Via Francigena

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Le strade dei Vini lungo la Via Francigena in Piemonte

“A buon intenditor poche parole”, dicono: tuttavia, essere un/a intenditore/trice oppure un/a neofita nel campo dell’enologia, non fa differenza, perché ormai è noto a chiunque che Barolo e Barbaresco sono tra i vini più conosciuti al mondo del Piemonte, regione italiana votata alla produzione dei vini rossi (ma non solo), tra i quali il Sizzano prodotto tra Novarese e Valsesia (oggi vino DOC), che secondo Camillo Benso Conte di Cavour poteva ben competere con il celebre Borgogna.  

Le cantine piemontesi sono tutte profondamente legate al proprio territorio e alle tradizioni secolari, che si tramandano di generazione in generazione tra le famiglie di produttori in tutta la regione.

Ci sono tuttavia delle rotte del vino ancora più peculiari, perché legate alla storia del cammino della Via Francigena che collega Pont Saint Martin a Vercelli passando per Ivrea. Se tra i primi consigli rivolti a chi intraprende il cammino c’è quello di fare scorta di acqua, in tempi meno recenti i pellegrini preferivano dissetarsi con il “nettare” della vigna, che veniva loro offerto, poiché le risorse idriche potevano essere inquinate e quindi fonti di malattie.  

Tra i sentimenti di coloro che oggi percorrono l’itinerario francigeno non manca certo la curiosità di esplorare il gusto enologico locale e nella regione piemontese si ha ampia scelta, considerando che le aree vinicole che si intrecciano con il cammino sono due: quella nel territorio del Canavese e quella caratterizzata dei vigneti della Val Susa, due delle quattro aree incluse nella “Strada reale dei vini torinesi” riconosciuta come itinerario di produzione di eccellenza enologica nel 2009 e lunga ben 600 km. 

Il Sentiero dei Vini nel Canavese sulla Via Francigena 

La via del vino nel Canavese comprende tre itinerari tra loro collegati, ma soltanto uno si snoda lungo l’antico tracciato della Via Francigena, ovvero quello che a nord di Torino si estende fino a Carema, alle porte della Valle d’Aosta. Il Carema è divenuto uno dei 200 presidi Slow Food italiani nel 2014, proprio per lo stretto legame tra il territorio e il vino figlio delle sue vigne, ovvero il Nebbiolo.

Prodotto da una cantina sociale fondata nel 1960, è contraddistinto da un sapore “morenico”, metaforicamente parlando, poiché la forma di coltivazione della vite di Carema è la pergola canavesana, o localmente “tòpia”, caratterizzata dal far crescere le radici delle viti nella terra morenica sorrette da muretti e pilastri in pietra fluviale su dei ripidi terrazzamenti. Il sentiero vinicolo nel Canavese è infatti dominato dalla collina morenica della Serra d’Ivrea (lunga 25km che la rendono la più estesa in Europa), sovrastata dalle Alpi e costeggiata dal lago di Viverone.  

Molto utile per orientarsi e ricevere consigli da chi ha avuto un’esperienza diretta di questa zona è anche far uso l’app di AllTrails, dove si possono consultare le mappe e scambiare informazioni e commenti. Il tracciato si presta bene per un viaggio in bicicletta, ma un suggestivo suggerimento può essere quello di incamminarsi lungo i sentieri tra i filari alla scoperta del cammino.

Pertanto, l’autunno e l’inverno sono le stagioni ideali per andare alla scoperta del sapore enologico del Canavese, poiché oltre allo spettacolo di paesaggi dai colori suggestivi si può assistere alla vendemmia e alla lavorazione delle uve per il vino passito. 

Una tappa importante del viaggio, in questa terra disseminata di viti, è la cittadina di Caluso dove si può degustare l’Erbaluce di Caluso o Caluso DOCG, il più caratteristico bianco del Canavese, che nel 2023 è stato nominato dalla Regione Piemonte vitigno dell’anno. Questo vino proviene da vigneti di collina e viene prodotto in tre diverse tipologie: fermo, spumante e passito, caratterizzato da una gradazione minima di circa dell’11-11,5%, e da servire fresco per accompagnare rispettivamente aperitivi e antipasti, primi piatti e formaggi, dolci secchi ed amaretti. 

