Via Francigena

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Il pellegrinaggio, simbolo dell’identità europea

Nati nel Consiglio d’Europa nel 1987, gli Itinerari Culturali Europei incoraggiano comunicazione e scambio culturale tra le nazioni e le culture europee. Il suo segretario esecutivo spiega il progetto in vista del Giubileo

Come diceva il filosofo cinese Lao Tzu, “un viaggio di mille miglia comincia sempre con un passo”. Ed è proprio un passo – mutatis mutandis – quello che si compirà martedì prossimo, 8 dicembre 2015, per introdurci nell’Anno Giubilare della Misericordia. Occasione, per numerosi fedeli, di raggiungere Roma, la Città Santa, attraverso un pellegrinaggio (come ha invitato a fare papa Francesco, nella sua bolla d’indizione Misericordiae Vultus).

L’attenzione nei confronti delle vie storiche, culturali, di pellegrinaggio che si svilupperà nell’anno che ci apprestiamo a vivere, accenderà dunque i riflettori su un progetto del Consiglio d’Europa, indetto nel 1987. Si chiama Itinerari Culturali e – come ha spiegato a ZENIT il suo segretario esecutivo, Stefano Dominioni – nasce “con la volontà di rendere tangibili i valori fondamentali promossi attraverso Convenzioni e Raccomandazioni: diritti dell’uomo, democrazia, diversità e identità culturale, dialogo interculturale, scambio e arricchimento reciproco, al di là delle frontiere e dei secoli”.

Sono 33 gli itinerari certificati dal Consiglio d’Europa, ognuno dei quali ha la caratteristica di essere transnazionale e attraversare almeno 3 Paesi membri del Consiglio. “Regioni talvolta distanti geograficamente – afferma Dominioni – hanno in comune un patrimonio storico, spirituale e culturale che la riscoperta di questi Itinerari ha lo scopo di valorizzare”.

Dominioni ricorda come “il pellegrinaggio ha avuto un ruolo determinante nella costruzione dell’identità del nostro continente e nelle sua strutturazione fisica”. Già, perché “i viaggi verso Compostela, Roma e Gerusalemme, mete delle tre peregrinationes maiores della cristianità nel Medioevo, e verso altri santuari e luoghi di culto che costellano l’Europa (Monte Sant’Angelo, Moint Saint-Michel, Canterbury, Aix-la-Chapelle, i Sacri Monti) hanno disegnato il continente, investendo i cammini di pellegrinaggio del ruolo di spazi di libera circolazione di persone, saperi e idee”.

Il segretario esecutivo degli Itinerari Culturali cita, a tal proposito, l’esempio dell’Itinerario di Sant’Olav, Re Santo e patrono di Norvegia. In qualità di re, intesse rapporti significativi con i Conti di Normandia, con i reali d’Inghilterra e con la Russia: il suo obiettivo era quello di unire la Norvegia in un grande Regno cristiano. Fu proprio questo suo ideale a condurre alla battaglia di Stiklestad, dove venne ucciso.

Da quando fu proclamato Santo, nel 1031, la sua tomba divenne meta di numerosi pellegrinaggi, creando un percorso che si snoda attraverso Norvegia, Svezia e Danimarca. “Si tratta – afferma Dominioni – di un percorso che interessa soltanto la regione scandinava, ma che a sua volta si interseca con altri cammini formando così un rete europea che non è soltanto fisica, ma anche culturale e spirituale”.

I 33 Itinerari abbracciano anche ambiti diversi da quello più strettamente religioso cristiano. L’elenco spazia dai viaggi di W.A. Mozart nella Mitteleuropa alle Rotte dell’Olivo lungo le coste mediterranee, dalle Città termali storiche all’Itinerario del Patrimonio Andaluso. “Percorrendo attraverso l’Europa di oggi quelle vie antiche, possiamo comprendere appieno le nostre radici”, commenta Dominioni.

