Via Francigena

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Camminata sulla Via Francigena in Hauts-de-France

Il 12 e 13 maggio si è svolta una camminata simbolica sulla Via Francigena che ha unito, nei suoi 2 giorni e 40 km di cammino, i dipartimenti di Pas de Calais e quello della Somme, partendo da Bapaume e giungendo a Doingt-Flamicourt.L’evento è iniziato a Bapaume con il saluto e l’incoraggiamento del sindaco della cittadina francese, Jean-Jacques Cottel. Ha poi proseguito attraverso gli splendidi paesaggi della Regione Hauts de France, visitando diversi paesi, tra cui Peronne, cittadina in cui è presente, all’interno del castello medioevale, l’Historiale della Grande Guerra, museo di recente realizzazione.

Hanno partecipato all’evento più di cento persone che si sono unite, con i loro zaini, alle personalità rappresentative dei vari dipartimenti e associazioni del territorio: Brigitte Boursin, vicesindaco di Villers au Flos, Gérard Parsy, sindaco di Sailly Saillisel, Régis Gourdin, sindaco di Bouchavesnes-Bergen, Etienne Deffontaines, sindaco di Allaines, Thérèse Dheygers, sindaco di Péronne, Michel Lamur, sindaco di Doingt-Flamicourt e la sua giunta; Bernard Sandras, direttore dell’ufficio del turismo dell’Alta Somme e le sue collaboratrici Alexia et Emilie.

Importante inoltre la presenza di Daniel Pipart, Président de le comité Régional de la Randonnée Pédestre de Picardie, Maryse Fagot, consigliere regionale della regione Hauts de France, Massimo Tedeschi, presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene ed i suoi collaboratori Christian Shuelé, dalla Svizzera, e Luca Faravelli, dall’Italia.

La Regione de Hauts de France ospita le prime tappe della Via Francigena nel territorio francese, conferendole un’importanza strategica lungo il percorso. Come si è potuto notare durante la visita e l’evento, le iatituzioni locali, associazioni e cittadini accolgono con desiderio di partecipazione questo impegno che la Via Francigena affida a loro.

Luca Faravelli

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L’Europa e la riscoperta degli itinerari culturali

Intervista con Stefano Dominioni, direttore dell’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali di Lussemburgo. Il programma degli itinerari, all’interno del quale fa parte la Via Francigena dal 1994, festeggia nel 2017 i trent’anni.
 
1987-2017: si celebrano i trent’anni del Programma degli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa. 
A settembre 2017, a Lucca, festeggiamo i 30 anni del Programma con un grande forum internazionale, momento di scambio e dialogo tra tutti gli attori coinvolti nella valorizzazione e promozione degli Itinerari. Nel 1987 il Consiglio d’Europa lanciò il Programma degli Itinerari Culturali per creare percorsi fisici che mettessero in evidenza il patrimonio culturale e storico europeo. Gli obiettivi principali del programma erano, e restano, la promozione della consapevolezza di una identità comune e di una cittadinanza europea; la promozione del dialogo interculturale ed ecumenico attraverso la lettura della storia europea; la tutela del patrimonio culturale e del patrimonio naturale e paesaggistico e la creazione di programmi di turismo sostenibile.
Si incominciò con un Itinerario spirituale e religioso, il Cammino di Santiago di Compostela. Il programma è stato ampliato nel tempo e ora sono più di 30 gli Itinerari certificati, tra i quali la Francigena, che si snodano in più di 50 Paesi d’Europa. Tocchiamo più di 800 milioni di europei. 
Pellegrinaggio e moderno turismo slow, quali sono le connessioni?
Il pellegrinaggio ha avuto un ruolo determinante nella costruzione dell’identità del nostro continente e nelle sua strutturazione fisica perché i viaggi verso Compostela, Roma e Gerusalemme, mete delle tre peregrinationes maiores della cristianità nel Medioevo, hanno disegnato il continente, investendo i cammini di pellegrinaggio del ruolo di spazi di libera circolazione di persone, saperi e idee.
Oggi il turismo lento e di qualità che privilegia località meno note a mete più conosciute, va sempre più di moda in Europa. E’ in atto la riscoperta di percorsi “alternativi” che consentono un maggiore contatto con luoghi secondari, poco frequentati. Una tendenza che porta alla riscoperta dei cammini e che coincide con un turismo culturale rispettoso dell’ambiente. Si tratta di un turismo non di massa e sostenibile che cerca percorsi lontani dalle grandi mete turistiche e privilegia il contatto col territorio, muovendosi anche nelle zone rurali. 
Perche l’Europa ha bisogno della riscoperta degli Itinerari culturali?
Lo spiega bene l’aforisma di Sant’Agostino per cui “il mondo è un libro e chi non viaggia ne conosce solo una pagina”. Questa citazione spiega perfettamente il perchè la promozione degli antichi Itinerari vuole rappresentare anche un deterrente all’ignoranza e alla crisi di valori che si esprime spesso in forme violente come il terrorismo. Questi tracciati non avevano soltanto un’identità locale, ma già europea ante litteram. Quella identità di cui fortemente si avverte oggi il bisogno e che il Consiglio d’Europa – nato nel 1949 per promuovere democrazia, diritti dell’uomo e cultura europea, intende riscoprire.
 
