Via Francigena

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In cammino con la Federazione Francese della Via Francigena

AEVF e la FFVF al lavoro insieme per promuovere e animare il tratto francese della Via Francigena.

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e la Federazione Francese della Via Francigena (FFVF) hanno firmato  un accordo di partenariato per la promozione e l’animazione del tratto francese della Via Francigena. Una partnership che mette in rete queste due associazioni complementari con l’obiettivo di lavorare insieme sullo sviluppo della Via Francigena nella parte francese (GR®145).

Le due associazioni operano al servizio delle istituzioni locali e dei pellegrini, fornendo un supporto tecnico e funzionale sul tratto francese del cammino. Quest’anno l’AEVF e la FFVF stanno già lavorando insieme in particolare per preparare l’evento della “Via Francigena Road to Rome 2021. Start again!”, in occasione del 20 ° anniversario AEVF. Le forze sono unite anche per promuovere il libro “Francigena, Parole di pellegrini” realizzato dalla scrittrice e fotografa Céline Anaya Gautier, oltre che per realizzare una mostra fotografica itinerante sulla Via Francigena.

La FFVF è composta da oltre 3.700 volontari e si occupa del coordinamento delle Associazioni Francesi di Pellegrini in 39 dipartimenti, non solo quelli presenti sul percorso francese della Via Francigena. Dal 2007, la FFVF aiuta e accoglie i camminatori-pellegrini sul percorso della Via Francigena nei territori Hauts de France, Grand-Est, Borgogna e Franca Contea. E’ inoltre impegnata a sviluppare e mantenere anche vari percorsi di collegamento per consentire ai camminatori-pellegrini di unirsi alla VF dai loro territori: citiamo ad esempio Ile-de-France, Lorena, Alsazia, Bretagna o altre regioni più a sud della Francia, come Rhône-Alpes e Provence-Alpes-Costa Azzurra

Il sito FFVF: www.ffvf.fr

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BUON VENTESIMO COMPLEANNO, AEVF! UNA BELLA STORIA!

Il 7 aprile 2001 è stata fondata a Fidenza l’Associazione dei comuni italiani lungo la Via Francigena, diventata poi nel 2005 Associazione Europee delle Vie Francigene. Si celebra oggi un traguardo prestigioso, cioè i vent’anni di questa associazione nata dal basso, su base volontaria, che continua a mettere in rete comuni e regioniassociazioni locali e appassionati, operatori culturali e categorie economiche, il mondo della ricerca.  Ne parliamo con il Presidente Massimo Tedeschi che ha avuto l’intuizione e la lungimiranza di mettere insieme un network internazionale oggi più che mai vivo e in grande fermento, sia nei territori attraversati dal cammino, sia nei territori limitrofi.

1) Partiamo dalla storia. Quali sono state le motivazioni che hanno spinto Massimo Tedeschi, allora Sindaco di Fidenza, a fondare il 7 aprile 2001 una rete di comuni, inizialmente nel tratto italiano, sulla Via Francigena? Rimane la convinzione di aver fatto una cosa buona?

R. La motivazione si fondava, allora come oggi, su quello che definirei orgoglio europeo, cioè sulla fierezza di far parte di una comunità, l’Europa, che oggi, certo dopo un lungo percorso nella storia, è arrivata a rappresentare al meglio nel mondo i valori umanistici (democrazia politica, diritti civili, diritti umani, dialogo interculturale, tolleranza), in gran parte poi trasfusi nel Trattato di Londra (città non a caso capitale del Paese culla del pensiero liberale) che ha istituito il 5 maggio 1949 il Consiglio d’Europa. Il Regno Unito è uscito dall’Unione Europea ma non dal Consiglio d’Europa, e così pure la Svizzera continua a farne regolarmente parte (dal 1963).

Tornando al 7 aprile 2001, ricordo che quando fui eletto sindaco (1991) alcuni appassionati, pochissimi, della mia città, Fidenza, e della mia provincia cominciarono a parlarmi di Via Francigena; tema allora sconosciuto alla totalità delle persone. Tuttavia, con l’ottenimento nel 1994 della certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” ed in previsione del grande Giubileo del 2000, il benefico assillo di quei pionieri aumentò. Ebbi poi la fortuna di incontrare l’insigne storico francese del Medioevo Jacques Le Goff (1924-2014). Una prima volta in visita al Duomo il 21 maggio 1998 e una seconda volta, il 21 ottobre 2000, per il conferimento, in un teatro comunale stracolmo – uno dei momenti più belli del mio mandato – della cittadinanza onoraria della città. Sei mesi dopo, il 7 aprile 2001, appunto, con i rappresentanti dei 34 Enti locali, allora solo italiani, che accolsero il mio invito (sui 150 invitati) fondammo l’associazione. A vent’anni di distanza la convinzione di aver avuto un’ottima idea non è cambiata, anzi, è cresciuta.

2) Quali sono i principali risultati che questa associazione ha raggiunto e i principali momenti storici vissuti fino dopo vent’anni di lavoro? Aderiscono oggi ad AEVF 193 comuni, 70 associazioni, oltre 400 operatori privati.

