Via Francigena

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San Giovanni Rotondo capitale dei cammini

San Giovanni Rotondo è stata per un giorno la capitale delle nuove frontiere del turismo lento. Nella città pugliese, santuario di Padre Pio, si è svolta infatti la prima convention dedicata agli itinerari e cammini religiosi, culturali e del tempo libero.

 Un appuntamento che ha messo a confronto esperti internazionali e amministratori locali riuniti all’Auditorium ‘Maria Pyle’ con l’intento di promuovere e riorganizzare il turismo in ‘Capitanata’.

Durante i lavori, moderati dal giornalista Rai Franco Di Mare, si sono alternate realtà italiane e testimonianze dalle principali città santuario: Loreto, Lourdes, Fatima, Czestochowa e Wadoewice. Un confronto intenso e ricco di spunti che si è concluso in serata con l’intervento dell’assessore regionale con delega all’industria turistica e culturale, Loredana Capone.

Abbiamo bisogno di puntare sul turismo che allunga la stagione per molte ragioni – ha detto l’assessore – Questo comporta un’interrogazione sul tipo di turismo che si vuole, non più solo quello balneare. Bisogna costruire prodotti turistici che puntino a migliorare l’attrattività del territorio. Ma questo non ce lo regala nessuno. Lo dobbiamo costruire insieme, chiedendo agli imprenditori di lavorare e fare rete”.

Se vogliamo fare turismo dobbiamo muoverci comune una comunità, la cooperazione e il networking sono di importanza strategica –  ha spiegato il sindaco di San Giovanni Rotondo, Costanzo Cascavilla La testimonianza dell’assessore regionale Capone che ha molto apprezzato il lavoro fatto anche con l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) è testimonianza della bontà di quello che si sta realizzando”.

Una delle opportunità principali per i comuni della provincia di Foggia sul fronte del turismo slow, è infatti lo sviluppo della Via Francigena del Sud. “La Regione Puglia che ha finanziato questa convention, sta finanziando anche la ristrutturazione e messa in sicurezza di un tratto della Via Francigena tra San Marco in Lamis e Monte Sant’Angelo poi con altre risorse se ne metteranno in sicurezza degli altri tratti – ha ribadito il sindaco – Un primo tratto è stato fatto, da Celle di San Vito alla città di Lucera. Contiamo in sei mesi, dieci al massimo, di avere il primo pezzo fruibile nel sud della Via Francigena in territorio di Capitanata. Come ha ricordato la vice presidente AEVF Martine Gautheron, è un lavoro che è partito un anno fa. Ad Aigle abbiamo condiviso questo percorso,ci siamo messi a lavorare e nel giro di dieci mesi si vedono i primi importanti risultati”.

Associazioni, comunità religiose e collettività territoriali devono lavorare in sinergia per lo sviluppo dei cammini della Via Francigena per il turismo lento ed ecosostenibile – ha aggiunto Martine Gautheron, in rappresentanza dell’Associazione – Le prospettive sono numerose e devono permettere a tutti gli attori che lavorano sul territorio di riflettere e agire insieme”.

Intanto a breve termine, San Giovanni Rotondo ospiterà, in collaborazione con AEVF, uno spazio dedicato alla Francigena per il centro sud. Questo luogo verrà dato in affidamento ad un’associazione di camminatori che gestirà anche i 6 posti letto a disposizione dei pellegrini. “Un passaggio importante per avere questo cammino della Via Francigena in Capitanata” ha concluso il primo cittadino.

Silvia Iuliano

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Via Francigena: buone pratiche per lo sviluppo territoriale

La Via Francigena come modello sostenibile per lo sviluppo dei territori. Buone pratiche che coniugano cultura, turismo e sport in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigena.