Maggiori info sul programma: http://culture-routes.net/
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Pieve Sprenna, Un soggiorno rilassante e indimenticabile in campagna. Buon Vino, buon cibo, una calda atmosfera

Un Agriturismo rilassante ed indimenticabile in campagna. Per farvi sentire a casa,
e condividere bellezza di questa terra e la magnificenza della natura … trascorrerai un soggiorno unico.Questo agriturismo con piscina privata a tre livelli di profondità circondato da una pineta rinfrescante e profumata, ha messo tutta la sua passione e la cura nella realizzazione dei prodotti offerti ai propri ospiti. Il ristorante a conduzione familiare vi delizierà con ricche colazioni a buffet, dolce e salato, torte di marmellata, frutta di stagione.

Maggiori info:

VF35 – 10 BUONCONVENTO LOC. PIEVE SPRENNA – AGRITURISMO PIEVE SPRENNA

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Sulla tappa 34, San Quirico D’Orcia, vi aspetta un Sorriso

Segnaliamo tra le nuove strutture di accogliena sostenitrici della Via Francigena “La locanda del sorriso“; è un piccolo e grazioso B&B al centro della val d’Orcia, in specifico a San Quirico d’Orcia , a 20 metri dalla piazza del paese, lungo la via Francigena.

E’ composta da tre camere, una diversa dall’altra per colore e numero di persone che possono pernottarci.

E’ la proprietaria Manuela che vi aspetta per accogliervi al meglio, col sorriso, serve colazioni, vi assiste per garantire il migliore dei soggiorni.

Per info e dettagli:

VF34 – 90 SAN QUIRICO D’ORCIA – LOCANDA DEL SORRISO B&B 

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Il Demanio lancia il recupero di immobili lungo cammini e percorsi

La valorizzazione degli immobili statali passa adesso anche per il recupero di oltre 100 immobili pubblici situati lungo i cammini e i percorsi ciclopedonali e storico-religiosi che attraversano tutta l’Italia.
Così come è stato fatto per le dimore storiche, che si possono recuperare in chiave turistica, anche per gli immobili lungo i percorsi menzionati sarà possibile trovare una nuova vita e trasformarli quindi in ostelli, hotel di piccole dimensioni, ma anche semplicemente punti di ristoro o di assistenza per tutti i pellegrini, i turisti, i camminatori e i ciclisti che ogni anno percorrono questi tracciati.
 
La selezione, come anticipato da Casa24 Plus a suo tempo, è partita mesi fa, con l’obiettivo di allargare il campo di azione per la riqualificazione di un patrimonio immobiliare che difficilmente trova altri sbocchi di mercato.
Il nuovo progetto “a rete” dell’agenzia del Demanio, promosso da MiBACT e MIT, si chiama Cammini e percorsi. Oggi parte anche una consultazione online per lanciare poi i bandi. Cammini e percorsi segue il tracciato inaugurato dal progetto Valore Paese-Fari, l’iniziativa dedicata al recupero dei fari e degli edifici costieri. Meno successo ha avuto, invece, l’iniziativa Valore dimore, con l’apertura per ora di poche realtà ricettive. Cammini e Percorsi si inquadra nell’ambito del Piano Strategico del Turismo 2017–2022 e del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche/Piano Straordinario della Mobilità turistica.
 