Il quale sottolinea che “gli obiettivi principali del programma degli Itinerari sono la promozione della consapevolezza di una identità comune e di una cittadinanza europea; la promozione del dialogo interculturale ed ecumenico attraverso la lettura della storia europea; la tutela del patrimonio culturale e del patrimonio naturale e paesaggistico; la creazione di programmi di turismo sostenibile”.

Inoltre, raccogliendo l’aforisma di Sant’Agostino per cui “il mondo è un libro e chi non viaggia ne conosce solo una pagina”, la promozione degli antichi Itinerari vuole rappresentare anche un deterrente all’ignoranza e alla crisi di valori che si esprime spesso in forme violente come il terrorismo. “In occasione del Giubileo straordinario che sta per iniziare – rimarca Dominioni – questi itinerari possono creare occasioni di dialogo e di condivisione e far riscoprire agli europei la misericordia e la caritas cristiana, i cui principi di accogliere hospes tamquam Christus ha pervaso le strutture ospedaliere che costellavano i cammini”.

Secondo il rappresentante del Consiglio d’Europa, questi tracciati “non avevano soltanto un’identità locale ma già europea ante litteram”. Quella identità di cui fortemente si avverte oggi il bisogno. E che il Consiglio d’Europa – nato nel 1949 per promuovere democrazia, diritti dell’uomo e cultura europea – con questa iniziativa intende riscoprire

Fonte: Zenit

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Da Siena a Roma lungo la Francigena, inizia il cammino dei nuovi pellegrini

Evento promosso da Comune di Siena nell’ambito di Siena Capitale Italiana della Cultura 2015 e realizzato con la collaborazione dell’Associazione Europea delle Vie Francigena (AEVF) e dell’Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino. Il percorso li condurrà a Roma in occasione dell’apertura del Giubileo della Misericordia.

Sono partiti oggi e tra di loro ci sono camminatori esperti e alla prima esperienza, pellegrini provenienti da tutta Italia, ma anche giornalisti ed amministratori. È il pellegrinaggio di sette giorni da Siena in direzione Roma lungo la via Francigena. Le singole tappe saranno mediamente di 25 chilometri e molti di loro le percorreranno completamente. Tra le istituzioni presenti il consigliere del comune di Nepi Adolino Moraldo, il vicesindaco di Acquapendente Maicco Pifferi con il responsabile dell’Ufficio Turistico Sergio Pieri, il sindaco di Radicofani Francesco Fabbrizzi e il sindaco di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi. Il sindaco di Siena Bruno Valentini sarà presente alla partenza della prima tappa Siena-Ponte d’Arbia insieme all’assessore al Turismo Sonia Pallai e l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Mazzini che percorreranno anche i tratti Acquapendente – Bolsena (domenica 6 dicembre) e Bolsena-Roma (lunedì 7 dicembre).

“Questa iniziativa dal grande valore spirituale ha un senso solo se non è Siena l’unica città ad essere coinvolta – ha detto il Sindaco di Siena Bruno Valentini – la Francigena è fatta da tutte le città che attraversa dall’Inghilterra a Roma. Nell’anno del Giubileo che porta con sé un messaggio di dialogo tra i popoli, fare questo cammino ha un significato ancora più importante. I nostri pellegrini sfideranno il freddo per arrivare a Roma dove ad accoglierli sarà un grande abbraccio universale di cui ognuno di noi deve sentirsi parte”.

“Abbiamo registrato oggi una risposta entusiastica da parte di pellegrini e giornalisti che in passato hanno partecipato agli educational su #SienaFrancigena e che in questa occasione sono tornati – ha dichiarato Sonia Pallai assessore al Turismo del Comune di Siena – Una conferma del fatto che la scelta di investire su un’offerta turistica “nuova” per Siena come la Francigena è vincente sia in termini di valorizzazione culturale che di turismo sostenibile, perchè vuol dire puntare sull’identità del nostro territorio”.

