Campania fin dal 2015 ha approvato una serie di atti di programmazione e di indirizzo riguardanti l’estensione del tracciato della Via Francigena nel Sud anche in territorio campano. Questo processo istituzionale è finalizzato all’estensione della certificazione di “itinerario culturale del Consiglio d’Europa” del tratto che da Roma conduce alla Puglia.

Con DGR n.17 del 22/01/2019 è stato approvato il tracciato del percorso principale della Via Francigena in Campania. Nella primavera 2019, in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e il CAI regionale, è stato mappato, georeferenziato e analizzato tutto il percorso attraverso uno studio tecnico di fattibilità che riporta informazioni sulle tappe, accoglienza, beni culturali e propone interventi infrastrutturali migliorativi per la fruizione dell’itinerario.

L’incontro di Napoli è stato convocato da Regione Campania e coordinato dal direttore generale Rosanna Romano, affiancata dal dirigente Nadia Murolo e dallo staff tecnico regionale. Presenti numerosi comuni sul tracciato ed il CAI. AEVF ha partecipato per dare sostegno e condividere il lavoro svolto da regione Campania negli ultimi anni, ma anche per inquadrarlo in una dimensione europea. Sono interventi il presidente Massimo Tedeschi, il direttore Luca Bruschi ed il responsabile tecnico della Via Francigena nel Sud Angelo Fabio Attolico.

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CamminainTuscia è arrivata a Viterbo, successo per l’edizione 2019

Camminaintuscia è arrivata a Viterbo. La quarta edizione dell’iniziativa organizzata dalla Camera di Commercio di Viterbo, dal 2 al 6 ottobre, ha portato i partecipanti alla scoperta della Francigena nella Tuscia attraversando anche i comuni della “Variante Cimina” della Via Francigena. 
 
Il gruppo, preceduto dai cavalieri che hanno viaggiato a cavallo, è arrivato a Viterbo verso le ore 16. I camminatori hanno potuto visitare il Museo Civico, il Palazzo dei Papi e il Polo Museale del Colle del Duomo. Alla fine, dopo tanta bellezza, spazio al gusto con il ristoro ben organizzato all’interno del Museo del Duomo e la degustazione di prodotti tipici. Camminaintuscia è ormai un appuntamento fisso e atteso dai tanti che vogliono scoprire la Via Francigena e la bellezza della Tuscia.
 
Gallery – nella seconda foto: il segretario generale della CCIAA di Viterbo, Francesco Monzillo; la Presidente del CAI, Stefania Di Blasi; l’Assessore Marco De Carolis, e per l’Associazione Europea delle Vie Francigene, Elisabetta Ferrari.