Vigneti ad “alta quota” nel tratto del cammino in Val Susa

Le aziende vinicole in Val Susa si trovano sui due versanti dell’Alta Valle, Exilles e Giaglione/Chiomonte. La presenza di un microclima caratterizzato da un’adeguata esposizione al sole, al riparo dagli effetti dei freddi venti del nord, ha permesso di poter coltivare la vite oltre gli 850 m di altezza, permettendo quindi di praticare la “viticoltura eroica”, ovvero ad altezze insolite, con pendenze tra i filari fino al 30%, dove le viti crescono tra roccia e muretti in pietra che di giorno immagazzinano il calore, rilasciandolo nelle ore notturne. 

Pur essendo un territorio caratterizzato sin dall’epoca pre-romana dalla cultura della produzione e vendita del vino, della cui importanza si ha testimonianza nel “Testamento di Abbone” del 739, fondatore dell’Abbazia di Novalesa, fu proprio grazie alla Via Francigena che collega questo versante delle Alpi alla Francia, ad incentivare lo sviluppo della coltivazione della vite, favorendo la presenza delle numerose locande e taverne disseminate lungo il percorso che accoglievano i pellegrini offrendo loro esclusivamente il vino locale.  

I vini, provenienti dalla Val Susa sono il Baratuciat (vitigno bianco autoctono e ampelograficamente misterioso, salvato miracolosamente dalla scomparsa ed entrato nella DOC Valsusa solo nel 2019) e i rossi Avanà e Becuet, DOC Val Susa fin dal 1997. In questa zona ha origine anche il “Vino del Ghiaccio”, eiswein o icewine, un passito conosciuto anche come San Sebastiano.

È prodotto alle massime quote di coltivazione con una procedura che prevede di lasciare essiccare in vigna le uve di Avanà fino all’arrivo dell’inverno; successivamente i grappoli vengono raccolti, rigorosamente a mano, di notte o alle prime luci dell’alba, ad una temperatura a meno -8°. Gli acini schiacciati, ancora ghiacciati, generano quindi un mosto zuccherino che emana un aroma di frutti di bosco; il vino è quindi ottimo da abbinare a formaggi e dolci secchi. 

Visit Piemonte, ambasciatore del vino piemontese lungo il cammino 

L’agenzia regionale Visit Piemonte, nata per valorizzare l’offerta turistica e la produzione agroalimentare del territorio piemontese, ha realizzato con la collaborazione della Regione, un percorso di conoscenza e diffusione, su scala locale, della produzione vinicola, utilizzando come testimonial i volti di 15 presidenti dei Consorzi di Tutela dei vini di qualità certificati (D.O.C.G. e D.O.C.).  

Questa attività ha quindi permesso di stimolare nel pubblico una maggiore conoscenza e curiosità verso le eccellenze tra i vini piemontesi e quindi di apprendere la connessione di questi con la cultura e la storia del territorio di riferimento, come anche il loro legame con l’itinerario francigeno, il cui immaginario non può che portare camminatori/trici e turisti in senso circolare ad esplorare il percorso lungo sentieri naturali di colori, ma anche di sapori.

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Accordo tra la Via Francigena e la Via Romea Germanica per promuovere i cammini che portano a Roma

Firmato l’accordo di cooperazione tra Via Francigena e Via Romea Germanica 

Lo scorso 26 luglio 2023 è stato firmato l’accordo di cooperazione fra le due vie romee Via Francigena, rappresentate dall’Associazione Europea Vie Francigene (AEVF) e Via Romea Germanica, rappresentata dall’Associazione Europea della Via Romea Germanica (AEVRG).  

I rispettivi presidenti Massimo Tedeschi e Thomas Dahms si sono incontrati a Venezia presso lo storico Caffè Florian, membro dell’itinerario culturale del Consiglio d’Europa dei caffè storici, con l’obiettivo di attuare una serie di azioni e provvedimenti per implementare e promuovere i cammini che portano a Roma. 

Un importante passo in vista del trentesimo anniversario della certificazione europea della Via Francigena, che è stata riconosciuta ufficialmente come Cultural Route nel 1994, considerato anche l’imminente Giubileo 2025. 