Il portafoglio immobiliare coinvolto riguarda 103 realtà, 43 sono beni dello Stato, 50 degli Enti territoriali e 10 di Anas e tutti, attraverso bandi di gara pubblicati entro l’estate, saranno affidati in concessione gratuita (9 + 9 anni) a imprese costituite da soggetti sotto i 40 anni oppure in concessione fino a 50 anni per operatori in grado di disegnare un progetto con ampio potenziale per il territorio. Tra gli immobili del pacchetto ci sono edifici che si trovano lungo la Via Appia, la Via Francigena, il Cammino di Francesco e il Cammino di San Benedetto, lungo le ciclovie VEnTO, SOLE e Acqua (Acquedotto Pugliese), e lungo altri itinerari riconosciuti a livello locale.
La consultazione pubblica si trova sul sito dell’agenzia del Demanio ed è aperta fino al 26 giugno.
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Call for Papers “Romei e Francigeni. Fonti per una storia del pellegrinaggio in Europa”

Almatourism e l’Associazione Europea delle Vie Francigene lanciano la call per un numero speciale dedicato alle fonti documentarie sulle vie romee, pellegrinaggi, santuari europei e italiani che furono e sono meta dei viaggi di devozione (e non solo) con particolare riferimento alle Romee e alle Francigene.

Si parte dal Cammino di Sigerico, arcivescovo di Canterbury, che nel 990 si recò a Roma e scrisse un breve resoconto sulle tappe nel ritorno a casa da Roma.

Vengono accolti articoli provenienti da diverse discipline e trandisciplinar i comprendendo sopratutto storia medievale, studi di cultura e di patrimonio culturale, geografia, ma anche turismo, architettura, economia, comunicazione, media, sociologia, antropologia, statistica e studi urbani.
Gli autori sono invitati a presentare articoli originali sui temi di pellegrinaggio e luoghi di culto, oltre ad altri temi indicati nell’allegato, con priorità alle fonti e alle metodologie.

Presentazione degli abstracts: 1 luglio 2017
Prima notificazione agli autori: 1 agosto 2017
Presentazione dell’articolo: 21 settembre 2017
Seconda notificazione agli autori: 1 novembre 2017
Pubblicazione: gennaio 2018

Tutti gli articoli dovranno essere redatti in lingua inglese e saranno sottoposti al Comitato Scientifico dell’EAVF e di esperti. Ulteriori informazioni si trovano nell’allegato.

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Ostello La Stele Treschietto

Un moderno Ostello di recentissima realizzazione, immerso nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emilano a due passi dalla Via Francigena. Una struttura funzionale, moderna e in linea con tutte le attuali normative in materia di sicurezza.L’Ostello si trova a Treschietto (Bagnone), ad appena 10 Km da Villafranca e Filettodove passa la Via Francigena. E’ già in essere la convenzione con un servizio locale di bus 20 posti che ad un prezzo di 4 euro a persona porta le persone da Villafranca a Treschietto.

Ad oggi è l’unica struttura ricettiva adatta per gruppi tra gli ostelli di Pontremoli (Castello e ex convento cappuccini) e Aulla (san caprasio).

La struttura si compone di tre piani collegati da scale interne dotate di montascale (sino al primo piano in cui vi è la presenza di due camere singole per disabili con bagno interno).

Un Totale di 50 posti letto con numerose possibilità di sistemazione

Primo Piano
 1 singola con bagno interno/ 2 singole per disabili con bagno interno/ 2 camere da 5 posti letto ciascuna con bagno interno/ 1 camera da 9 posti letto con bagno interno

Secondo Piano
2 doppie con bagno interno/ 2 camere da 9 posti letto e 1 camera da 6 posti letto con bagno in comune.

In aggiunta al piano terra si trovano Reception, Area informativa del Parco Nazionale, Sala Pranzo e Attività, Cucina attrezzata con tutto quanto necessario per cucinare e servire pasti, Bar/Caffetteria.