Il continuo affermarsi del Turismo Lento, a piedi, in bicicletta e a cavallo, non ha potuto che incoraggiare la proliferazione mediatica, e quindi di impiego turistico, dei Cammini d’Europa, tra cui la Via Francigena. Dichiarata Itinerario Culturale Europeo nel 1994, la Via Francigena attraversa quattro Stati (Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia), partendo da Canterbury (EN) e giungendo a Roma (IT), diventando connettore culturale, politico e soprattutto locale. La Via Francigena si rafforza, giorno dopo giorno, proprio per la relazione che questa ed i suoi pellegrini instaurano con il territorio, i suoi abitanti e le comunità locali attraversate: un’accoglienza spesso cordiale e calorosa che favorisce lo scambio interculturale. Attenzione particolare viene riposta nella cura del percorso: messa in sicurezza, posizionamento della segnaletica e ospitalità per i pellegrini.

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), nata nel 2001 ed oggi in rete con 135 enti locali/regioni europee, è l’organismo del Consiglio d’Europa preposto alla valorizzazione del percorso. Tra i compiti dell’AEVF c’è quello di far dialogare tutte le anime di un territorio: istituzioni; associazioni; categorie economiche, culturali e turistiche; università. Oggi, proprio grazie a questa attiva cooperazione, la Via Francigena è popolata e resa viva. L’itinerario europeo della Francigena sta entrando in modo crescente all’interno delle politiche di sviluppo territoriale a livello nazionale, regionale, locale favorendo investimenti per lo sviluppo delle infrastrutture; in questo contesto si innestano le diverse associazioni sparse sul percorso europeo che, attraverso la passione dei volontari,  animano il cammino; così come i partner privati che sono in grado di offrire servizi ai pellegrini e viandanti. Gli istituti di ricerca e le università, infine, entrano in questa rete europea promuovendo studi, analisi, ricerche e pubblicazioni.

Essendo notevolmente cresciuta la visibilità della Via Francigena negli ultimi anni, numerosi soggetti privati si sono aggregati per offrire accoglienza, ristorazione, equipaggiamento, gadget, guide e promozione, organizzazione di attività ed educational tour viaggi e attività lungo il percorso. Citiamo ad esempio i nostri expert partner SloWays, Walden Viaggi, Idea Marketing. La stretta collaborazione che si è instaurata tra le istituzioni locali, associazioni e privati ha generato negli ultimi anni la nascita di interessanti eventi sportivi/trekking presenti lungo tutti i 1800 km della Via. Alcuni esempi: in Francia, la camminata-evento annuale “Pas à Pas” dal 2011 coinvolge la popolazione locale, turisti e associazioni al fine di conoscere il percorso in Franche-Comté-Bourgogne. Ogni anno 400 camminatori si riuniscono per fare a piedi 15-20km di percorso, coinvolgendo anche le singole amministrazioni locali. In prima linea i sindaci camminano a fianco dei pellegrini; lo stesso effetto ha avuto il “Samedi de Quasimodo”, un evento annuale itinerante, la cui prima edizione fu nel 2002, finalizzato a mettere in rete istituzioni locali e cittadini per monitorare il percorso, farlo conoscere e sensibilizzare le amministrazioni alla messa in sicurezza del percorso. Tutto questo avviene camminando, in mezzo alla natura delle Alpi Svizzere; in Italia, l’ormai affermato evento “European Francigena Marathon” che si svolge dal 2012 nel Lazio coinvolge oltre duemila persone ogni anno. Si tratta di un cammino lungo 42,195 km (la distanza di una maratona) lungo il quale è possibile conoscere il percorso, degustare prodotti tipici, stare in mezzo alla natura, camminare in libertà. Questi eventi, pubblicati sui canali di comunicazione AEVF (in tre lingue), raggiungono un numero altissimo di appassionati. Sul sito essi vengono promossi all’interno di un Festival europeo che mette in rete oltre 700 eventi tra aprile e ottobre.