Il pellegrinaggio di sette giorni “Siena-Roma – Lungo la via Francigena verso il Giubileo della Misericordia” nasce da un’idea dell’Amministrazione comunale di Siena e fa parte del ricco programma di Siena Capitale della Cultura 2015 prendendo spunto dal cammino fatto dalla Compagnia di Santa Caterina in Fontebranda in occasione del Giubileo del 1600, anno della grande indulgenza proclamata da Clemente VIII. Prima di partire i pellegrini hanno visitato la città ed hanno partecipato ad un momento di ringraziamento e di benedizione del cammino davanti alla chiesa di Sant’Ansano, patrono di Siena la cui festività cade proprio oggi. Le successive tappe saranno: il 2 dicembre da Siena a Ponte d’Arbia, il 3 dicembre da Ponte d’Arbia a San Quirico d’Orcia, il 4 dicembre da San Quirico d’Orcia a Radicofani, il 5 dicembre da Radicofani ad Acquapendente, il 6 dicembre da Acquapendente a Bolsena ed il 7 dicembre da Bolsena a Roma in pullman, qua saranno accolti nella chiesa di Santa Caterina da Siena, in via Giulia, sede di una delle più antiche Confraternite di Roma, nata con il compito di accogliere i pellegrini che da Siena si recavano a Roma

 

UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE

Siena Capitale Italiana della Cultura 2015

Natascia Maesi

per IDEM ADV grafica, web & comunicazione

mobile +39 338 3423462 – 335 1979414

natascia.maesi@gmail.com 

 

 

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Tappe golose lungo la Via Francigena, alla scoperta dei prodotti DOP e IGP

La nuova guida alla scoperta dei prodotti DOP e IGP lungo la Via Francigena. La pubblicazione rientra nello speciale EXPO della Rivista “Via Francigena and the European Cultural Routes

La Via Francigena festeggia ventuno anni dal conferimento del titolo di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” (1994) nell’anno di EXPO Milano 2015, il cui motto “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” ed i due sotto-temi “Cibo e cultura” e “Alimentazione e stili di vita” sono particolarmente in sintonia con la filosofia della Francigena poiché su questo itinerario europeo si cammina e i territori rurali che esso attraversa sono disseminati di produzioni di eccellenza, di prodotti D.O.P. e I.G.P..

La Via Francigena, “via di culture”, per dirla con Jacques Le Goff, è via di “agricultura” poiché lungo i suoi 2500 chilometri scopriamo la cultura nella sua accezione più ampia, quindi anche cultura del cibo, del modo di produrlo, della terra che ne fornisce gli elementi base.

Lo speciale “Tappe golose” si sposa inoltre con il progetto “La Bisaccia del pellegrino”, realizzato da AEVF, Associazione Civita e Azienda Romana Mercati, che, coinvolgendo i produttori del territorio, vuole rappresentare una gamma di produzioni di qualità e rispondenti alle esigenze di chi cammina lungo l’intero percorso della Via. Il nostro auspicio è che la “bisaccia”, oggi composta da circa 60 produttori e da una rete di punti vendita disseminati sulla Francigena, si arricchisca dei prodotti di seguito presentati.

La guida è bilingue, italiano e inglese

Per maggiori info e per acquistare la nuova guida vai sul sito

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Percorso provvisorio a Pontremoli

Il Comune di Pontremoli, in attesa di ripristinare il ponte che consente di attraversare il torrente Civasola, sulla Via Francigena nella tappa la Cisa-Pontremoli, ha fatto apporre una serie di cartelli, in grado di ricondurre il pellegrino sul percorso ufficiale.

Scendendo da Groppoli, invece di imboccare il sentiero che conduce a guadare il Civasola, si prosegue su strada asfaltata per poche centinaia di metri, fino a giungere a Molinello. Da li, fatti pochi metri, in direzione Passo del Cirone sulla sinistra si imbocca la stada che porta a Previdè e ci conduce quindi a Groppodalosio, all’attraversamento del suo fascinoso ponte medievale ed a seguire: Casalina, Toplecca, Passo della Crocetta, Arzengio e Pontremoli.