All’Esterno: Parcheggio, ampia Area Verde con Campo da Calcetto dotato di illuminazione, Area Pic-Nic, Area giochi per bambini

Maggiori info: http://www.sigeric.it/ostello-la-stele/

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Grande successo della 1° Maratona del lago di Bolsena e del “Pilgrim’s Rest”

All’arrivo della Maratona del Lago di Bolsena è stato inaugurato il Pilgrim’s Rest, alla presenza dell’Assessore alla Cultura di Montefiascone Fabio Notazio, della Vice Presidente del Consiglio Comunale Rita Chiatti, del Presidente della rete Villaggio della Tuscia Luigi De Simone e della direttrice di Historia Editore Elisabetta Ferrari.

Al Pilgrim’s Rest hanno aderito con il patrocinio l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), l’Associazione Via Francigena di Montefiascone (AVFM), il Comune di Montefiascone, la Camera di Commercio di Viterbo, Historia Editore e la rete Villaggio della Tuscia.

Dato il successo dell’iniziativa, il punto di accoglienza e di ristoro del pellegrino sarà presente a Montefiascone in tutte le prossime manifestazioni collegate alla Via Francigena.

“Tutti i partecipanti alla Maratona hanno potuto degustare al Pilgrim’s Rest gli eccezionali prodotti enogastronomici della rete di imprese Villaggio della Tuscia, e in particolare i salumi della GAM, il vino della cantina Leonardi (molto graditi il bianco Est Est Est e il rosso Defuk), l’olio biologico e i formaggi pecorini del Marrugio – illustrano gli organizzatori -. Molto apprezzati anche i premi offerti dall’Hotel Salus Terme, vinto da una signora viterbese, il vino Leonardi e l’olio del Marrugio vinti da due concorrenti facenti parte di associazioni di volontari, e la ceramica donata da Historia Editore all’unica coppia che ha partecipato con il proprio cane alla Maratona”.

Riportando i commenti dei maratoneti, a detta di tutti l’enogastronomia locale è stata promossa a pieni voti, confermandosi come una delle eccellenze del territorio. “Dopo aver goduto della bellezza del paesaggio, la cosa migliore è stata infatti poter riposare, mangiare e bere in compagnia. Il giudizio estremamente positivo è confermato dal fatto che dopo poche ore i vassoi erano tutti vuoti e ben ripuliti! A questo proposito si ringrazia La Capanna del Pescatore per l’ospitalità e i volontari che hanno allestito il Pilgrim’s Rest e distribuito cose buone a tutti. Un brindisi a Lidio Crescentini per aver ideato la maratona e un applauso a chi ci ha creduto”.

La Via Francigena è ormai garanzia di successo.

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Via Francigena toscana – Dritta al Cuore

Bruxelles e i prodotti toscani della bisaccia

Nell’ambito dell’iniziativa “La Via Francigena: un cammino europeo”, organizzata a Bruxelles dalla Regione Toscana il 3 febbraio 2015 presso l’Istituto Italiano di Cultura, è stata proposta una presentazione promozionale e una degustazione di prodotti tipici toscani aderenti al circuito de “La bisaccia del pellegrino”.

I prodotti della degustazione, messi a disposizione dalle aziende agricole toscane accreditate alla Fondazione Campagna Amica per confezionare le bisacce del pellegrino di quel territorio, rientrano nella selezione dei primi 58 prodotti tipici di qualità utilizzati per confezionare le bisacce dalla Valle d’Aosta al Lazio, aventi caratteristiche adatte per chi cammina e provenienti dalle aree interessate dalla Via. L’auspico è quello di coinvolgere un numero sempre crescente di produttori e di creare, in tal modo, una vera e propria gamma di produzioni tipiche “francigene”.

All’incontro sono intervenuti i rappresentanti delle Istituzioni europee, della Regione Toscana e del mondo italiano ed europeo della cultura e del settore turistico, che hanno illustrato la Francigena quale esperienza culturale-turistica di dimensione europea e di buona prassi di governo del territorio.