In questa occasione, a cui hanno partecipato anche la vice presidente EAVRG, Liviana Zanetti e la collaboratrice Isabella Mavellia, si è considerato il coinvolgimento dell’altra Via Romea, ovvero l’Associazione Europea Romea Strata (AERS) perché possa in futuro prendere parte all’accordo. Al termine di questo incontro, AEVF e AEVRG hanno stabilito che il comitato di coordinamento tecnico si riunirà quanto prima per programmare le prossime attività comuni e dare così inizio ai lavori. 

Le tre associazioni romee collaborano dal 2021 per la mappatura del patrimonio culturale dei cammini diretti a Roma nell’ambito del progetto europeo triennale rurAllure per il progetto pilota Thermal Heritage.

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Berceto: effettuata l’importante rigenerazione del percorso

Il 3 Agosto si è svolta a Berceto, luogo fortemente simbolico della Via Francigena a livello europeo, e con cui AEVF collabora ad un progetto/processo triennale di riattivazione culturale dei territori, la presentazione dei lavori di rigenerazione del percorso storico. Dalla messa in sicurezza dell’itinerario alla segnaletica. Inclusi il sistema di comunicazione integrata e la pulizia del sentiero

L’evento è stato accolto presso il Municipio del comune, alla presenza dell’assessore regionale al turismo e trasporti Andrea Corsini. In questa occasione il Sindaco Luigi Lucchi ha presentato i lavori ed i progetti realizzati grazie ai fondi FSC del Ministero della Cultura, sotto il coordinamento della regione Emilia Romagna. Si tratta di un contributo 100% a fondo perduto pari a 262.093,92 euro. 

IL progetto 

Emanuele Mazzadi, il progettista dei lavori ha illustrato le opere di miglioramento dell’itinerario. Tra questi rientrano la pulizia della vegetazione infestante e i drenaggi. Previsto anche il recupero di muri a secco e di antichi selciati in pietra realizzati con la pietra arenaria della vicina cava di Cassio. In ultimo, sono stati allestiti fontane e arredi a supporto dei pellegrini.  

Tutto il materiale (pietra, legno) è stato reperito nelle immediate vicinanze anche per ridurre al minimo l’impatto ambientale del progetto. L’uso di tecnologia “a secco” (senza l’utilizzo di malta o cemento) per il recupero di muretti e pavimentazioni selciate risponde a due esigenze.  Rispettare la tradizione e contrastare il cambiamento climatico. Infatti, i manufatti a secco, che sono permeabili consentono una penetrazione dell’acqua nel sottosuolo. Ricaricano, inoltre, le falde acquifere e rallentando il deflusso delle acque superficiali durante piogge molto concentrate. 

Dopo la presentazione “indoor” è seguita una camminata alla scoperta delle bellezze di Berceto. La visita al duomo e soprattutto al punto panoramico di Ripasanta, fiore all’occhiello del territorio. Qui si è svolto il tradizionale taglio del nastro, tra le arcate di noccioli che accompagnano i pellegrini che giungono nel borgo.  

La segnaletica 

Particolarmente originale è la segnaletica, realizzata in accoya. Si tratta di un legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile e lavorato con un processo atossico, per renderlo più stabile e durevole. Inoltre, insieme alle caratteristiche frecce standard CAI, che indicano la distanza da Roma a Canterbury, sono stati realizzati dei cuori in legno contenenti un QR-code. 

 Scansionando il codice si ottiene sul proprio telefono la “guida virtuale” che illustra al camminatore le bellezze dei vari luoghi che sta visitando. Le “guide virtuali”, ideate dal progettista, sono state realizzate con la consulenza informatica di Davide Galli per Net Wight e con il supporto del video-maker bercetese Giacomo Agnetti. Venti di queste “guide virtuali” si trovano lungo la via Francigena a Berceto e sono visibili a questo link: https://berceto.localspirit.it/

 È un modo di valorizzare il territorio, grazie anche al coinvolgimento delle “memorie storiche” del luogo. Tra le “guide virtuali troviamo l’antropologa Maria Molinari, il geologo Giovanni Michiara e gli esperti di storia locale Giacomo Galli, Bruno Molinari, Aldo Torricelli. In settembre inizieranno i lavori di recupero del tratto di via Francigena in comune di Terenzo, anche qui saranno posizionate “le guide virtuali”: un modo per raccontare il territorio e per invogliare ai pellegrini a tornare a scoprire altre bellezze del nostro Appennino. 