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Con progetto sviluppo turistico della media e bassa montagna nuova prodotto per escursionisti

Fino ad oggi la Valle d’Aosta ha proposto ai turisti appassionati di escursioni e camminate in montagna tre grandi opportunità: Tor Geants, Alta Via 1 e Alta Via 2, la Via Francigena. Tra qualche mese l’offerta sarà ampliata con il progetto progetto strategico “Bassa Via della Valle d’Aosta“.

Il Governo valdostano, infatti, ha dato il via libera al Progetto strategico Bassa Via della Valle d’Aosta che, come ha spiegato Aurelio Marguerettaz, assessore regionale al turismo, “consentirà, attraverso la creazione di un tracciato ciclo-pedonale ad anello, articolato in 20 tappe, di mettere fisicamente in rete le risorse culturali, eno-gastronomiche e naturalistiche di oltre 40 Comuni di bassa e media quota, sfruttando infrastrutture già esistenti, ma attualmente isolate”.

L’iniziativa, finanziata dal Programma Investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/20 (Fesr), costituirà un prodotto turistico nuovo che, valorizzando in modo integrato le diverse risorse del territorio regionale, promuove uno sviluppo sostenibile delle località di media e bassa quota”. “Con l’approvazione del progetto strategico e dei progetti integrati, concludiamo – spiega il presidente della Giunta, Augusto Rollandin – un iter complesso e articolato per dare gambe ad una iniziativa  di una portata innovativa, incentrata sul fare rete e sull’integrazione tra attori e settori”.

Il fare rete, secondo Rollandin “è una modalità che caratterizzerà la programmazione europea per il periodo 2014/20”, e auspica che “l’intervento possa raggiungere i risultati attesi, in termini di incremento delle presenze turistiche nella regione”.

I differenti progetti integrati, approvati dalla Giunta, concernenti la promozione, lo sviluppo di tecnologie e servizi innovativi e interventi sulla sentieristica e sulla pista ciclabile, consentiranno, ha rimarcato Marguerettaz “la realizzazione del più ampio progetto strategico concorrendo, inoltre, all’attuazione della Strategia nazionale delle Aree interne, finalizzata al sostegno di iniziative proposte dagli operatori del territorio”.

Fonte: Valle d’Aosta Glical

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Forum Les Chemins de la Via Francigena – Jubileum 2016

L’anno 2016 sarà anno del Giubileo voluto da Papa Francesco e “anno dei cammini” indetto dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo. Sarà anche l’anno in cui la nostra Associazione Europea festeggia i 15 anni di attività. Il 30 gennaio 2016 si parte con l’importante Forum di Monteriggioni.

Il Comune di Monteriggioni (Siena), in collaborazione con AEVF, organizza presso il complesso storico di Abbadia Isola sabato 30 gennaio 2016 il III Forum dei comuni toscani della Francigena e degli operatori che vi svolgono attività turistica “Les Chemins de la Via Francigena – Jubileum 2016″

Si parlerà di miglioramento della fruibilità, di servizi, di manutenzione, di promozione. L’incontro vuole gettare le basi di un unico progetto di coordinamento e di programmazione tra uffici turistici e ostelli della Via Francigena. Parteciperanno significative realtà della Francigena quali Canterbury, Reims, Regione Champagne-Ardenne, Regione Chablais, Canton Vallese.

In allegato il save the date

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Nuovi servizi per i pellegrini nel punto tappa di Acquapendente

In vista del Giubileo che inizierà l’8 dicembre, l’attiva amministrazione comunale ed il territorio di Acquapendente si preparano ad accogliere pellegrini e viandanti offrendo un serie di servizi ai camminatori.

