Via Francigena

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Conclusi i lavori di Gargano Doc, la scuola del documentario sui cammini e gli Itinerari Culturali

Si sono conclusi nella giornata di domenica 14 luglio i lavori di “Gargano DOC”, la “Scuola del documentario sui Cammini e gli Itinerari Culturali” che anticipa ed è parte integrante delle attività previste per la seconda edizione di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” – una produzione Apulia Film Commission con il finanziamento della Regione Puglia nell’ambito dell’intervento Apulia Cinefestival Network, Ente Parco Nazionale del Gargano e Comune di Monte Sant’Angelo per la direzione artistica di Luciano Toriello – che questo autunno, dal 10 al 13 ottobre, animerà la cittadina di Monte Sant’Angelo.

La Scuola, che dall’11 al 14 luglio ha portato sul Gargano dodici giovani aspiranti documentaristi, è stata ideata e organizzata dalla società di produzione foggiana “MAD – Memorie Audiovisive della Daunia”, che a sua volta ha voluto affidare le attività formative ai professionisti e agli autori di Istituto Luce-Cinecittà. L’iniziativa ha goduto inoltre della preziosa collaborazione dell’Associazione “Monte Sant’Angelo Francigena” e del patrocinio dell’Associazione Europea delle Vie Francigene. Nel corso dei quattro giorni di Scuola, l’ex Caserma Sansone – struttura incastonata nel cuore della Foresta Umbra – si è letteralmente trasformata in una cittadella del cinema documentario.

All’ombra della vetusta faggeta, Sito patrimonio UNESCO, i giovani partecipanti alla Scuola si sono infatti potuti confrontare con i quattro moduli didattici previsti dalla Scuola e dedicati rispettivamente alla regia del documentario (a cura del regista David di Donatello nonché direttore responsabile del sito dell’Archivio Storico Luce, Roland Sejko), al montaggio (affidato a Luca Onorati, (montatore dei documentari di Istituto Luce-Cinecittà), alla produzione del documentario (con un approfondimento condotto da Maura Cosenza, responsabile delle produzioni dei documentari di Istituto Luce-Cinecittà) ed infine alla ricerca e all’uso del materiale di repertorio dell’Archivio Storico Luce (a cura di Cristiano Migliorelli, che dell’Archivio è il responsabile commerciale).

A questi, è da aggiungere un quinto modulo, che gli organizzatori della Scuola hanno voluto denominare “Costruttori di Cammini” e che ha avuto luogo, sotto forma di un’informale conversazione, sul prato nei pressi del suggestivo laghetto della Foresta Umbra. Per l’occasione, i ragazzi hanno avuto modo di dialogare sul tema del viaggio e del cammino con Angelofabio Attolico (responsabile tecnico della Via Francigena del Sud e del Cammino Materano), Gianni Sportelli (direttore artistico “Viandanti Festival: Mediterraneo in cammino”) e con Laura Marchetti, docente UniFG e coordinatrice scientifica del visionario progetto promosso dalla Regione Puglia denominato “Le strade della Fiaba”.

Nel corso delle quattro giornate non sono inoltre mancate le uscite e le attività pratiche: gli aspiranti registi hanno infatti visitato il centro storico di Monte Sant’Angelo, di Vico del Gargano – tra i Borghi più belli d’Italia” – e l’area di archeologia industriale dell’ex idroscalo militare “Ivo Monti” posto nell’area del Comune di Cagnano Varano, esercitandosi contestualmente nelle riprese e nella realizzazione di interviste ad esperti di storia locale e abitanti del posto.

Le suggestioni, gli incontri ed il materiale girato nelle quattro giornate appena concluse saranno il punto di partenza per la realizzazione di tre documentari brevi – dedicati rispettivamente al tema dell’amore nell’antica realtà dei paesi del Gargano e ambientato a Vico del Gargano, alla fiaba e alla storia del sito abbandonato dell’ex idroscalo di Cagnano – che i ragazzi, organizzati in altrettanti gruppi, avranno modo di realizzare nel corso dell’estate sotto la supervisione in remoto dei docenti della Scuola. Gli stessi avranno inoltre la possibilità, per l’occasione, di attingere gratuitamente al repertorio dell’Archivio Storico Istituto Luce, con l’obiettivo di realizzare tre racconti che possano creare un dialogo tra passato e presente.

I lavori, una volta chiusi, saranno presentati in ottobre nel corso delle giornate della prossima edizione di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini”. Gargano DOC, che dai giovani filmaker partecipanti è stata vissuta come un’esperienza altamente formativa ma anche dal profondo valore aggregante, ha saputo concretizzare le intenzioni dei suoi ideatori e organizzatori: porsi come un’iniziativa che stimolasse la creazione di una nuova leva di professionisti del documentario e al contempo animare e valorizzare il territorio del Parco Nazionale del Gargano ed il suo straordinario potenziale storico, antropologico e paesaggistico.