Ognuno di questi eventi diventa propulsore per nuove attività che nascono in loco, incentivando la nascita di punti di accoglienza e di ristoro: si porti ad esempio il piccolo borgo italiano di Orio Litta, di 2000 abitanti, che negli ultimi dieci anni ha visto turisti da tutto il mondo attraversare le sue strade, mangiare nei suoi ristoranti e trovare sistemazione nei suoi ostelli. Ognuna di queste attività facilita anche l’attenzione delle comunità locali verso la salvaguardia dell’ambiente: sono nate negli ultimi anni numerose iniziative di sensibilizzazione ambientale dove gruppi di persone si ritrovano per camminare, fare pulizia lungo il percorso e curare la manutenzione della segnaletica: un esempio recente è “I love Francigena”, una serie di giornate di cammino lungo il percorso, ad iscrizione libera e gratuita, che interagisce con i residenti, i pellegrini ed i turisti delle regioni toccate ed educa alla custodia del luogo.

Il territorio attraversato dalla Via Francigena viene valorizzato enfatizzandone autenticità e ruralità, panorami, altrimenti, difficilmente percepibili. La relazione che si crea tra il fruitore della Via e la Via stessa, permette di estraniarsi e prendere tempo per sé mettendo in stretta relazione corpo e mente. Si stanno diffondendo lungo il cammino anche pratiche di yoga e meditazione, oppure pratiche sportive che coniugano il benessere con la lentezza. E’ in fase di start up un progetto che lega il cammino con le località termali lungo la Via Francigena, invitando i viandanti ad usufruirne durante la propria esperienza di viaggio. L’acqua (in questo caso termale) diventa elemento per rigenerasi, purificarsi e rimettersi in forma dopo un lungo cammino.

Luca Faravelli

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Agenzia del Demanio: online il primo bando nazionale del progetto Cammini e Percorsi

Parte la prima gara del progetto Valore Paese-Cammini e Percorsi per assegnare 43 immobili pubblici in concessione gratuita per 9 anni a imprese, cooperative e associazioni costituite in prevalenza da under 40, come previsto dal D.L. Turismo e Cultura (D.L. 31.5.2014, n. 83). Il progetto Cammini e Percorsi, sostenuto dal MiBACT e dal MIT, ha infatti l’obiettivo di promuovere il turismo lento attraverso il recupero di immobili pubblici sui percorsi ciclopedonali e sui tracciati storico-religiosi da trasformare in contenitori di attività e servizi per i viaggiatori. E’ la prima volta che l’Agenzia utilizza lo strumento della concessione gratuita per sostenere l’imprenditoria giovanile e il terzo settore allo scopo di incentivare iniziative a carattere innovativo, sociale, culturale, creativo e sportivo.

Da oggi fino al prossimo 11 dicembre, sul sito dell’Agenzia del Demanio è possibile scaricare il bando unico nazionale, la “Guida al bando” e tutta la documentazione riguardante i 30 immobili di proprietà dello Stato in gara. Si tratta di case cantoniere, torri, ex caselli ferroviari e vari fabbricati distribuiti su tutto il territorio nazionale. Contestualmente, e nei prossimi giorni, anche gli altri enti locali coinvolti pubblicheranno sui rispettivi siti istituzionali i bandi dei 13 beni di loro proprietà inseriti nell’iniziativa.

Per maggior informazioni sui siti coinvolti sono presenti nel comunicato in allegato.

Fonte: Agenzia del Demanio

 

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Al via la prima Convention sugli Itinerari Cammini Culturali, Religiosi e del Tempo Libero

Ha preso ufficialmente il via questa mattina a San Giovanni Rotondo in Puglia, la prima Convention  sugli Itinerari e Cammini Culturali, religiosi e del tempo libero.
A dare inizio ai lavori, moderati dal giornalista Rai Francesco di Mare, è stato il sindaco Costanzo Cascavilla con il suono simbolico di una campana della Via Francigena dell’anno mille.