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Assemblea Generale il 20 ottobre 2023 a Pavia

AEVF si ritrova a Pavia (Regione Lombardia, Italia) il prossimo 20 ottobre per l’ Assemblea Generale che mette a confronto i soci e le associazioni che operano lungo il cammino europeo. Sono oggi 235 i comuni aderenti 80 associazioni amiche AEVF presenti nei quattro Paesi della Via Francigena: Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia.

Pavia, già riconosciuta Crocevia d’Europa nel 2012, è un luogo simbolico della Via Francigena. Il caratteristico tratto pavese è lungo 126.7 km e coinvolge anche altri numerosi comuni: Palestro, Robbio, Nicorvo, Mortara, Tromello, Garlasco, Gropello Cairoli, Carbonara al Ticino, San Martino Siccomario, Valle Salimbene, Linarolo, Belgioioso, Corteolona, Santa Cristina e Bissone, Chignolo Po.

Negli ultimi anni il numero delle presenze sulla Via Francigena sta crescendo, così come aumentando il numero di enti locali che aderisce ad AEVF. Questo dimostra l’importanza e l’autorevolezza di questo network internazionale che è stato fondato nel 2001 e che dal 2007 è stato riconosciuto “réseau porteur” dal Consiglio d’Europa.

L’incontro generale presso l’Aula Magna del Collegio Ghislieri è previsto venerdì 20 ottobre dalle ore 14.00 alle ore 18.00.

In questa occasione saranno discussi alcuni punti significativi per AEVF e per il futuro della Via Francigena. Si parlerà la valutazione periodica (ciclo 2023-24) del Consiglio d’Europa per la conferma della certificazione della Via Francigena quale “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” e di AEVF quale réseau porteur della Via Francigena. I soci avranno la possibilità di confrontarsi sulla pianificazione delle attività in occasione delle celebrazioni del trentesimo anniversario (1994-2024) della certificazione della Via Francigena come Itinerario culturale europeo. Sarà una occasione importante che inviterà a riflettere sul passato, presente e futuro della Via Francigena. All’ordine del giorno saranno discussi anche punti strategici per AEVF, come il rinnovo di gestione e implementazione del portale web e app, la stipula di nuovi accordi di cooperazione con partner pubblici e privati, infine l’aumento delle quote associative AEVF a partire dal 2025.

A corollario dell’Assemblea è previsto un ricco programma di animazione culturale che si svilupperà in 3 giornate dal 19 al 21 Ottobre:

  • il 19.10 (10.00-17.30), l’evento Stati Generali sul cammino e il turismo sostenibilepresso l’Aula Magna del Collegio Ghislieri di Pavia.
  • Il 20.10 mattina, la visita guidata della città di Pavia.
  • Il 21.10, camminata evento I Love Francigena, la camminata lungo la Via Francigena pavese.

Clicca qui per visualizzare il programma completo dell’evento.

Per iscriverti all’Assemblea Generale compila il seguente form (link)

L’evento è organizzato con il contributo della Camera di Commercio di Pavia e della Fondazione Cariplo.

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Stati Generali sul cammino e turismo sostenibile

Comune di Pavia, Camera di Commercio di Pavia e Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) organizzano, con il contributo di Fondazione Cariplo, giovedì 19 ottobre 2023, presso l’Aula Magna del Collegio Ghislieri di Pavia, gli “Stati Generali sul cammino e il turismo sostenibile”.
L’evento è patrocinato dal Ministero della Cultura, dalla Regione Lombardia e dall’Università di Pavia.

Un focus particolare è previsto sulla Via Francigena, Itinerario culturale del Consiglio d’Europa dal 1994, che rappresenta la principale arteria italiana del turismo lento. Decine di migliaia sono, infatti, i pellegrini e i turisti culturali che la frequentano ogni anno, provenienti da oltre 40 Paesi.