R. Il principale risultato raggiunto in 20 anni di attività è il duplice beneficio, culturale ed economico, che il progetto della Via Francigena, portando migliaia di persone da tutto il mondo a camminare su di essa, ha prodotto nelle piccole comunità disseminate lungo i duemila chilometri del tracciato, ed anche nei dintorni (i chilometri sono divenuti tremila dal 2019 allorquando la certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” è stata estesa al sud Italia, da Roma a Santa Maria di Leuca).

Quando parlo di beneficio economico penso al fatto che, considerate la durata media e la spesa media giornaliera di una persona in cammino, si registra una ricaduta economica di diverse decine di milioni di euro proprio su quei territori in gran parte esclusi dai circuiti turistici.

Quando parlo di beneficio culturale penso all’interscambio e all’arricchimento immateriale che avviene fra le persone quando si incontrano, cioè fra coloro che camminano e gli abitanti dei paesi e delle campagne attraversati: si parlano tutte le lingue, ci si conosce, si ammira l’eccellenza dei vari stili di architettura, si gustano cibi semplici e prelibati, ci si scambia numeri di telefono, ci si dà appuntamento per nuovi incontri.

A quattro anni dalla fondazione, nel 2005, aderì all’associazione il primo comune non italiano, la prestigiosa città di Canterbury, il cui leader allora era Harry Craig; seguì nel 2010 il distretto intercomunale del Basso-Vallese, primo ente svizzero, grazie all’impulso del compianto abate Joseph Roduit (1939-2015) di Saint-Maurice e nel 2016 il primo comune francese, Bucey-les-Gy (solo 600 abitanti, nella regione Borgogna-Franca-Contea), grazie alla lungimiranza dell’allora sindaco Emile Ney, che oggi collabora con noi. Sottolineo l’importanza dell’adesione alla rete, oltre che di 193 Enti locali e 70 associazioni amiche, anche di 400 piccoli imprenditori che forniscono servizi di ospitalità e di ristorazione ai pellegrini. E la rete è in continuo aumento.

3) La pandemia ancora in corso ha sicuramente avuto un forte impatto anche su tutto il sistema del turismo e della fruizione del patrimonio. La Via Francigena, i cammini e l’outdoor sono tuttavia settori destinati a crescere nei prossimi anni proprio grazie alla loro dimensione rurale, di contatto con la natura e di sostenibilità. Può davvero continuare crescere questo segmento legato agli Itinerari culturali e vie di pellegrinaggio?

R. La pandemia ci ha fatto capire, con brutalità, l’enorme importanza del turismo come forma di scambio e di conoscenza e quindi di tutela del patrimonio e di sviluppo culturale ed economico. La Via Francigena e la famiglia degli Itinerari culturali europei possono dare un grande contributo alla ripartenza post-pandemia perché consentono un’esperienza naturale e sociale, di cui la gente sente oggi un bisogno quasi spasmodico, in condizioni sanitarie sicure.

4) Il Cammino di Santiago è stato riconosciuto Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa nel 1987, 7 anni prima della Via Francigena. Anche in termini numerici, il divario tra i due cammini è grande. Cosa manca ancora alla Via Francigena per raggiungere maggiore popolarità internazionale e consolidare la propria identità?

R. Il numero dei frequentatori del Cammino di Santiago è una cifra a cinque zeri, quello dei frequentatori della Via Francigena è una cifra a 4 zeri. Il divario è dovuto al fatto che il governoe la chiesadi Spagna hanno puntato sul Cammino senza disperdere investimenti in mille rivoli. Così facendo sono riusciti a creare una “narrazione” che, attraverso il cinema e la letteratura, ha assunto una reputazione di assoluto rilievo nell’opinione pubblica mondiale.

Un tale investimento culturale e finanziario sulla Via (romea) Francigena non c’è stato, né in Italia né negli altri Paesi attraversati. Si può anche in parte comprendere. A Roma, ad esempio, arrivavano milioni di pellegrini da tutto il mondo e non era quindi facile per le autorità civili e religiose del Paese e della città porre attenzione alle poche migliaia di pellegrini che vi giungevano a piedi lungo la Via romea Francigena.

Tuttavia io penso che, superata la pandemia, il tema si porrà: come dar forza al sistema arterioso delle vie romee affinchè, a sua volta, possa dar sangue all’intero sistema venoso dei cammini – e non vada sprecato – e come riservare un’accoglienza “speciale” a chi arriva a Roma dopo aver percorso a piedi centinaia di chilometri.

5) Dopo 20 anni, AEVF ha deciso di celebrare questo evento storico con una lunga camminata-evento da Canterbury a Santa Maria di Leuca, coinvolgendo tutti i 657 comuni attraversati. Una sfida molto grande, quasi una anticipazione del Giubileo! Come procede l’organizzazione di una iniziativa culturale così grande?