Previsto il nuovo Centro Informazioni del Pellegrino a 30 metri dalla Piazza del Comune utilizzando gli spazi della Pro Loco di Acquapendente e usufruendo del personale a dispozione. Anche all’interno del Comune e nei presso della Basilica del Santo Sepolcro sono disponibili luoghi di informazione, tutti indicati con una nuova segnaletica. Verranno messe a disposizione le credenziali ufficiali per i pellegrini e le brochure informative.
Per dare il benvenuto ai pellegrini, vengono realizzate delle targhe in ceramica (sono famose a livello internazionale le ceramiche di Acquapendente) che saranno installate a 200 m dall’ abitato.

In ambito di accoglienza, viene realizzato un bel progetto con le scuole superiori di Acquapendente per coinvolgere due studenti i quali si interfacceranno con i camminatori e potranno dare loro informazioni utiuli. L’ospitalità povera per i pellegrini troverà inoltre nuove situazioni migliorative presso la struttura del pellegrino gestita dalla Confraternita di San Rocco (riscaldamento e docce).

Attenzione e coinvolgimento anche degli operatori economici locali, stati dotati di materiale informativo per i pellegrini. Verranno proposte tariffe convenzionate sia per il pernottamento sia per il menù dedicato ai camminatori.

Infgine, con dectreto di Papa Francesco, i pellegrini potranno ottenere l’ indulgenza plenaria nella basilica del santo Sepolcro e nella chiesa di santa Vittoria (“sede della Madonna del Fiore” che nel 2016 festeggia gli 850 anni di anniversario.

Acquapendente è pronta ad accogliervi!

 

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La Provincia di Siena inaugura un’altra tappa della Via Francigena in località Renaccio

Mercoledì 2 dicembre la Provincia di Siena, con la partecipazione della Regione e del Comune di Siena, inaugura il completamento dei lavori di messa in sicurezza e valorizzazione del tratto ciclo-pedonale Siena-Ponte D’Arbia individuato come tappa n.12 del tragitto della Francigena.

L’inaugurazione, fissata per le ore 8,30 presso la rotatoria della Strada della Fonte Murata/Renaccio, avviene in occasione del passaggio dei pellegrini che partecipano al pellegrinaggio organizzato dal Comune di Siena lungo la Francigena da Siena a Roma per il Giubileo della misericordia. 

Lo scopo del progetto, costato circa 190.000 euro e finanziato dalla Regione Toscana con fondi FAS e in piccola parte dalla Provincia di Siena, è stato quello di fornire ai pellegrini e fruitori del tratto senese della Via Francigena, un percorso alternativo e privo di veicoli a motore rispetto all’attuale itinerario che prevedeva l’uso della carreggiata stradale della SP 136.

I lavori nello specifico hanno riguardato la realizzazione di un tratto di percorso ciclo pedonale all’interno di terreni agricoli acquisiti dall’amministrazione provinciale; tale tratto che si sviluppa in adiacenza all’argine del torrente Riluogo ha uno sviluppo di circa 500 metri ed inizia dal ponte sulla strada di Certosa ed arriva alla rotatoria situata nell’area artigianale.
Successivamente il percorso continua sfruttando pertinenze e marciapiedi ubicate lungo la strada di Ribucciano, le quali sono state oggetto di interventi di modifica e miglioramento al fine di garantire la percorribilità sia di pedoni che bici. Tale tratto su pertinenze comunali ha estensione di ulteriori 500 metri e giunge fino al braccio della rotatoria sulla SP 136, da tale punto è stato realizzato un intero tratto ex-nuovo di percorso, su proprietà provinciali e comunali la cui lunghezza complessiva risulta di circa 1700 metri.

Ulteriore opera che si è resa necessaria per dare compimento all’intervento di messa in sicurezza è stata l’attraversamento pedonale realizzato con pannelli fotovoltaici.
La finitura del percorso di neo realizzazione è quella tipica delle strade bianche che risultano elemento caratteristico della campagna senese, ed al fine di garantire una minore presenza di vegetazione è stato utilizzata la finitura a stabilizzato anche per la realizzazione delle banchine.
Le staccionate sono state realizzate anch’esse con elementi tipici del territorio quali le palizzate in castagno. In corrispondenza di questo percorso è stato installato anche un fontanello per l’approvvigionamento dell’acqua sempre finanziato dai fondi FAS.