Tra i partecipanti, numerosi rappresentanti istituzionali internazionali dei più importanti siti religiosi come Fatima, Lourdes, Wadovice e Czestochowa oltre a tour operator e vari amministratori locali. L’evento è patrocinato dall’Associazione Europea delle Vie Francigene, rappresentata al Forum dalla neo vice presidente Martine Gautheron.

La Convention andrà avanti tutta la giornata attraverso il confronto su esperienze europee ed italiane. Al centro del dibattito numerosi temi, tra i quali la gestione dei siti di interesse religioso, le nuove frontiere del turismo lento, il networking tra città per lo sviluppo di itinerari e cammini.

Silvia Iuliano

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AEVF impegnata nello sviluppo della Via Francigena in Svizzera

L’Associazione Europea delle Vie Francigene al servizio dei territori in Svizzera per implementare lo sviluppo del cammino europeo.

Dal 17 al 23 luglio 2017 si è svolta, in collaborazione con Aigle Région (Canton Vaud), una settimana di incontri nella quale Sami Tawfik (responsabile progetti AEVF) ha lavorato a stretto contatto con i comuni e le associazioni che operano sul territorio per la valorizzazione della Via Francigena.

Tawfik e Christian Schülé , Presidente dell’Associazione dello Chablais e membro dell’Ufficio di Presidenza AEVF, sono stati ospitati presso gli uffici di Aigle Région dove hanno potuto collaborare con lo staff della Regione, composto da Elodie Barras, Maryn Odermatt e Christian Minacci, Delegato economico di Aigle Région.

La visita sul terreno è stata una preziosa occasione per meglio conoscere lo stato d’avanzamento del progetto Francigena sul territorio svizzero, comprendendo le esigenze specifiche e studiando un approccio condiviso mirato alla valorizzazione delle eccellenze culturali e ambientali e alla promozione del territorio per il tramite della Via. Una attenzione particolare è stata data al percorso, all’accoglienza, alla segnaletica ed alla messa in rete degli uffici di informazione turistica.

É stata anche una proficua occasione per scambiare know-how e buone pratiche in materia di cammini e per rinforzare l’attività di AEVF, incaricata dal Consiglio d’Europa della tutela e promozione dell’Itinerario.

Il percorso della Francigena in Svizzera è lungo circa 215 chilometri, presenta una difficoltà di percorribilità media e si suddivide in 12 tappe.

Sono stati infine attivati numerosi contatti con realtà associative e con privati che operano sul territorio, al fine di migliorare l’offerta di servizi per i fruitori della Via.

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All’interno del Festival Via Francigena Collective Project nasce “il Manifesto del Cammino Avvenire”

Il 3, 4 e 5 agosto il cuore dell’Appennino umbro-marchigiano, intorno al valico di Colfiorito, diventa la fantastica Terra di Mezzo grazie al 15mo Montelago Celtic Festival che quest’anno unisce le forze con il 7° Festival europeo della via Francigena collective project, in un evento che si terrà il 5 agosto alle 19.

Nel corso di un incontro/performance su ‘Turismo nomade: dalla paura al cammino, alla bellezza appenninica’, Sandro Polci, direttore del Festival Europeo della Via Francigena, proporrà la realizzazione condivisa del ‘Manifesto del Cammino Avvenire’. Nel corso dell’incontro verrà realizzata una tela lunga oltre 100 metri in cui 1.000 piedi lasceranno l’impronta-assenso per il turismo viandante d’Appennino.

“Jean Giono, noto scrittore francese, scrisse -ricorda Polci- che ‘il sole non è mai così bello quanto nel giorno che ci si mette in cammino’. Così noi camminiamo (e facciamo musica, cultura, teatro) come una ‘Compagnia viandante’ per un turismo nuovo dei nostri splendidi Appennini. Bruce Chatwin ricorda che ‘la vera casa dell’uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi’ e noi lo proponiamo nei nostri luoghi del cuore e della mente”.