R. Il 30 marzo scorso l’assemblea generale dell’associazione ha deciso di confermare la grande marcia del ventennale “Via Francigena. Road to Rome 2021. Start again!”la cui organizzazione ci sta fortemente impegnando ma che sta riscontrando ovunque grande entusiasmo e collaborazione. Hai ragione: questa marcia è il nostro Giubileo. Partenza il 16 giugno da Canterbury (dove le regole sanitarie consentiranno solo una cerimonia simbolica da parte degli amici inglesi), il 17 giugno da Calais, il 23 luglio arriveremo a Orbe e il 1° agosto entreremo in Italia dal passo del Gran San Bernardo. Il 10 settembre arriveremo a Roma e il 18 ottobre a Santa Maria di Leuca, la nostra Finisterrae.

Questa grande marcia non è una semplice iniziativa, seppur complessa; si tratta di un fatto complesso e profondo perché ci mette tutti in gioco, cioè in cammino, anche fisicamente, e quindi il 18 ottobre, dopo 4 mesi, quando giungeremo a Santa Maria di Leuca saremo cambiati. Avremo messo in pratica i principi della Via Francigena, che ricordavo: l’incontro fra persone di paesi, lingue e storie differenti; il dialogo; lo scambio di idee e di esperienze; il cammino, per chi lo vorrà. Arriveremo quindi cambiati, e migliori, di questo sono convinto.

Intervista di Luca Bruschi, Direttore AEVF

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The Pathfinder prosegue il viaggio lungo l’Italia e la via Francigena

Dal faro di Santa Maria di Leuca verso Finisterre: è “The Pathfinder”, il viaggio che attraversa tutta l’Italia – buona parte lungo la Francigena-  sino al confine in Val di Susa, per poi percorrere le strade della Francia e arrivare in Spagna a Santiago de Compostela. Il Cammino terminerà sulla spiaggia di Finisterre.

Dal 14 aprile nel Lazio dopo più 800 km da Santa Maria di Leuca. Il documentario collaborativo The Pathfinder arriva nel reatino dopo aver interconnesso 8 cammini differenti: un viaggio a passo lento, integrando i territori e le storie delle persone.

Più di 3000 km attraversando tutta l’Italia, camminando lungo la Via Francigena, toccando città e paesi di importanza storico/culturale/turistica come Viterbo, Siena, Lucca, Torino. Attraversando gli Appennini, la pianura padana fino a giungere in Piemonte al Colle del Monginevro al confine con la Francia.

In Francia cammineranno sul GR653/GR78 che tocca città come: Apt, Montpellier, Carcassonne, fino ad arrivare a Lourdes e infine Sant Jean Pied du Port piccola cittadina ai piedi dei Pirenei e base di partenza del Cammino di Santaigo.

In Spagna, infine, attraverso la bellezza del Cammino di Santiago e il suo richiamo mistico attraverseranno città come Pamplona, Burgos, Leon, Sarria per arrivare a Santiago de Compostela entro il 25 luglio, giorno di ricorrenza del Santo patrono nell’anno del suo Giubileo. Da Santiago pochi giorni dopo riprenderà il cammino verso la costa sino ad arrivare a Finisterre.

E’ un documentario collaborativo aperto a tutti (anche a persone con disabilità, amici a 4 zampe). La puntata zero era stata realizzata sulle tappe della Via Francigena Radicofani-Bolsena ai primi di luglio 2020 e ha visto la partecipazione di alcuni “camminatori” abituali tra cui l’ideatore del progetto Riccardo Girardi.

Prima di arrivare al Monginevro, al confine con la Francia, saranno interconnessi la Via di Francesco, la Via Ghibellina, il Cammino di San Jacopo in Toscana e ovviamente la Via Francigena. Nei prossimi giorni the Pathfinder sarà ospite delle Pro Loco della Valle Santa per visitare i luoghi di san Francesco.

Un prodotto cinematografico documentaristico, ma anche un progetto che mira ad integrare le esperienze e renderle fruibili a tutti. Sul sito web del progetto è aperta la possibilità di scegliere la tappa o le tappe ove camminare con Miriam e Riccardo (misure covid permettendo), i due esploratori che da più di 50 giorni camminano in italia.

Le dirette e i contenuti video sono disponibili sulla pagina web The Pathfinder e sulla pagina Facebook.

Sostengono il progetto gli sponsor tecnici RRTrek il Rifugio Roma insieme a Ferrino e La Sportiva.
Partner tecnici FederTrek, Associazione Europea delle Vie Francigene, Radio Camino de Santiago, Radio Alma-Memento, Il Cammino Materano, Il Cammino di Francesco, Il Cammino di San Benedetto e il Cammino di San Jacopo in Toscana.

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AEVF e Diocesi di Piacenza e Bobbio unite per migliorare l’accoglienza pellegrina

Firmata l’intesa che si pone l’obiettivo di accrescere l’offerta dell’accoglienza lungo il cammino, sottolineandone la sua vocazione spirituale.