“ Il crescente interesse per la Via Francigena e le opportunità che da questo possono derivare in termini culturali ma anche turistici ed economici richiedono un impegno concreto e continuativo di manutenzione e valorizzazione – afferma il presidente della Provincia Fabrizio Nepi -. Si pone quindi la necessità di attivare rapidamente opportune forme di collaborazione tra tutte le Istituzioni locali ma anche con i privati e gli operatori economici del territorio.”

La Via Francigena attraversa da nord a sud l’intera provincia di Siena con un tracciato di circa 150 Km da San Gimignano fino a Radicofani, trovando nel territorio senese forse uno dei tratti più belli con testimonianze storico artistiche di assoluto rilievo e, per il suo valore di itinerario culturale europeo, sta incontrando sempre maggiore interesse.
Sono 7 le tappe senesi con una lunghezza media da 25 a 32 Km che sono state oggetto di importanti interventi di segnaletica e messa in sicurezza a cura della Provincia di Siena.
La Provincia con i propri uffici ha sviluppato l’intera progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori necessari ricevendo dalla Regione un finanziamento complessivo, dal 2010 ad oggi, pari a circa 2.905.000 euro (di cui 1.165.000 per opere realizzate dal 2010 al 2011 e 1.740.000 euro per lavori eseguiti dal 2012 ad oggi). La Provincia ha curato anche la promozione della Via Francigena attraverso la comunicazione web con la creazione e la gestione di un canale tematico all’interno del portale www.terresiena.it, nei social network e con l’organizzazione di eventi, educational e blogtour

Fonte: SienaFree

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Il 1 dicembre partiranno da Siena i nuovi pellegrini diretti a Roma per il Giubileo della Misericordia

Evento promosso da Comune di Siena nell’ambito di Siena Capitale Italiana della Cultura 2015 e realizzato con la collaborazione dell’Associazione Europea delle Vie Francigena (AEVF) e dell’Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino.

Partiranno, con una tappa urbana, martedì 1 dicembre giorno di Sant’Ansano patrono di Siena, i pellegrini diretti a Roma per l’apertura del Giubileo della Misericordia promosso da Papa Francesco. Il pellegrinaggio di sette giorni “Siena-Roma – Lungo la via Francigena verso il Giubileo della Misericordia” nasce da un’idea dell’Amministrazione comunale di Siena e fa parte del ricco programma di Siena Capitale della Cultura 2015 prendendo spunto dal cammino fatto dalla Compagnia di Santa Caterina in Fontebranda in occasione del Giubileo del 1600, anno della grande indulgenza proclamata da Clemente VIII. Il programma prevede sette tappe, compresa la partecipazione alla cerimonia di apertura del Giubileo l’otto dicembre a Roma.  Prima di partire, il 1 dicembre, i pellegrini visiteranno la città e parteciperanno ad un momento di ringraziamento e di benedizione del cammino davanti alla chiesa di Sant’Ansano.  Ecco il programma:

ore 15.30  incontro tra i rappresentanti delle istituzioni delle città coinvolte al Santa Maria della Scala

ore 16.00 visita guidata al Pellegrinaio del Santa Maria della Scala

ore 17.00 Santa Messa al Duomo per la celebrazione di S. Ansano

ore 18.30 benedizione del pellegrino presso la chiesa delle Carceri di S. Ansano e partenza per il tratto urbano della Francigena verso Porta Romana

ore 20.30 cena tipica all’Orto dei Pecci in occasione della quale verrà consegnata la credenziale e la “bisaccia del pellegrino”

Le successive tappe saranno: il 2 dicembre da Siena a Ponte d’Arbia, il 3 dicembre da Ponte d’Arbia a San Quirico d’Orcia, il 4 dicembre da San Quirico d’Orcia a Radicofani, il 5 dicembre da Radicofani ad Acquapendente, il 6 dicembre da Acquapendente a Bolsena ed il 7 dicembre da Bolsena a Roma in pullman, qua saranno accolti nella chiesa di Santa Caterina da Siena, in via Giulia, sede di una delle più antiche Confraternite di Roma, nata con il compito di accogliere i pellegrini che da Siena si recavano a Roma.