Fonte: comunicato stampa

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Settembre con “I love cammini Emilia Romagna”, le passeggiate in programma

Prosegue a settembre con un calendario ricco di escursioni, l’iniziativa “I Love Cammini Emilia-Romagna”.Dopo le uscite alla scoperta della Via della Lana e della Seta, il Cammino di Sant’Antonio, la della Via degli Dei e dell’Alta dei Parchi, riprendono le passeggiate facili e gratuite insieme alle guide AIGAE (Associazione italiana guide escursionistiche) per vivere i cammini storici dell’Emilia Romagna da Piacenza a Rimini.

L’iniziativa, alla sua prima edizione, propone delle passeggiate nei weekend per conoscere i paesaggi e i percorsi naturalistici del territorio, con tanto di merenda dedicata ai prodotti tipici e soste nei luoghi di fede più affascinanti: dalla Basilica di San Luca, al Convento delle Clarisse nel Montefeltro, dall’Eremo di Tizzano, all’Abbazia di Galeata in Romagna.

Si ricomincia il 1 settembre con la Via Romea Germanica lungo la tappa 26 fra Cusercoli e Santa Sofia, l’8 settembre è la volta della Via degli Abati per una camminata ad anello di 9 km a Bardi in provincia di Parma (EVENTO ANNULLATO A CAUSA DEL MALTEMPO PREVISTO ndr).

Il 15 settembre ci si immergerà nell’atmosfera medievale di Matilde di Canossa con una passeggiata che copre un tratto della Via Matildica del Volto Santo.

Il 21 settembre spazio al trekking urbano a Parma lungo una parte dell’antica Via di Linari. Il 22 settembre passeggiata alla scoperta della Via Germanica Imperiale da Pavullo a Montecreto e il 28 settembre passeggiata lungo il Cammino di San Francesco nell’entroterra riminese da Torricella di Novafeltria a Sant’Agata Feltria. Previste anche due date dedicate alla Via Francigena: sabato 7 settembre sarà possibile percorrere 10,4 km dell’itinerario culturale del Consiglio d’Europa fra boschi e mulattiere da Cassio a Berceto, ultimo borgo storico prima del valico appenninico della Cisa verso la Toscana. Il 14 settembre “I Love Cammini Emilia Romagna” porterà alla scoperta della Via Francigena nella campagna padana da Pontenure a Fiorenzuola. 

Come partecipare? Bastano un paio di scarpe da ginnastica, meglio se con una suola rigida e a carrarmato, un cappellino, uno zainetto e si è già pronti per prenotarsi a uno dei weekend gratuiti della prima edizione di “I love Cammini Emilia Romagna 2019”. I percorsi non superano quasi mai i 10 km – la maggior parte anzi si limita a 7 o 8 km – e sono adatti a tutti. Si parte verso le 9.30 del mattino e si rientra nel pomeriggio. Ogni rientro è stato calcolato in modo da permettere di prendere (se si vuole) i mezzi pubblici per tornare a casa. Unico obbligo per i partecipanti: prenotarsi sul sito camminiemiliaromagna.it

I Love Cammini Emilia Romagna è promossa da APT Servizi Regione Emilia-Romagna in collaborazione con la Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna. Le escursioni sono organizzate dai singoli Cammini in collaborazione con l’Associazione AIGAE.

Tutti i dettagli delle proposte sono consultabili sul sito: www.camminiemiliaromagna.it e https://www.viefrancigene.org/it/I-love-francigena/

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Valle d’Aosta: tratto interrotto a Etroubles, il percorso alternativo

La pista poderale lungo la via Francigena, nei pressi del cimitero di Etroubles che conduce alla località les Aguettes è stata chiusa al transito sia pedonale che veicolare a causa di una frana che si è verificata domenica 7 luglio.

Il percorso alternativo è stato individuato lungo l’asse della S.S. 27 nel tratto dalla stazione di pompaggio all’intersezione con rue Saint Roch.

 

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Festival Vie Francigene: la parola alla testimonial Sofia Bracalenti

L’edizione 2019 del Festival europeo “Vie Francigene, Cammini, Ways, Chemins 2019” è dedicato al tema “La Via femminile. Sensibilità nei paesaggi umani e naturali”. Il viaggio con le testimonial di quest’anno continua con Sofia Bracalenti.