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) ha l’obiettivo di riunire e coordinare tutti i soggetti coinvolti, ad ogni titolo, nello sviluppo, valorizzazione e comunicazione degli itinerari francigeni, anche al fine di promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei luoghi e dei percorsi di pellegrinaggio.

Per questo motivo nel 2007 il Consiglio d’Europa ha abilitato l’AEVF “Réseau Porteur” della Via Francigena (dal 1994 certificata “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa”), ossia organismo ufficiale incaricato per la valorizzazione e lo sviluppo dell’Itinerario lungo i suoi 3.200 Km da Canterbury a Roma, a Santa Maria di Leuca, attraverso cinque Stati e oltre 600 Comuni..

A tal fine AEVF collabora con istituzioni, associazioni e privati per migliorare l’offerta ai pellegrini. Da qui l’accordo, significativo dal punto di vista simbolico e culturale, ma anche operativo, con la Diocesi di Piacenza e Bobbio, che intende affiancarsi all’attività AEVF per garantire la migliore ospitalità sul territorio di competenza, mettendo in luce le eccellenze che la città e il territorio piacentino offrono.

Le azioni saranno condivise con i Comuni lungo il percorso, Provincia, Regione e associazioni del territorio.

La collaborazione riguarderà, nello specifico, le seguenti azioni:

  • Rendere fruibili, per i pellegrini in transito, i luoghi di culto, favorendo l’accoglienza.
  • Promuovere momenti d’approfondimento riguardanti il tema del pellegrinaggio medioevale e la sua attualizzazione legata allo sviluppo dei cammini.
  • Organizzare un servizio di timbratura delle credenziali dei pellegrini e di vendita delle stesse a quanti ne facciano richiesta.
  • Registrazione dei dati dei pellegrini che timbrano o acquistano la credenziale.
  • Diffondere materiale informativo riguardante la Via Francigena e il territorio di Piacenza.

Per AEVF stanno collaborando alle iniziative previste Sami Tawfik, Responsabile Progetti AEVF e Fabio Tamburnotti, rappresentante AEVF per il territorio di Piacenza. Il presidente Tedeschi ha affermato “Ritengo l’accordo sottoscritto con mons. Cevolotto, che ringrazio, molto importante per l’intero itinerario europeo. La Via Francigena è un progetto inclusivo che nasce dalla riscoperta dei pellegrinaggi medievali di cui mantiene una forte impronta. Si tratta di un Itinerario laico, è vero, ma la cui radice religiosa ed il valore spirituale sono molto forti. Formulo l’auspicio che l’accordo possa essere di esempio anche per altre realtà e Diocesi lungo il Cammino, per accrescere e qualificare il sistema dell’accoglienza pellegrina, essendo le Vie Francigene cammini connotati anche da tale forte vocazione spirituale”.

Mons. Cevolotto “la nostra diocesi aderisce volentieri all’accordo di collaborazione proposto da AEVF in coerenza con la tradizione che ci appartiene e che lega il nostro territorio a quello dei “cammini di fede”. Oltre alla Via Francigena che trova a Piacenza uno snodo fondamentale, a Bobbio giunge la Via degli Abati e il cammino di San Colombano, da sempre percorsi dai pellegrini che dal nord Europa e diretti a Roma, sceglievano come itinerari utili a venerare le spoglie dei Santi. Intorno a questi cammini la Chiesa ha organizzato strutture di accoglienza per il ristoro spirituale e materiale. Questa è la vocazione che ancor oggi la nostra diocesi vuole salvaguardare e che attraverso la firma di questo protocollo intende rendere manifesta attraverso segni concreti”.

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Il Road to Rome si farà: arriva l’ok dall’Assemblea Generale AEVF

Confermata la partenza a metà giugno della marcia che celebra i vent’anni dell’Associazione Europea della Vie Francigene, è arrivato il via libera dei soci.

Il 30 marzo scorso l’assemblea generale AEVF ha deliberato la conferma della grande marcia “Via Francigena – road to Rome 2021. Start again!”. L’assemblea è stata molto partecipata e la conferma è avvenuta con grande entusiasmo, pur nella consapevolezza che la pandemia non è finita.

La marcia prenderà avvio mercoledì 16 giugno con una piccola cerimonia, simbolicamente importante, a Canterbury accanto alla pietra del “km 0” della Via Francigena. Il gruppo dei camminatori con il bordone del pellegrino, sarà il 17 giugno a Calais, nel nord della Francia, dove in questa occasione verrà inaugurato dall’amministrazione comunale il “roseto della Via Francigena”.

Si percorrerà, in parte anche in bicicletta, il tratto francese della Via Francigena facendo una giornata di pausa ad Arras (27 giugno), Reims (5 luglio), Champlitte, sede AEVF (14 luglio, festa nazionale francese), Besançon (18 luglio). Venerdì 23 luglio, dopo aver attraversato il massiccio franco-elvetico del Jura si arriverà ad Orbe, in Svizzera (Canton Vaud). Da lì, in otto tappe verrà percorso il tratto svizzero per giungere al passo del Gran San Bernardo (il punto più alto della Via Francigena, m 2473 s.l.m.) dove è prevista una pausa sabato 31 luglio. Il 1° agosto (festa nazionale svizzera) inizierà il cammino lungo il tratto italiano che il 10 settembre porterà i gruppo dei camminatori a Roma e il 18 ottobre a Santa Maria di Leuca.  L’evento si svolgerà nel massimo rispetto delle norme anti covid-19 e seguirà le disposizioni sanitarie dei Paesi attraversati.