Inoltre, da novembre 2017 a marzo 2018 si realizzerà il progetto Epicentro attivato e voluto dal ‘Montelago Celtic Festival’ con l’intento di rivitalizzare culturalmente l’area appenninica del recente terremoto. Si tratta di un grande Festival contenitore che per tutta la stagione autunno/inverno 2017/2018 sarà itinerante nei comuni del cratere sismico e porterà artisti, musicisti e scrittori di fama nazionale che si sono dati disponibili ad esibizioni gratuite, a contatto con gli sfollati e le comunità disgregate.

Per pagare service audio/luci, Siae, stampa e diffusione promozionale, affitto generatori e tensostrutture, rimborsi spese, vitto e alloggio per gli artisti si è attivata una catena di donazioni di cui ‘Montelago Celtic Festival’ ne è portavoce e attivista.

Al progetto hanno aderito le attività imprenditoriali, le associazioni culturali e tutte le amministrazioni comunali dell’area del cratere poste a cavallo della zona appenninica delle regioni Umbria e Marche. Il territorio in questione comprende: in Umbria l’area montana che va da Assisi al valico di Colfiorito, la valle di Norcia e Cascia, la Valnerina e l’altopiano di Colfiorito; nelle Marche il sud dell’Alta Valle del Chienti fino a Caldarola, l’alta valle del Fiastrone e del Fiastrella fino a Sarnano, l’area montana che da Ascoli Piceno arriva ai confini regionali con l’Abruzzo, l’area dei Parchi Nazionali dei Monti Sibillini e del Gran Sasso- Monti della Laga.

Il progetto vuole valorizzare i tratti culturali e antropologici di un territorio avente fin dal passato forti elementi in comune come le attività economiche pastorali, agricole e di sfruttamento del bosco, e conseguentemente culturali (artistiche, folkloriche, gastronomiche, religiose) che hanno caratterizzato questi luoghi per secoli.

Gli indirizzi di sviluppo economico dell’ultimo dopoguerra hanno penalizzato le comunità montane creando una evidente emigrazione delle popolazioni verso le città e i poli industriali. E dopo lo spopolamento e quindi l’abbattimento dei servizi, si è verificato un quasi totale abbandono delle attività produttive legate alle risorse della montagna e a caduta si è avviata la fase dell’incuria territoriale. Solo nell’ultimo decennio si stava verificando un’inversione di tendenza.

La crisi del modello urbano-metropolitano e industriale stava facendo riemergere il potenziale dell’entroterra, che nel frattempo, complice anche l’abbandono subito che non ha incentivato un’espansione edile e industriale e uno sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, ha mantenuto quasi inalterate le qualità primarie che lo hanno sempre contraddistinto. Il progetto vuol ripartire dal potenziale insito nella bellezza stessa delle montagne, lavorando perché cultura e tradizioni di queste terre non siano lasciate morire ma possano essere la base di un futuro progresso, sano e responsabile.

Fonte: Adnkronos

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La Francigena toscana: 39 comuni per un ‘prodotto turistico omogeneo’

FIRENZE – Si completa oggi, con la firma della convenzione tra i 39 Comuni interessati, il percorso per la creazione del primo prodotto turistico omogeneo “Via Francigena toscana”. I rappresentanti delle varie amministrazioni comunali hanno siglato la convenzione oggi nel corso del convegno dal titolo ‘La Francigena. L’impronta sostenibile della Toscana e dei territori protagonisti’, che si è tenuto presso la Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze.
Con la nascita del prodotto turistico omogeneo “Via Francigena toscana” viene affidato ai 39 Comuni firmatari (raggruppati in 4 aggregazioni) l’esercizio associato delle funzioni in materia di gestione dell’accoglienza e dell’informazione turistica, di promozione e comunicazione del prodotto turistico, di manutenzione ordinaria degli itinerari escursionistici e di monitoraggio ed analisi dei flussi turistici.