Da qui nasce l’idea di organizzare gli Stati Generali nella città di Pavia, attraversata da Via Francigena e numerosi cammini, che è stata riconosciuta “crocevia d’Europa” dal 2012. L’evento si propone di approfondire, con l’intervento del mondo istituzionale, privato e associativo, lo stato dell’arte delle progettualità e delle strategie per il futuro, anche in previsione delle celebrazioni dei 30 anni della certificazione europea della Via Francigena (2024) e del Giubileo 2025.

I lavori saranno articolati in sessioni. Al mattino, dalle 10.00 alle 13.00, si toccherà il tema del valore dei cammini come spinta allo sviluppo territoriale a partire dalle attività promosse dai Ministeri italiani del Turismo e della Cultura. È previsto l’intervento del Ministro del Turismo Daniela Santanchè.

Al pomeriggio, dalle 15.00 alle 17.30, il focus sarà incentrato sui temi dell’accoglienza, dell’accessibilità e percorso, della mobilità.

Il giorno 20.10.2023, sempre presso l’Aula Magna del Collegio Ghislieri (Piazza Ghislieri 4), è prevista la sessione autunnale dell’Assemblea generale AEVF, destinata a Soci e Associazioni amiche, ma aperta anche a quanti vogliano seguire i lavori.


Scopri il Programma degli Stati Generali (link pdf).

Per iscriverti agli Stati Generali, compila il seguente Form (link).

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Transitare paesaggi culturali: Un progetto tra Berceto e Calendasco per la rigenerazione dei borghi lungo la Via Francigena in Emilia Romagna

Transitare paesaggi culturali (2022-2026) – Dal Guado del PO al Passo della CISA, rigenerazione dei borghi di Calendasco e Berceto lungo la Via Francigena in Emilia Romagna” è un progetto/processo triennale di riattivazione culturale dei territori, compresi fra il primo Calendasco (PC), e l’ ultimo, Berceto (PR), Comune emiliano localizzati lungo la Via Francigena, e finanziato dall’Unione Europea tramite i fondi del Next Generation EU, nell’ambito del Bando Borghi PNRR del Ministero della Cultura.  

Obiettivo primario è quello sviluppare, tramite la rigenerazione di questi territori, un turismo nuovo ed un’economia sociale. Nelle aree di interesse del progetto vi sono due tra i luoghi di transizione paesaggistica più straordinari in Italia e da riscoprire per le Comunità locali in ottica di turismo lento: il Guado di Sigerico sul fiume Po (Calendasco) ed il Passo della Cisa sugli Appennini (Berceto).  

Il progetto, oltre ai due Comuni, prevede la partecipazione di diversi enti: Educarte soc.coop, Cooperativa sociale per il turismo Berceto Nova, Associazione Appennino Ritrovato, Associazione Culturale Sentieri dell’Arte, Cooltour Soc.Cooperativa ARL, Associazione Arte e pensieri, Archivio di Stato di Piacenza, Frati e Livi Srl, tra i quali anche l’Associazione Europea delle Vie Francigene. 

All’interno delle attività progettuali sono previsti ben 11 interventi: 3 materiali (che consistono nella ristrutturazione di edifici pubblici) e 8 immateriali (come visite guidate e un ERASMUS per giovani pellegrini, volti ad innescare innovazione sociale), e co-progettati con le Associazioni e gli stakeholders coinvolti. 

Ogni intervento esplora una diversa dimensione della TRANSIZIONE (ecologica, culturale, economica, etc.) che caratterizza la contemporaneità.  

L’ avvio dei lavori è avvenuto nel weekend 8/9 luglio 2023, insieme al primo intervento immateriale (e culturale) previsto, ovvero la realizzazione di uno dei tre Festival sui due territori, la 6° edizione del Coscienza Festival che per il biennio 2023 /2024 è partner in questo progetto. 