I colleghi giornalisti, fotografi e operatori televisivi sono invitati a partecipare alla tappa senese del 1 dicembre con ritrovo alle 15.30 al Santa Maria della Scala

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Verso il Giubileo con la rinascita della Via Francigena e degli itinerari culturali

Si sta per avvicinare il Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco e nel 2016 prenderà il via l’importante Anno dei Cammini. Due eventi che potranno avere una forte connessione, anche grazie alla rinascita della Via Francigena.

L’attenzione sulle vie storiche, culturali, di pellegrinaggio è un fattore molto importante che sta mettendo in rete Governo, Regioni, Comuni, associazioni, pubblico e privato.

Una svolta importante che è stata recentemente annunciata dal Ministro Dario Franceschini: “in un momento in cui il turismo internazionale è in forte crescita» e le città d’arte sono stremate dai viaggi mordi e fuggi, «il turismo sostenibile non è uno dei settori, ma la vocazione necessaria del sistema paese. Puntare su questo vuol dire valorizzare l’Italia come museo diffuso. L’Anno nazionale dei cammini  coinciderà con l’Anno Santo e con una filosofia di un Giubileo povero, di pellegrinaggio.

ATTRAVERSO IL PAESE DA NORD A SUD, PRENDE FORMA UN NUOVO MODO DI VIAGGIARE: SOSTENIBILE, SLOW, AUTENTICO E DI QUALITA’
La Francigena rappresenta oggi uno dei più importanti progetti per lo sviluppo turistico dell’Italia, Paese che negli ultimi anni ha perso molto appeal a livello internazionale. Il trend dei cammini è in grado di generare importanti flussi di viaggiatori e creare una nuova vocazione legata all’accoglienza sui territori. Si tratta di un progetto inclusivo, in grado di promuovere una forma di turismo sostenibile e legato al recupero della memoria, ma anche in grado di favorire lo sviluppo delle aree limitrofe al percorso. La Francigena, inoltre, si può declinare con altre forme complementari di turismo legate alle terme, alla gastronomia e genuinità dei cibi, ai percorsi legati al romanico o abbazie medievali, alla letteratura di viaggio.

Affinché si possa concretizzare l’attesa verso un progetto di questa dimensione, si dovrà seguire il lungimirante esempio portato avanti dalla regione Toscana con un adeguato sviluppo delle infrastrutture al fine di rendere perfettamente fruibile i percorso a piedi, in bicicletta e a cavallo, cosi come dovranno essere messe in sicurezza tutte le tratte, creati nuovi punti tappa, ampliata l’offerta legata all’accoglienza. Questo significa mettere la Via Francigena ed i cammini al centro delle politiche nazionali, regionali e locali per la pianificazione e sviluppo strategico territoriale.

IL PELLEGRINAGGIO COME METAFORA DELLA RISCOPERTA DELLE RADICI EUROPEE
Via Francigena, “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa” è la sua definizione che deriva dal riferimento al Programma degli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa, lanciato ufficialmente nel 1987 con il Cammino di Santiago de Compostela, due anni prima della caduta del muro di Berlino. Questo primo itinerario culturale europeo mette in evidenza l’importanza del dialogo interculturale e l’incontro delle tre peregrinationes majores cristiane del periodo medievale, e cioè Santiago di Compostela, Roma, Gerusalemme. La “Dichiarazione” approvata nella città spagnola il 23 ottobre 1987 insisteva su questi principi:  “il senso dell’umano nella società, le idee di libertà e di giustizia e la fiducia nel progresso, sono i principi che storicamente hanno forgiato le differenti culture che creano l’identità europea. Questa idea culturale è, oggi come ieri, il frutto dell’esistenza di uno spazio europeo carico di memoria collettiva e percorso da cammini che superano le distanze, le frontiere e le incomprensioni”. Ed inoltre: “Il cammino di Santiago, altamente simbolico nel processo di costruzione dell’Europa, servirà di riferimento e di esempio per le azioni future”.