Appassionata fin da bambina del mondo animale, incantata da sempre dalle bellezze della natura e dell’arte, emozionata dalla meraviglia dell’andar per monti e innamorata sempre più delle Marche dove è nata e vive tutt’ora in campagna, Sofia ha trovato nell’incontro con gli asini, avvenuto 20 anni fa, l’anello perfetto per unire tutto ciò: è infatti Accompagnatore di Media Montagna iscritta al Collegio delle Guide Alpine delle Marche e porta in escursione a passo d’asino chi vuole scoprire le bellezze di Madre Terra.

L’asino infatti si rivela uno straordinario compagno di viaggio che con la sua personalità rende unica la camminata: l’intelligenza, la curiosità, la mitezza e la pazienza di questo animale fanno si che il camminatore possa essere sollevato dal peso dello zaino e proceda con un andamento lento ed armonico che permette ancor più di osservare e godere del circostante. Oltre che camminare in compagnia degli amici dalle lunghe orecchie, Sofia vive insieme a loro e li accudisce ogni giorno nutrendo così sempre più la relazione di fiducia che arricchisce ogni esperienza di attività con gli Asini.

“Guardare il territorio con occhi asinini durante le escursioni porta inevitabilmente a scoprire lungo i sentieri l’infinita varietà di erbe spontanee e di fiori variopinti! Camminando con loro ci si troverà ben presto a scegliere di sostare su di un prato ricchissimo per regalare agli Asini il piacere di un buon pasto e concedersi così un buon tempo in cui il suono dolce del loro brucare farà da sottofondo alla bellezza dei luoghi da ammirare intorno a noi…” spiega Sofia – lentezza e ragli per tutti!”.

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Via Francigena, alla scoperta dei cani San Bernardo

Punto culminante della Via Francigena, il passo del Gran San Bernardo (2476 m.) è inscindibile dai celebri cani che hanno contribuito alla sua fama e sono associati all’im- magine della Svizzera.

La loro presenza è attestata all’ospizio del Gran San Bernardo dalla seconda metà del XVII secolo e hanno aiutato i canonici nei loro compiti di assistenza ai viaggiatori che attraversano il passo. Il motto dell’ospizio, fondato da San Bernardo di Mentone attorno al 1050, testimonia della vocazione di luogo preposto ad ospitare: “Qui Cristo è adorato e sfamato” (Hic Christus adoratur et pascitur).

I cani di razza San Bernardo si sono guadagnati la fama di cani da salvataggio, specialmente in caso di valanghe. Si ritiene che il famoso Barry, nato all’inizio del XIX secolo, abbia salvato una quarantina di persone. In una lettera, un soldato dell’esercito di Napoleone Bonaparte, che attraversò il Passo nel 1800, scrisse: “presso questo convento vi sono grandi cani che cercano i viaggiatori dispersi nella neve; li individuano, presentano loro l’acquavite che portano in una fiaschetta appesa al collo e li riportano a casa; li ho accarezzati. Sono molto docili”.

Potrete scoprire questa testimonianza, unitamente alla storia del Colle, del suo ospizio e dei suoi cani al Barryland di Martigny, dove si perpetua l’allevamento di questi cani leggendari e dove troverete anche un allestimento dedicato alla Via Francigena. Nelle vicinanze, un tratto dell’antica via romana testimonia dell’attraversamento delle Alpi seguendo la via del Colle del Gran San Bernardo dall’Antichità. https://www.barryland.ch/

Christian Schülé

President – Président – Presidente Association du Chablais

L’articolo è tratto dall’ultimo numero della rivista ufficiale AEVF “Via Francigena”. La rivista, edita dallo Studio Guidotti è consultabile gratuitamente online al sito www.rivistaviafrancigena.it. Tante notizie, informazioni e testimonianze da leggere a passo lento in inglese, francese e italiano.

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Francigena, un progetto artistico per la valorizzazione del percorso

Il progetto artistico “Francigena”, nato da un’idea di Charles Myber, giornalista storico e presidente de “L’Association Renaissance de la via Francigena” mira alla valorizzazione del percorso di 1800 km che unisce Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia.

L’idea del progetto è quella di animare le diverse fasi del viaggio dei pellegrini con esibizioni di giovani attori di quattro delle più famose accademie teatrali europee. Dalla descrizione dettagliata lasciata dell’arcivescovo Sigéric, l’autore e regista di fama internazionale, Carlo Boso, scriverà un brano specifico del gesto centrato sulle avventure e viaggi vissuti da Sigeric e dai suoi compagni di viaggio, tutti personaggi colorati, lungo tutta la Via Francigena.