Chi sarà in cammino con AEVF durante questi 127 giorni e 3.200km?

Cammineranno sempre alcuni rappresentati dello staff AEVF, in particolare Myra Stals che in questi quattro mesi sul cammino sarà la camminatrice (e ciclista) Social Media Manager ufficiale del viaggio. Myra è già molto conosciuta nel mondo della francigena, soprattutto in Italia, dove lo scorso anno ha percorso in bicicletta il tratto Torino – Santa Maria di Leuca all’interno del progetto Cycle to Recycle.

Con lei cammineranno anche alcuni videomaker per realizzare immagini e riprese che si ha l’ambizione di trasformare in un documentario sulla Via Francigena. Un ruolo importante lo avranno le associazioni che in ogni tappa saranno presenti con un loro rappresentante locale, così come è prevista la partecipazione delle amministrazioni comunali e dei partner coinvolti.

E’ stata lanciata una call per coinvolgere anche influencer e blogger che vorranno unirsi al cammino. L’auspicio è quello di avere una buona partecipazione di camminatori su scala locale nelle singole tappe, ma anche in questo caso la situazione potrà essere valutata in base all’evoluzione del covid. Tutti gli aggiornamenti saranno comunicati nella pagina dell’evento.

La marcia si propone di:

  1. Ripartire dopo il periodo di pandemia valorizzando il turismo sostenibile, culturale, responsabile della Via Francigena e dei cammini in Europa.
  2. Sensibilizzare i Governi nazionali e regionali e le istituzioni religiose affinché la Via Francigena venga sempre più valorizzato come importante esempio e mezzo di turismo e di sviluppo sostenibile.
  3. Verificare lo stato del percorso, mettendo in luce eccellenze ed eventuali carenze e proponendo miglioramenti, anche in ottica della valorizzazione turistica dei singoli tratti regionali.
  4. Sostenere la candidatura della Via Francigena a Patrimonio UNESCO

DOCUMENTI  E PAGINE UTILI: 

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AEVF e la casa editrice inglese Cicerone lanciano le nuove guide della Via Francigena

Il 15 aprile, ore 18:00 presentazione on line della nuova entusiasmante collaborazione tra AEVF e l’editore Cicerone Press, che ha portato alla creazione di 3 volumi che costituiscono la nuova guida della Via Francigena, la prima a coprire l’intero tragitto da Canterbury a Roma.

Cicerone Press è una casa editrice con sede in Inghilterra, conosciuta per la pubblicazione di molte guide su cammini, pellegrinaggi ed itinerari a piedi in tutto il mondo. La nuova guida per la Via Francigena è stata divisa in 3 volumi separati, tutti edidti in lingua inglese: 

  • Parte 1 da Canterbury a Losanna
  • Parte 2 da Losanna a Lucca
  • Parte 3 da Lucca a Roma.

i volumi rappresentano la perfetta opportunità per pellegrini e turisti di tornare ad avventurarsi e scoprire la Via Francigena in tutto il suo splendore naturale e culturale. Vogliamo inoltre che queste guide supportino il rilancio, dopo la pandemia, di un turismo sostenibile in tutta Europa.

PRESENTAZIONE DEI LIBRI

Non perdere il nostro incontro con ospiti esperti questo giovedì 15 aprile alle 18.00: verranno presentate le Parti 2 e 3 della nuova guida. Durante questo incontro LIVE digitale, Sandy Brown, Luca Bruschi e Myra Stals condivideranno le loro esperienze di viaggio lungo la Via Francigena.

Puoi seguire l’evento digitale in live giovedì 15 aprile alle 18.00 sul sito di Cicerone, sulla pagina Facebook Cicerone Press oppure sul canale YouTube.Puoi inviare le tue domande per il gruppo di ospiti esperti a live@cicerone.co.uk prima o durante l’evento.

Sandy Brown è un ministro ordinato, un’attivista a difesa delle comunità locali, e un pellegrino che ha camminato vari tragitti di lunga distanza, originario di Seattle, Washington. È l’autore delle nuove guide alla Via Francigena, ma anche delle guide al Camino Frances e alle Vie di San Francesco. Dal 2008 ad oggi, Sandy ha camminato per più di 10.000km lungo vie di pellegrinaggio europee e statunitensi, e sta attualmente percorrendo il California Mission Trail.

Dalla sede principale di AEVF a Fidenza interverrà Luca Bruschi, direttore esecutivo dell’Associazione Europea della Via Francigena (AEVF). Camminatore appassionato, ha percorso migliaia di chilometri lungo varie vie di pellegrinaggio europee nel corso degli ultimi anni. Luca ci parlerà sia del percorso che dell’importante lavoro della associazione.