Per maggiori informazioni contattare: 

Vito Redaelli  

Project Management del progetto e membro dello Studio SRSARCH  oppure visitare i canali del progetto: 

sito ufficiale del progetto 

pagina Instagram  

pagina Facebook

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Camminata Francigena Lenti alla Meta: Da Fidenza a Medesano

Il prossimo 3 settembre si svolgerà l’evento ludico-motorio Camminata Francigena “LENTI ALLA META” nel tratto della Via Francigena che collega Fidenza a Medesano 

Si tratta di una mezza maratona lungo la Via Francigena organizzata dal Comune di Fidenza e dal Gruppo Podistico il Quadrifoglio, che avrà inizio alle 8.30 e si svolgerà lungo un percorso misto asfalto-ghiaia-sterrato suddiviso in tre tappe. 

I primi 7 chilometri avranno come meta iniziale Siccomonte; seguirà una marcia di 12 chilometri verso Costamezzana, mentre la parte finale del percorso prevede un totale di 22 chilometri per raggiungere il traguardo di Medesano, previsto per le 15.30. 

Per affrontare questa camminata “lenta” si consigliano un equipaggiamento leggero, scarpe sportive adatte (per qualsiasi dubbio la redazione di AEVF ha stilato un vademecum sulla scelta delle scarpe in cui è anche possibile accedere a uno sconto esclusivo per l’acquisto di un modello Garmont), un abbigliamento comodo, scorte d’acqua sufficienti e un telo termico.  

È possibile iscriversi allo stand il 3 settembre a partire dalle 7.30 in Piazza Garibaldi a Fidenza, oppure inviando una mail all’indirizzo menzionato qui sotto.

Per maggiori informazioni e iscrizioni è possibile scrivere una mail a: info@gpquadrifoglio.it 

Per consultare tutti gli eventi legati alla Via Francigena è possibile consultare il calendario AEVF e sottoscriversi alla newsletter mensile cliccando qui

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Via Francigena: in corso la valutazione quadriennale per la conferma della certificazione europea dell’itinerario

Come preannunciato nel corso dell’Assemblea generale di Calais del 26 maggio scorso, AEVF è sottoposta alla ordinaria valutazione quadriennale (2020-2023) da parte dell’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali (IEIC) di Lussemburgo per la conferma della certificazione della Via Francigena da Canterbury a Santa Maria di Leuca a “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” e all’ abilitazione di AEVF a rete portante (réseau porteur) della Via Francigena. 

Il personale AEVF negli scorsi quattro mesi ha preparato e trasmesso in data 27.7.2023 il dossier di valutazione (in lingua francese) a Lussemburgo: “Mi preme sottolineare il grande valore ideale e strategico dell’appartenenza alla grande famiglia degli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa per la promozione della pace, del dialogo fra culture e dei diritti dell’uomo” – ha dichiarato il Presidente dell’Associazione Massimo Tedeschi. 

L’iter di valutazione prevede :  
  • nomina di un valutatore internazionale che predispone entro dicembre 2023 la relazione di valutazione su tutto il percorso europeo, riguardante: governance, management, network, attività, gestione percorso, segnaletica, accoglienza, utilizzo corretto del logo; il valutatore incaricato potrà prendere contatto diretto con i soci AEVF, fare sopralluoghi o richiedere la compilazione di questionari; 
  • IEIC e Bureau del Governing Board (dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari culturali), esaminata la relazione del valutatore, formulano il proprio parere;  
  • il Governing Board si riunisce a Lussemburgo (aprile 2024) per il parere finale; in quella sede è prevista l’audizione di un rappresentante dell’Itinerario da valutare.  
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Ostelli POP in Puglia: l’accoglienza a portata di tutti 

Grazie al progetto europeo The Rout Net, finanziato dal programma Interreg Grecia-Italia 2014-2020, nasce in Puglia la prima rete di Ostelli POP. 

L’acronimo POP sta per Pubblici Ostelli di Puglia, una rete di ostelli pubblici collocati lungo la Via Francigena nel Sud in Puglia.

L’inaugurazione ufficiale del primo l’ostello di Minervino, che oggi conta 18 posti letto, è stata a Lecce il 19 Luglio.