La dimensione internazionale del progetto sarà evidenziata grazie al coinvolgimento di studenti provenienti da quattro dei più importanti centri di formazione teatrali in Europa: il Teatro Nazionale, con studenti di Didi Hopkins (Inghilterra); l‘International Academy of Performing Arts, Versailles (Francia); l’Accademia Teatro Dimitri de Verscio (Svizzera); e l‘Accademia Civica d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine (Italia).

Gli studenti-attori alla fine degli studi, in vista della loro professionalizzazione, saranno coinvolti nella creazione di quattro troupe interdisciplinari di danza, scherma, canto, mimo e acrobazia che animeranno i percorso. La produzione e la creazione delle quattro rappresentazioni saranno fornite dai collaboratori artistici della International Academy of the Performing Arts di Versailles. Una volta stabilito da Carlo Boso (maggio 2019), lo spettacolo, creato dal team francese, sarà prodotto anche lungo le tappe degli altri tre paesi (giugno-luglio 2020).

Questo lungo viaggio porterà le quattro compagnie ad incontrarsi a Roma, dove, nell’estate del 2020, si esibiranno contemporaneamente in quattro luoghi strategici della capitale italiana.

Per maggiori informazioni, contattare: Charles Myber – Tél : 06 62 49 O1 91 – charlesmyber@laviafrancigenaenfrance.fr

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Decathlon e Via Francigena: un’importante sinergia per la diffusione dell’itinerario

È nata una nuova collaborazione strategica tra l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e Decathlon Italia, azienda leader nei negozi di articoli sportivi.

L’interesse di Decathlon rafforza ulteriormente lo spirito di AEVF che punta a far conoscere l’itinerario francigeno del Consiglio d’Europa nel panorama europeo e mondiale. La partnership garantirà una notevole visibilità su nuovi canali di promozione e comunicazione, visitati sempre di più dagli appassionati dei cammini e del turismo lento.

Il primo passo di questa intesa è avvenuto nel 2018 grazie ad un incontro divulgativo presso il negozio di Fidenza, città sede dell’Associazione europea, in cui lo staff AEVF ha illustrato cos’è la Francigena e come questa si caratterizza come percorso trekking. L’interesse si è rapidamente esteso, coinvolgendo inizialmente il negozio di Piacenza e poi le altre sedi Decathlon lungo l’itinerario francigeno in Italia: Santo Stefano Magra e Colle Val d’Elsa.

I negozi Decathlon che partecipano al progetto, sono posti ad una distanza consona dal tracciato ufficiale, quindi visitabili facilmente, a piedi o in bicicletta, dai pellegrini. In negozio si potranno trovare articoli adatti alle esigenze dei camminatori, individuati dal pellegrino giallo che identifica la Via, l’invito a scaricare l’App per smartphone e a visitare il sito ufficiale con tutte le informazioni sul cammino: www.viefrancigene.org.

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La Via Francigena su ‘Scarp de’ tenis’, speciale dedicato ai cammini

La Via Francigena sbarca su ’Scarp de’ tenis’. Il giornale di strada no profit, dedica, nel numero in uscita a luglio, un’ampia sezione dedicata a “L’Italia che cammina”.

La foto interna di copertina con un pellegrino a piedi lungo l’itinerario di Sigerico da Canterbury a Roma, anticipa il viaggio del mensile tra gli itinerari italiani. 

Una moda ma anche bisogno, perché mettersi in cammino non è semplicemente escursionismo” si legge nel testo che introduce un’ampia analisi di questo tipo di turismo che sta facendo rivivere anche tanti piccoli borghi.

Tante le testimonianze che raccontano esperienze, luoghi e persone dei vari cammini. Tra i vari contributi di esperti, giornalisti e appassionati, emerge anche l’analisi condivisa da Sami Tawfik, project manager dell’Associazione Europea della Vie Francigene con un focus sul tema accoglienza e coordinamento. 

Per informazioni: http://www.blogdetenis.it/

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Festival Vie Francigene: Valentina Lo Surdo “Il primo movimento è il cammino”

L’edizione 2019 del Festival europeo “Vie Francigene, Cammini, Ways, Chemins 2019” è dedicato al tema “La Via femminile. Sensibilità nei paesaggi umani e naturali”. Il viaggio con le testimonial di quest’anno continua con Valentina Lo Surdo.

Valentina è una conduttrice radiotelevisiva, pianista classica con anima rock, trainer di comunicazione, ma anche presentatrice, speaker e attrice, ogni volta che può parte come reporter di viaggi in cammino, meglio se in solitaria, all’ascolto del mondo.