Myra Stals è appassionata di ciclismo ed è attiva nella lotta contro l’inquinamento da plastica, che porta avanti nel suo progetto Cylce 2 Recycle con cui nel 2020 ha pedalato lungo la Via Francigena italiana raccogliendo rifiuti lungo l’intero tragitto. Si è da poco unita al team di AEVF, e ci parlerà sia del suo viaggio sulla Francigena che del progetto Road to Rome 2021 dell’associazione.

ACQUISTA ORA LA TUA COPIA DELLA GUIDA

Acquista la Parte 2 da Losanna a Lucca qui: https://www.cicerone.co.uk/walking-the-via-francigena-pilgrim-route-part-2

Acquista la Parte 3 da Lucca a Roma qui: https://www.cicerone.co.uk/walking-the-via-francigena-pilgrim-route-part-3

La Parte 1, da Canterbury a Losanna, sarà pubblicata nel 2023.

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Rinviata al 29 agosto la “Walking Marathon Lago di Bolsena”

Aperte le iscirzione per l’annuale appuntamento dell’Associazione Via Francigena APS di Montefiascone, che per il secondo anno consecutivo si terrà in estate a causa delle restrizioni sanitarie. 

La manifestazione è promossa a livello nazionale ed internazionale allo scopo di far conoscere ed apprezzare la Via Francigena e il territorio ricco di bellezze naturali ed artistiche di tutti i comuni che si affacciano sul lago. Solitamente si tiene in primavera ma, come si legge sul sito ufficiale dell’evento, a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria, del blocco dei confini regionali e con l’intento di permettere a tutti di prendere parte alla manifestazione, gli organizzatori hanno optato per il posticipo durante il periodo estivo, come era successo per l’edizione del 2020.

Ma cos’è la Walking Marathon Lago di Bolsena?

La Walking Marathon (solo esclusivamente camminando) di 18 km, 37 km e 54 km è nata nel 2017 ed è organizzata dall’Associazione Via Francigena APS di Montefiascone in collaborazione con il Comune di Montefiascone e il supporto dei comuni confinanti con il lago: Bolsena, San Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli, Capodimonte, Marta.

La manifestazione è promossa a livello nazionale ed internazionale allo scopo di far conoscere ed apprezzare la Via Francigena e il territorio ricco di bellezze naturali ed artistiche di tutti i comuni che si affacciano sul lago.

La partenza avverrà da Montefiascone, paese famoso per il suo vino (L’ “Est! Est!! Est!!!”) e per essere stato residenza papale per diversi anni. Da visitare la Rocca dei Papi con la Torre del Pellegrino e il Museo del Sangallo il Giovane, la Cattedrale di Santa Margherita (terza cupola d’Italia, la Basilica di San Flaviano e il Tempio di Montedoro.

Il primo paese che si incontra è Bolsena che da il nome al lago (primo lago vulcanico più grande d’Europa). Bolsena è famosa per il miracolo eucaristico del 1263 che ha originato la festa del Corpus Domini.

A seguire si incontra il lungolago di San Lorenzo Nuovo paese che conserva un centro storico di natura d’impronta neoclassica contrariamente ai paesi limitrofi tipicamente medioevali e la spiaggia di Grotte di Castro, un piccolo paese agricolo molto noto per la produzione di patate.

Poco più avanti si giunge a Gradoli, terra di produzione del vino DOC Aleatico, famoso per il Palazzo Farnese realizzato da Antonio da Sangallo il Giovane, è il comune più piccolo che si affaccia sul lago.

A poca distanza si trova Capodimonte, paese formatosi circa 300 mila anni fa in seguito al collasso di alcuni vulcani appartenenti ai Monti Volsini. Il paese è dominato dall’alto dalla Rocca Farnese.

Infine prima di arrivare a Montefiascone incontreremo il paese di Marta, terra di pescatori famoso per il vino “Cannaiola” e la tipica festa delle Passate nota come “Barabbata”. La Torre dell’Orologio domina l’intero e il porto dei pescatori.

– E’ possibile iscriversi cliccando qui 

– La mappa del tracciato è consultabile qui 

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Alla scoperta della Tuscia Laziale con il “Francigena Trail”, un’avventura in bikepacking

Si terrà il 3 settembre 2021 il Francigena Trail: un’avventura in bikepacking alla scoperta dei luoghi più suggestivi della Tuscia percorrendo i tratti più belli della Via Francigena del Lazio. L’evento è a sostegno dell’Associazione Parent Project Aps impegnata nella lotta alla distrofia muscolare. 

300km tra sterrati, ampie strade di campagna, salite, discese e passaggi suggestivi all’interno di centri storici come Viterbo, Montefiascone, Acquapendente, Bolsena, Vitorchiano, Caprarola, Capranica, Sutri e molti altri. Nessun limite di tempo, nessun supporto, ogni partecipante dovrà organizzare il proprio viaggio in totale autonomia decidendo quanto pedalare e dove sostare. On line anche il sito ufficiale dell’evento.