All’interno della “Dichiarazione” è fortemente presente il tema del pellegrinaggio e dei cammini come metafora della riscoperta delle radici europee. Un invito rivolto soprattutto ai giovani affinché, percorrendoli, pensino ad una società “fondata su tolleranza, rispetto degli altri, libertà, solidarietà”. Un significato profondo che oggi, alla luce dei gravi e drammatici fatti di terrorismo internazionale che stiamo vivendo, acquista un valore ancora più prezioso. I cammini non fanno distinzioni ed accolgono chiunque sulla via: cristiani, ebrei, musulmani.
Il Cammino di Santiago è diventato il pioniere del rilancio delle vie di pellegrinaggio: i percorsi verso Roma, come la Francigena; i cammini di Sant’Olav, nel Nord Europa; i pellegrinaggi micaelici, tutti insieme nella famiglia allargata degli itinerari culturali europei.

GLI ITINERARI CULTURALI EUROPEI
I 33 itinerari culturali oggi riconosciuti dal Consiglio d’Europa offrono un viaggio alla scoperta della storia e dell’identità europea, celebrando le tradizioni e i popoli che ci hanno resi ciò che oggi siamo; gli itinerari culturali si snodano seguendo le impronte di commercianti, di artigiani, di ordini religiosi, di musicisti, di inventori, favorendo sviluppo economico e sociale. Dal paesaggio vitivinicolo all’industria e all’artigianato, dalla cultura termale alla rete anseatica di commercio, ai Vichinghi e alla loro storia: essi testimoniano il significato della diversità e di come sia possibile trarre vantaggio dalla promozione di società stabili e prospere.
Gli attuali 33 itinerari culturali certificati dal Consiglio d’Europa, 19 dei quali passano per l’Italia, sono un volano per l’economia e per il turismo, oltre a rappresentare dei viaggi nel tempo e nello spazio che ci aiutano a ricordare da dove veniamo e chi siamo, e per questo vanno sostenuti nel loro sviluppo” ci ha ricordato il vice segretario generale del Consiglio d’Europa, Gabriella Battaini Dragoni, in occasione del Forum sugli itinerari culturali europei il 29-30 ottobre scorso.

Gli itinerari culturali rappresentano infine un percorso geopolitico che aiuta ad abbattere i muri che separano le culture, favorendo la costruzione di ponti di dialogo, tolleranza, condivisione, cooperazione. Jacques Le Goff, grande storico del Medio Evo e grande appassionato di Via Francigena, la definisce come un “ponte tra Europa anglosassone ed Europa latina”.

Ancora una volta le parole dell’insigne storico francese ci aiutano a comprendere questo progetto culturale europeo: “… l’Europa si costruisce. E’ una grande speranza che si realizzerà soltanto se si terrà conto della storia: un’Europa senza storia sarebbe orfana e miserabile. Perché l’oggi discende dall’ieri, e il domani è il frutto del passato. Un passato che non deve paralizzare il presente ma aiutarlo a essere diverso nella fedeltà, e nuovo nel progresso. Tra l’Atlantico, l’Asia e l’Africa, la nostra Europa esiste infatti da un tempo lunghissimo, disegnata dalla geografia, modellata dalla storia, fin da quando i Greci le hanno dato il suo nome. L’avvenire deve poggiare su queste eredità che fin dall’antichità, e anzi fin dalla preistoria hanno progressivamente arricchito l’Europa, rendendola straordinariamente creativa nella sua unità e nella sua diversità, in un contesto mondiale sempre più ampio”.

Costruire la Via Francigena contribuisce a voler cercare di continuare la costruzione dell’ Europa dei popoli nel rispetto delle diverse culture.

Luca Bruschi