Come detto, la convenzione siglata individua 4 aggregazioni di Comuni: Nord, Centro Nord, Centro Sud e Sud.

L’aggregazione Nord comprende i comuni di Pontremoli, Filattiera, Villafranca in Lunigiana, Bagnone, Licciana Nardi, Fosdinovo, Aulla, Carrara, Massa, Montignoso. Dell’aggregazione Centro Nord fanno parte Seravezza, Pietrasanta, Camaiore, Massarosa, Lucca, Capannori, Porcari, Montecarlo, Altopascio, Ponte Buggianese. All’aggregazione Centro Sud appartengono Fucecchio, Santa Croce, Castelfranco, San Miniato, Castelfiorentino, Montaione, Gambassi.
Infine, l’aggregazione Sud comprende San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Monteriggioni, Siena, Monteroni, Buonconvento, Montalcino, San Quirico d’Orcia, Castiglione d’Orcia, Radicofani, San Casciano dei Bagni, Abbadia San Salvatore.

Inoltre, la convenzione indica i 4 Comuni capofila della 4 aggregazioni: rispettivamente, Pontremoli-Massa, Lucca, Fucecchio e Siena.

La creazione del primo prodotto turistico omogeneo, in attuazione dell’articolo 15 della nuova legge regionale sul turismo relativo al prodotto turistico tematico, completa il percorso avviato dalla Regione con lo scopo di garantire la percorribilità dell’itinerario secondo gli standard essenziali definiti dalla Regione stessa per i prodotti turistici ed adottati dalla Associazione Europea delle Vie Francigene.

Secondo la convenzione, Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana affiancheranno i Comuni per la promozione del prodotto turistico. Irpet sarà invece il soggetto che provvederà ad analizzare i dati sui flussi turistici. Per l’attività di manutenzione ordinaria, necessaria per garantire la percorribilità integrale ed omogenea lungo tutto il tracciato, i Comuni potranno avvalersi di un soggetto tra quelli partecipanti all’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF).

L’accordo prevede anche la costituzione di uno specifico Osservatorio Turistico di Destinazione che vedrà il coinvolgimento di tutti gli attori, pubblici e privati, che si occuperà dell’analisi e della comprensione dei fenomeni turistici legati al cammino della Via Francigena. In un secondo tempo, il regolamento di attuazione della nuova legge permetterà lo sviluppo dei cosiddetti ‘rifugi escursionistici’ che faciliteranno accoglienza povera per pellegrini e camminatori.

Proseguono nel frattempo, grazie i finanziamenti regionali, le attività per sviluppare nuove occasioni di fruizione della Via Francigena. A breve saranno finanziate (con circa 270mila euro) la segnaletica per il percorso cicloturistico e per le ippovie. Avviato anche il lavoro per costruire un circuito di offerta termale connessa al turismo lento e alla via Francigena (oltre ai tre centri presenti sul percorso, si stanno definendo i contenuti per le altre 11 strutture termali che si trovano entro 15 km dal percorso).

Altri interventi, di prossima realizzazione: il cosiddetto Labirinto, nel comune di Capannori; piccoli interventi presso punti di accoglienza e pernottamento gestiti da istituzioni ecclesiastiche (stanziati 50mila euro); manutenzione ordinaria del percorso, sostituzione della cartellonistica difettosa e sviluppo di un programma di attività di animazione sul percorso (altri 150mila euro); coordinamento (aperto anche agli altri cammini) fra le associazioni che operano sul percorso al fine di promuovere la stesura di un cartellone delle attività promozionali che si tengono sulla Via Francigena.

Fonte: Toscana Notizie

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Le notizie in cammino fanno più strada se condivise

FrancigenaNews inizia la collaborazione con la redazione dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.