La partenza è fissata per venerdì 3 settembre 2021 dal centro di Oriolo Romano in provincia di Viterbo. Tutti i biker riceveranno il passaporto del pellegrino che consentirà di avere accesso, con agevolazioni, alle strutture di accoglienza lungo la Via Francigena; sempre nel passaporto ogni partecipante potrà ricevere un timbro presso uffici turistici, parrocchie, strutture ricettive e di ristoro.
Il Francigena Trail sostiene l‘Associazione Parent Project aps nella lotta alla distrofia muscolare di Duchenne e Becker, un progetto che riunisce i genitori dei bambini affetti dalla distrofia muscolare di Duchenne e Becker, una malattia genetica rara. Nasce in Italia nel 1996 con l’obiettivo di sostenere le famiglie, finanziare la ricerca scientifica e promuovere la presa in carico globale che consente di migliorare la qualità della vita dei pazienti. L’associazione realizza servizi di consulenza legale e psicologica, incontri di formazione dedicati all’intera Comunità Duchenne, servizi a sostegno delle nuove famiglie. Grazie alle attività realizzate dal Centro Ascolto Duchenne e dall’Area Scientifica, anche in collaborazione con altre realtà associative, oggi riveste un ruolo sempre più importante nell’elaborazione di programmi socio-sanitari organizzati dagli Enti Pubblici, nazionali e locali e dal Sistema Sanitario.

Maggiori info e contatti:
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CANDIDATURA DELLA VIA FRANCIGENA A PATRIMONIO UNESCO. IMPORTANTE PASSO AVANTI

Incontro dei rappresentanti dei Ministeri d’Italia, Svizzera, Regno Unito e Vaticano e di AEVF.

Giovedì 28 maggio si è svolta la prima importante riunione internazionale fra funzionari ministeriali di quattro Paesi della Via Francigena (Italia, Svizzera, Regno Unito, Santa Sede) organizzata dal Ministero italiano dei Beni culturali.

All’incontro, organizzato e coordinato da Adele Cesi (Italia,MIBACT), hanno preso parte Enid Williams (Regno Unito, Ministero Cultura) e Mike Collins (Regno Unito, Historic England), Oliver Martin (Svizzera, Ufficio Federale Cultura), Alessandra Uncini Maria Serlupi (Santa Sede, Musei Vaticani). Per l’Associazione Europea delle Vie Francigene hanno partecipato Paola Falini, ordinario di urbanistica all’università di Roma, Luca Bruschi, direttore AEVF, e Luca Faravelli, project manager AEVF, componenti del gruppo tecnico di AEVF che dal 2017, per incarico di Regione Toscana e in collaborazione con Regione Lombardia, in rappresentanza delle Regioni italiane della Via Francigena, si occupa della candidatura UNESCO della Via Francigena.

E’ stato presentato lo “Studio di inquadramento europeo” del tratto Canterbury-Roma della Via Francigena, redatto da AEVF, e sono stati illustrati i singoli tratti nazionali, che potranno poi essere candidati separatamente a patrimonio UNESCO.

Adele Cesi ha presentato la metodologia storica e scientifica del lavoro alla base dello “Studio di inquadramento” e ha ripercorso le fasi del lavoro dal 2015 ad oggi, a partire dall’avvio dei contatti fra MiBACT, Regione Toscana e AEVF, la successiva formazione del gruppo scientifico di lavoro e la condivisione del processo di candidatura con rappresentanti ICOMOS e UNESCO a Parigi nel marzo 2018.
I risultati tangibile di questo lavoro sono stati due: in primis la pubblicazione dell’”Analisi preliminare per la candidatura della Via Francigena a patrimonio UNESCO” del tratto italiano, realizzata nel maggio 2018 ed inserita a gennaio 2019 nella tentative list italiana (https://www.viefrancigene.org/en/UNESCO/); in seguito la pubblicazione dello “Studio di inquadramento europeo” propedeutico alla candidatura del percorso da Canterbury a Roma. Quest’ultimo dossier, presentato al MIBACT a fine settembre 2019, vede la suddivisione del tratto europeo in dieci aree geografiche tematiche.

Durante la discussione sono state approfondite le principali tematiche della candidatura: definizione di Via Francigena; valore universale della Via Francigena; criteri di individuazione degli oltre 500 beni indicati nello “Studio di inquadramento”.

Il gruppo AEVF ha presentato una selezione di mappe cartografiche realizzate nei tratti inglese, francese, svizzero e italiano, specificando la metodologia adottata da un punto di vista geografico, storico, culturale.

Il secondo incontro si terrà mercoledì 24 giugno prossimo.

Leggi di più: https://www.viefrancigene.org/it/UNESCO/

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CALL PER INFLUENCER, BLOGGER E CONTENT CREATORS

Sei un influencer pronto per una esperienza indimenticabile questa estate? Sei sportivo, avventuroso e curioso di scoprire nuovi posti? Allora EAVF ti sta cercando!