 

La Via Francigena: un cammino europeo
Bruxelles, 3 febbraio 2015, ore 18-20
Rue de Livourne, 38

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Alla scoperta della Via Francigena in Svizzera

Così tante perle che tengono insieme questa bellissima collana composta da una densa rete di persone e di paesi. E c’è tanta passione!”. Queste parole espresse da Luca Bruschi, Direttore dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, colgono l’essenza del pellegrinaggio.

L’itinerario della Via Francigena si fonda sul diario di viaggio scritto dall’Arcivescovo Sigerico nel 990 d.C. Quest’uomo percorse la strada da Canterbury a Roma per ricevere il Pallio dal Papa e durante il suo ritorno annota 79 località in cui ha sostato. L’anno scorso ho completato l’intero pellegrinaggio da Canterbury a Roma ed ho ricevuto l’Attestato del Pellegrino. Tuttavia, il mio pellegrinaggio non è stato compiuto al solo fine di ricevere questo prezioso documento. Come Luca ha affermato, la vera gioia è proprio l’essere parte di questa rete di persone e di comunicazione. Per me, è come un nuovo inizio!

Quando sono tornata in Australia dopo il mio pellegrinaggio, la mia passione per la Via Francigena è cresciuta, intensificandosi. Alla fine, mi sono ritrovata di nuovo in Italia ed in Svizzera solo quattro mesi più tardi. Il mio obiettivo fu di dedicare maggior tempo alle 7 tappe svizzere in cui Sigerico si fermò. La mappa dell’itinerario si dispiegava perfettamente e, come perle su un filo, le città ed i villaggi si susseguivano lungo la Via Francigena svizzera.

Orbe

Orbe fu l’ultimo centro abitato svizzero (tappa n. 55) in cui Sigerico soggiornò sulla via del ritorno verso Canterbury. Orbe è un’antica città romana e medievale che ancora possiede mosaici romani, antichi ponti svizzeri ed il mio vino svizzero preferito, il Gamay. Nell’ultima mia visita, ho camminato per diverse ore sul percorso della Via Francigena vicino ad Orbe ed ho apprezzato la solitudine della campagna svizzera. I miei soli compagni erano i verdi e dorati pascoli punteggiati da minuscoli villaggi ed il riflesso violaceo delle distese innevate sulle Alpi del Jura. Ai tempi di Sigerico, le maggiori vie che attraversavano Orbe erano affollate dai viaggiatori e, pochi secoli dopo, dai pellegrini. Ma ora, avevo tutto per me!

Abbazia di Romainmôtier

Infine, sono giunta all’Abbazia di Romainmôtier! La città ha la più antica chiesa romanica in Svizzera, e fu edificata dai monaci cluniacensi nel X secolo. Tuttavia, ci sono prove che la chiesa fu costruita in dieci differenti fasi a partire dal I secolo. Ho davvero apprezzato la vista degli affreschi e delle splendide colonne e dei capitelli romanici. Dopo la mia camminata, sentivo l’incalzante necessità di una tazza di tè. Così, mi sono diretta senza esitazione alla ricerca della Casa del Tè, un tempo abbazia della città. La mia bevanda fu davvero rinfrescante, accompagnata da una grande ciotola di zuppa di verdure locali con pane ed un enorme piatto di formaggio.

Losanna

Lausanne, località in cui alloggiò Sigerico (tappa n. 54), è posizionata sul Lago di Ginevra. Così, decisi di affrontare a piedi i ripidi pendii che si sviluppavano dal Lago di Ginevra alla Cattedrale. Il percorso valse la pena per le vedute della città e le viste che affacciavano sul Lago e sulle Alpi – anche se il risultato fu di procurarsi vesciche ai piedi!

La cattedrale di Notre-Dame di Losanna, costruita nel XII secolo, è popolare oggi, così come per i pellegrini nel Medioevo. Essa possiede così tante affascinanti particolarità. Sono rimasta ammaliata dalle figure policrome nel Portale Dipinto, dal campanile ed dal rosone del XIII secolo. Sono riuscita a localizzare la chiesa di San Francesco ma, sentendomi tremendamente stanca dopo il cammino, non era propensa a recarmici. Ho tentato di fare le foto del labirinto dalla porta, ma continuava a rimanere aperta. Ho concluso che San Francesco mi stava invitando ad entrare per pregare!