Due giornalisti appassionati di Via Francigena e cammini, Massimiliano Scala e Silvia Iuliano di FrancigenaNews, daranno il proprio contributo redazionale ai canali di comunicazione AEVF per ampliarne ed internazionalizzare la rete informativa. 

Si tratta di “un’occasione per il nostro blog di condividere un percorso con un partner istituzionale e autorevole come AEVF. E’ l’inizio di una nuova tappa del cammino dell’informazione per crescere insieme ai nostri lettori”, ha detto Massimiliano Scala, fondatore di FrancigenaNews.

 “Vogliamo sviluppare sinergie e forme di collaborazione fra operatori dell’informazione a servizio di pellegrini, viandanti e visitatori della Via Francigena e degli altri cammini per offrire una comunicazione sempre più completa” ha detto a sua volta il Presidente AEVF Massimo Tedeschi. “Siamo molto lieti di collaborare con la piattaforma online FrancigenaNews, il cui blog tematico sta avendo molto seguito da parte dei fruitori dei cammini”.

Il portale AEVF www.viefrancigene.org ha superato lo scorso anno un milione di visitatori e le pagine vengono aggiornate nelle tre lingue della Via Francigena, italiano, francese, inglese.

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Marco Maccarini, un viaggio-slow di 400km sulla Via Francigena Toscana

Il conduttore televisivo-pellegrino Marco Maccarini ha terminato la sua esperienza di cammino sulla Via Francigena toscana, dal Passo della Cisa fino a Radicofani, al confine con il Lazio. 

Un viaggio lento di venti giorni lungo 400km attraverso tutta la via Francigena toscana, comprese alcune varianti lungo il percorso. Come ha dichiarato prima di partire: «È un modo per andare in profondità, scoprire la bellezza passo dopo passo».

Lo abbiamo seguito sulla sua pagina social in questi giorni di cammino, raccontati con leggerezza, allegria e grande coinvolgimento. Con Maccarini si sono aggiunti in ogni tappa personaggi del mondo della televisione, musica o cinema come Maccio Capatonda, Corrado Fortuna, Frankie Hi-Nrg che lo hanno accompagnato in questa esperienza di condivisione. L’Associazione Toscana delle Vie Francigene, con la guida ambientale Andrea Lombardi, ha assicurato il supporto tecnico.
La “voglia di cammino” in Maccarini è qualche cosa che non nasce oggi: già alcuni anni fa aveva seguito le orme dei pellegrini sul cammino di Santiago mentre lo scorso anno ha attraversato la Liguria piedi da La Spezia a Mentone. Un percorso un po’ ufficiale e un po’ improvvisato condiviso quotidianamente sui social con foto e video. “E lì ho scoperto che tantissime persone avevano seguito la mia camminata e si erano entusiasmati per quell’idea», ci ha raccontato.

Ecco perché quest’anno ha deciso di ripartire rifacendo una analoga esperienza lungo la Via Francigena toscana con tappe da 20-25km al giorno, prevedendo l’arrivo proprio per il giorno del suo compleanno.

Un cammino che si è trasformato in un viaggio attraverso l’Italia dei piccoli borghi con gli incontri nelle sagre paesane e nei bar, con dialoghi quotidiani con la gente comune, con tanti video-clip tra il serio ed il surreale che ci hanno mostrato tutta la splendida Via Francigena toscana. Ma questa esperienza è stata anche l’occasione per incontrare sindaci e amministratori dei territori, associazioni locali e tanti appassionati tutti orgogliosi di presentare le proprie eccellenze, dal patrimonio culturale alla gastronomia.

Ho avuto il piacere di camminare con Maccarini nell’ultima tappa -forse una delle più belle!- da San Quirico d’Orcia a Radicofani. E’ stata anche l’occasione per approfondire alcuni aspetti legati all’accoglienza, al percorso, alla segnaletica e manutenzione, così come per condividere alcune criticità che si stanno cercando di affrontare. Infine, è stata l’occasione per raccogliere in prima persona l’autentica e positiva testimonianza di Marco, fortemente affascinato dalla bellezza di questo percorso e dagli incontri lungo il cammino. Nel video “live” che ha trasmesso sulla pagina facebook delle Vie Francigene ci ha raccontato (a modo suo, ovviamente!) il cammino.