L’AEVF, Associazione Europea della Via Francigena, implementerà l’evento partecipativo “Via Francigena. Road to Rome 2021” dal 16 giugno al 18 ottobre 2021 (se la situazione epidemica lo permette, in conformità con i regolamenti di sicurezza).

‘Road to Rome’ vuole essere un grande momento di festa, una lunga marcia a staffetta, da percorrere a piedi e in bicicletta, lungo i 3.200 km della Via Francigena. Il bordone del pellegrino prenderà il posto della fiaccola olimpica, e sarà portato, tappa per tappa, lungo l’intero cammino.

La marcia, che AEVF organizza insieme con la propria rete di partner e amici, è rivolta a tutti coloro che amano il cammino e su di esso vivono e operano. Partirà il 16 giugno 2021 da Canterbury, km 0 della Francigena, per arrivare a Roma il 10 settembre 2021 e, il 18 ottobre 2021, a Santa Maria di Leuca.

Unendoti a noi, potrai:

  • Fare esperienza di una avventura di ‘slow travel’, camminando con il tuo zaino e pedalando lungo la Via Francigena, uno dei più antichi percorsi a piedi che connette il nord e il sud Europa.
  • Esplorare territori rurali lontano dai percorsi più battuti, conoscere culture e tradizioni, assaporare cibi autentici e confrontarti con te stesso/a tutti i giorni!
  • Contribuirai al rilancio del turismo sostenibile in Europa.
  • Aumenterai la tua visibilità, reputazione, e rafforzerai la tua immagine a livello internazionale.
  • Coltiverai nuove collaborazioni e troverai nuovi partner.
  • Sarai coinvolto/a nei canali social media e nel website di AEVF (il sito web di AEVF ottiene più di 4 milioni di visite all’anno, Facebook 60.000, Instagram 14.000).
  • Avrai i costi di vitto e alloggio (che può essere ostello, ostello della gioventù o strutture di accoglienza parrocchiale) coperti.
  • Ti sarà fornito il materiale tecnico (scarpe Garmont, zaino, la t-shirt ufficiale di AEVF, la guida e bicicletta a noleggio per le tappe fatte in bici).
  • Nota: nessun rimborso monetario è previsto.

Il tuo impegno:

Camminare con noi lungo il percorso per un minimo di 3 e massimo 10 giorni (è necessario essere in buona forma fisica, in modo da camminare una media di 20 km al giorno, portando con sé uno zaino).

Condividere la tua esperienza sui tuoi canali social con post, foto, video e storie.

Pubblica almeno un post al giorno su ciascuno dei tuoi social e almeno 10 storie giornaliere su Instagram / Facebook.

Scrivi 1-2 articoli sul tuo blog e/o su quello dell’AEVF.

Condividi con noi un minimo di 20 foto.

Ulteriori informazioni sull’evento sono disponibili qui, insieme al calendario e le tappe.

Come partecipare?

Inviaci la tua candidatura entro il 30 aprile 2021 all’indirizzo mail elena.dubinina@viefrancigene.org, includendo:

  • Il tuo CV e la lista dei tuoi canali social media (1 pagina al massimo).
  • Una breve lettera motivazionale (1 pagina al massimo).
  • Un campione / test di scrittura: scrivi un articolo riguardo l’iniziativa Road to Rome, con un testo tra le 50 e le 350 parole ed un’immagine rilevante, nel tuo linguaggio di scrittura abituale.
  • Indica le tappe e le date in cui vorresti camminare con noi (vedi il calendario) e la lingua in cui preferisci lavorare e comunicare.

L’Associazione Europea della Via Francigena (AEVF)

L’AEVF è una rete europea che si occupa di sviluppare la Via Francigena – cammino storico verso Roma, certificato dal Consiglio d’Europa nel 1994. L’associazione svolge il ruolo di nucleo organizzativo, rappresentando oltre 700 portatori d’interesse quali autorità locali, regioni e partner privati sparsi lungo i 3200 km della Via Francigena in Inghilterra, Francia, Svizzera ed Italia.

Il Consiglio d’Europa ha riconosciuto il lavoro di protezione, sviluppo e promozione svolto dall’AEVF sull’integrale percorso Via Francigena, da Canterbury a Santa Maria di Leuca. Sulle orme del cammino medievale percorso da soldati, commercianti e pellegrini, la Via Francigena moderna rappresenta un itinerario di cammino di lunga distanza ed un autentico corridoio culturale e paesaggistico che porta a Roma attraversando l’Europa rurale.

Nel 2021, celebrando il suo ventesimo anniversario, l’associazione lancia l’iniziativa escursionistica “Road to Rome”, un progetto collaborativo che mira a valorizzare il turismo sostenibile a piedi lungo la Via Francigena. Il percorso a staffetta partirà da Canterbury a giugno e arriverà a Santa Maria di Leuca in ottobre, accompagnato dallo staff di AEVF, stakeholder privati, organizzazioni internazionali, associazioni locali, media e giornalisti.