L’intervista – Valentina Lo Surdo: il Primo Movimento è il cammino 

“La mia vita è in cammino, in costante cammino. Non ho mai smesso di andare, di svoltare a destra oppure a sinistra, di decidermi per improvvise sterzate, accelerando, rallentando, e poi guadagnando il meritato riposo. Un riposo che è tale proprio perché si è tanto camminato: perché camminare è la parola che più di qualunque altra descrive il mio stile di vita, la mia filosofia personale, la metafora di questo mio essere qui, nel mondo.  

Camminare è l’azione che amo di più fare. Stare nei piedi, sentirli, possibilmente nudi e a contatto con superfici lisce e ruvide, erba o terra, o anche sul parquet di casa, ripercorrendo le venature del legno ad ogni aderenza plantare. Camminare come azione di meditazione, di risveglio quotidiano del corpo, un’attività che mi accompagna nelle pieghe della mia vita, ma che non sempre posso compiere al giusto passo, con le scarpe giuste, in un ambiente ideale. Ma forse è proprio qui il vero bello del camminare, dello stile di vita di chi ama questo gesto. Nell’aver compreso di essere in cammino non soltanto quando sono una solitaria esploratrice dei boschi, ma anche quando dietro la curva mi attende l’inatteso: un appuntamento istituzionale, un contesto formale dove indossare l’abito da sera per una presentazione dal palco, o il tailleur per una lezione in aula. E allora le scarpe si alzano di qualche centimetro, i talloni si sollevano da terra; il passo si fa più scomodo, ma la camminata ne acquista in eleganza.  

Integrare, questo è il segreto. Non c’è un meglio e un peggio, un sopra e un sotto tra la  natura selvaggia e la professione radiotelevisiva.  E così ti può accadere di essere entrambe, la viaggiatrice con al seguito l’essenziale e la presentatrice ufficiale. E di sperimentarlo persino a distanza di poche ore, compiendo l’inaspettato: infilare i tacchi e il vestito da sera, di materiale leggero rigorosamente non sgualcibile, nello zaino del cammino, e di portarli con te per centinaia di chilometri. Tutto vero, quando necessità fa virtù: nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio mi aspettava come ogni anno la presentazione del Rave Clandestino di Musica Classica, una notte bianca all’insegna della grande musica cui non avrei rinunciato per nulla al mondo. La data cadeva nel mezzo della percorrenza di un cammino, cui pure però non volevo proprio rinunciare. 

E così mi decido: parto con una sorpresa nello zaino, una sorpresa che si disvela al momento del mio arrivo al Rave, sul palco del concerto lungo una notte. Prendo il microfono, bastoncini nell’altra mano, scarponcini ai piedi e zaino sempre in spalla, e confesso in diretta televisiva di aver camminato fin lì con gli accessori meno raccomandati per questo genere di bagaglio. Il tempo poi di andare di là qualche minuto, di cambiarmi d’abito, spazzolare i capelli e tornare davanti al pubblico, stavolta con l’aspetto irriconoscibile della presentatrice. È il gioco della vita che ti invita a danzare con essa, con i suoi cambiamenti, le sue molteplici forme, senza rinunciare a percorrere un cammino ancora più tuo perché ti segue così come sei. Unico, come il tragitto della tua vita”.

Per info sugli eventi del Festival: https://www.festival.viefrancigene.org/it/festival/

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Via Francigena candidata al premio “European Cultural Tourism Network”

L’Associazione Europea delle Vie Francigene è ufficialmente candidata al Premio European Cultural Tourism Network (ECTN) 2019.

L’ECTN è l’unico network pan-Europeo per lo sviluppo e la promozione del Turismo Culturale che agisce attraverso una rete di 19 Paesi e 6 Paesi-membri associate.

Il Premio vuole rinforzare la visibilità delle destinazioni legate al turismo culturale e offrire una piattaforma per scambiare esperienze e buone pratiche, nonchè promuovere reti tra destinazioni eccellenti. Il Premio, realizzato in partnership con Europa Nostra e la European Travel Commission, è lanciato dal 2014 dall’ECTN intorno ad un tema annuale che riguarda le destinazioni stesse, le comunità locali, le associazioni, le imprese, i cittadini ed i turisti.

La Via Francigena promuove lo sviluppo di un cammino etico e sostenibile, sostiene la cooperazione e lo sviluppo economico delle comunità locali e, infine, può essere considerata come uno splendido esempio di destinazione che abbraccia gli obiettivi del turismo sostenibile e responsabile.

I vincitori saranno annunciati il 24-26 ottobre 2019 a Granada (Spagna) all’interno della XII Conferenza internazionale sul Turismo Culturale in Europa.

Maggiori informazioni: http://www.culturaltourism-network.eu/#