Più tardi nel pomeriggio, decisi di camminare verso Vevey (tappa n.53). La decisione fu un po’ ambiziosa, date le vesciche ai piedi e dal fatto che la marcia sarebbe durata ben quattro ore. Fortunatamente, avevo con me il quaderno degli schizzi e la matita. Così ho trovato un ottimo posto per sedermi, disegnare le Alpi ed ammirare il tramonto. Vevey riluceva ben visibile in lontananza, così come i vigneti di Lavaux. Infine, quando il giorno andava spegnendosi, mi sono diretta ad assaggiare il vino locale Lavaux e qualche piatto della cucina svizzera-italiana.

Aigle

Oltrepassando il Lago di Ginevra, la Via Francigena prosegue attraverso le Alpi, incanalata nella valle del Rodano. Sigerico alloggiò in un piccolo villaggio nelle vicinanze di Aigle (tappa n. 52). Questo villaggio è affascinante con le sue strade tortuose, il ponte napoleonico ed il castello, ed oltretutto circondato dai vigneti e dalle Alpi svettanti.

L’abbazia di Saint-Maurice

Un altro luogo nella valle del Rodano dove alloggiò Sigerico è l’Abbazia di San Maurizio (tappa n.51). Questa si trova esattamente nel mezzo tra Canterbury e Roma ed è stata un luogo della continua preghiera, “laus perennis”, per oltre 15 secoli. Nel 2015 si è svolta una grande celebrazione per il suo 1500° anniversario. Questo luogo è senza dubbio una “perla” con tantissimi tesori da ammirare! Ho davvero apprezzato visitare la Basilica, il sito archeologico, le catacombe, il tesoro ed il chiostro.

Visitare l’Abbazia mi ha riportato alla mente il compagno di viaggio che ho incontrato l’anno scorso. Durante quella visita, ho chiesto di poter tornare in Francia per vedere i luoghi che non avevo visitato. Tuttavia, il pellegrino mi ha ricordato chiaramente che la Via verso Roma è decisamente meglio. Ho portato con me questo consiglio per tutta la strada verso Roma, e nella mia vita quotidiana, prendendo decisioni che mi portino a guardare avanti, e non indietro. Questo è stato un gran cambiamento per me!

Orsières

La Via Francigena ascende rapidamente le Alpi a Martigny, arrivando ad Orsières (tappa di Sigerico n.50). Ho apprezzato molto le strade antiche, rifocillandomi al Café des Alpes e ammirando la torre campanaria della chiesa di Saint-Nicolas.

Bourg Saint-Pierre

Bourg Saint-Pierre, situato all’altitudine di 1632 m., è la tappa successiva in cui Sigerico sostò (tappa n.49). Nell’810 d.C. il paese aveva un monastero dedicato a San Pietro, protettore dei pellegrini. Il campanile romanico e la locanda dove alloggiò Napoleone sono interessanti da vedere.

A Bourg Saint-Pierre si trova un tunnel che è connesso all’Italia. All’altitudine di 2473 metri, il Passo del Gran San Bernardo è accessibile solo dai due ai quattro mesi all’anno. Perciò in questa zona, i momenti di percorrenza lungo la Via Francigena sono limitati.

Grand Saint-Bernard Pass

Sono stata fortunata a visitare il Passo del Gran San Bernardo diverse volte. L’anno scorso, in ottobre, abbiamo timbrato le nostre Credenziali del Pellegrino all’ostello. Abbiamo ricevuto una reale accoglienza pellegrina, con una bollente scodella di zuppa, ed una visita alla cappella ed al museo.

Fuori dal centro abitato, si trova un’antica strada romana ed un lago che segna il confine italiano e, naturalmente, il San Bernardo si eleva a guardia sul sentiero per Roma e San Pietro!

Carol Neville

 

Viaggiare sulla Francigena

Per maggiori informazioni sulla Via Francigena, visita il sito web ufficiale

Ci sono ulteriori fotografie e informazioni sul sito web di Carol