L’esperienza #quasiquasifaccioungiro si è conclusa ieri con un momento finale di condivisione aperto al pubblico nello spirito di “condivisione pellegrina”. A Gambassi Terme, insieme a Marco Maccarini si sono riuniti decine di pellegrini per una giornata di festa e di cammino, alla quale ha partecipato anche il Primo Cittadino Paolo Campinoti.

E se fosse per Marco l’inizio di una serie di cammini sulle Vie Francigene? A noi non dispiacerebbe continuare a seguirlo sulle orme degli antichi viandanti, trascinati  dalla sua inconfondibile energia e simpatia.

Luca Bruschi

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Nominate due nuove Vice Presidenti dell’Associazione Europea Vie Francigene

Il presidente Tedeschi lo ha comunicato nell’ultimo Ufficio di Presidenza. La nomina di Martine Gautheron e di Lucia Baracchini rafforza l’impegno per la Via Francigena in Francia e conferma il ruolo della regione Toscana.
 
Martine Gautheron, consigliere delegato del comune di Champlitte (Regione Borgogna/Franca Contea), e Lucia Baracchini, sindaco di Pontremoli (Regione Toscana), sono state nominate dal presidente Massimo Tedeschi tra i sei Vice Presidenti dell’Associazione Europea delle Vie Francigene. La nomina è stata comunicata in occasione dell’Ufficio di Presidenza svoltosi martedì 11 luglio scorso a Milano presso la sede di Regione Lombardia. Le due nuove Vice Presidenti si affiancano al Vice Presidente Vicario, Francesco Ferrari, e ai due altri Vice Presidenti in carica Velia Coffey (Città di Canterbury) e Gaetan Tornay (Regione Basso Vallese), nominati in occasione dell’Assemblea generale di Fidenza del 30 aprile 2016. L’Ufficio di presidenza ha poi approvato la proposta di cooptazione fra i propri membri del rappresentante del Comune di Altopascio (Toscana).

La provenienza dei Vice Presidenti sottolinea la natura internazionale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, organismo incaricato dal Consiglio d’Europa della valorizzazione dell’itinerario nei quattro Paesi attraversati, Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia, anche nella sua futura estensione verso sud. “Martine Gautheron e Lucia Baracchini, donne di grande carattere e di grande impegno, che ringrazio di cuore, contribuiranno a dare forte impulso all’attività della Via Francigena. Per quanto riguarda il territorio francese, dalla firma dell’accordo con il comune di Champlitte e l’avvio della sede operativa, agosto 2016, ben undici comuni francesi hanno aderito ad AEVF. Continueremo pertanto ad investire energie per aiutare collettività locali e associazioni a far conoscere e a far crescere l’itinerario europeo” ha sottolineato il Presidente Tedeschi.

Altri punti esaminati dall’Ufficio di presidenza sono stati: stato dell’arte del percorso in Svizzera ed in Francia; segnaletica e manutenzione nel tratto italiano; analisi preliminare della candidatura della Via Francigena a patrimonio UNESCO; implementazione della Via Francigena verso Santa Maria di Leuca; progetti e bandi europei, nazionali, regionali. A seguire, con i rappresentanti delle sette Regioni italiane, è stata discussa la proposta di APP della Francigena da realizzare entro fine anno.

E’ stato infine presentato il progetto pilota “I love Francigena”, realizzato in cooperazione tra AEVF e Regione Lombardia, per la manutenzione, segnaletica, animazione, promozione del tratto lombardo del cammino in collaborazione con comunità e associazioni locali. Una buona pratica da esportare in tutte le Regioni europee della Francigena.

Luca Bruschi