L’Ostello di Minervino, infatti, insieme ad altri ostelli POP lungo i Cammini di Puglia rappresenta un’occasione per rilanciare un nuovo format di accoglienza dei pellegrini, all’insegna del turismo lento e sostenibile, in cui cultura e storia del territorio non passano in secondo piano. Anzi, coesistono esattamente come gli ostelli riqualificati, che si integrano perfettamente con il paesaggio circostante senza alterare la sua autenticità. 

La promozione turistica della Puglia punta per i prossimi anni a superare l’idea del turismo di massa, per prediligere un’accoglienza inclusiva e aperta alle esigenze dei pellegrini in ogni stagione. 

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Iscrizioni aperte per la VI edizione del corso in progettazione di itinerari culturali con AEVF e Demetra Formazione

Riparte il 02 ottobre 2023 il corso online la Progettare un itinerario culturale: strategie, marketing e comunicazione per lo sviluppo dei cammini giunto alla VI edizione grazie alla collaborazione tra la società di servizi formativi nel campo del turismo esperienziale, Demetra Formazione, in collaborazione con la nostra Associazione.  

L’iniziativa è rivolta ai rappresentanti di piccole e medie imprese e liberi professionisti nel settore del turismo, ma anche a tutti coloro che desiderano occuparsi di valorizzazione del territorio. 

Durante le lezioni, che si terranno dal 2 ottobre al 18 dicembre 2023, per una durata complessiva di 36 ore di formazione, i/le partecipanti avranno la possibilità di acquisire competenze tecniche e operative basate sulla progettazione, organizzazione e comunicazione di prodotti e servizi legati al turismo lento, in particolare sul replicare buone pratiche, sviluppare modelli di business innovativi, progettare determinati servizi e nuove tecnologie, oltre che programmare viaggi per mettere in risalto le peculiarità del territorio di riferimento. 

Il confronto con professionisti del settore permetterà ai corsisti di conoscere al meglio metodologie e tecniche per la delineazione di servizi specifici legati ai cammini e di intervenire nel sistema offerta/domanda degli itinerari a piedi e in bicicletta, attraverso l’implementazione di modelli di business innovativi.  

La Via Francigena è un esempio tangibile di come un itinerario possa essere un’opportunità per dare valore ad un territorio con attenzione rivolta a quelle caratteristiche che lo rendono unico, come testimoniano i recenti dati legati all’andamento e del flusso pellegrino nel 2022: lo staff di AEVF condividerà buone pratiche, strategie e modelli di business funzionali in questo settore, perché possano essere implementate trasversalmente in base a esigenze e aree di competenza dei partecipanti. Del resto, la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale dei beni culturali è uno degli asset principali su cui si basa la comunicazione degli itinerari, che costituiscono una fonte di ricchezza paesaggistica, ma anche storica, artistica e gastronomica, ed una delle motivazioni per cui la Via Francigena rientra nel Catalogo dei cammini religiosi italiani e si appresta a candidarsi a patrimonio UNESCO. 

Per chi aderisce attraverso AEVF è previsto uno sconto del 10%: basterà comunicare in fase di iscrizione di essere venuti a conoscenza del corso sul sito o canali social di AEVF. 

Programma del corso 

È possibile partecipare al corso completo o ai singoli moduli. Il corso è articolato in tre moduli didattici, ognuno composto da 4 lezioni di 3 ore l’una ed è articolato come segue: 

Modulo 1 

Itinerari culturali e cammini. Analisi dell’offerta e della domanda turistica  

Durata: 12 ore – Data: dal 2 ottobre al 23 ottobre 2023 

Modulo 2 

Marketing turistico strategico dei cammini. Buone pratiche e comunicazione 

Durata: 12 ore – Data: dal 30 ottobre 2023 al 20 novembre 2023 

Modulo 3 

Il ciclo di progetto sugli itinerari: processi creativi e partecipativi  

Durata: 12 ore – Data: dal 27 novembre 2023 al 18 dicembre 2023 

 
Per informazioni e iscrizioni consulta la scheda del  corso       

CONTATTI: 

Responsabile della programmazione e gestione del corso 

Federica Di Rienzo  

E-mail: f.dirienzo@demetraformazione.it 

Telefono: + 39 3484913138  

Attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 

Per supporto nell’iscrizione al corso: 

Giovanni Zola 

demweb@demetraformazione.it