Venerdi scorso si è svolto a Milano, presso la sede della Regione, il quinto incontro di coordinamento interregionale sulla Via Francigena. A seguire si è svolto l’incontro tecnico per l’iter di riconoscimento della Via Francigena del Sud ad Itinerario Culturale.
L’incontro del Comitato fa parte delle azioni che vedono coinvolte le 18 regioni europee dislocate sulla Via Francigena, lungo i 2.500 km di percorso, nell’ottica di uniformare le attività a favore di una migliore fruizione della Via Francigena. L’Associazione Europea delle Vie Francigene svolge un ruolo di impulso e coordinamento.
La riunione tecnica ha visto coinvolti i rappresentanti del Kent (Inghilterra), Basso Vallese (Svizzera) e le regioni italiane Valle d’Aosta, Lombardia, Emila, Liguria, Toscana, Lazio e Puglia. Ha partecipato all’incontro anche l’Associazione Camminando sulla Via Francigena.
Le azioni operative che scaturiscono da questo comitato, il cui svolgimento è previsto due volte all’anno, riguarda lo scambio di buone prassi in materia di implementazione della via Francigena, dalle infrastrutture al coinvolgimento del territorio
Al fine di creare tavoli di confronto costruttivi e funzionali al progetto, anche in visto di EXPO Milano 2015, sono stati costituiti tre gruppi di lavoro tematici cosi suddivisi:
1. Ricettività e servizi; 2. percorso, segnaletica e sentieristica; 3. Comunicazione, web e promozione
Il confronto si è svolto partendo dalle azioni che si svolgono nei diversi ambiti regionali e dalle differenti normative presenti sui territori, spesso vincolanti. Il master plan della Regione Toscana è stato preso come punto di partenza per avviare una serie di progettualità condivise e per far si che le infrastrutture e la fruibilità del percorso siano riconosciute come priorità nelle politiche di sviluppo territoriale.
All’interno dell’incontro è stato dato spazio anche al mondo dell’associazionismo, tassello fondamentale per lo sviluppo della Via Francigena. L’Associazione Camminando sulla Via Francigena, che nei mesi scorsi ha curato la segnaletica nel tratto lombardo (pavese), ha sottolineato l’importanza del mondo del volontariato come risorsa fondamentale per lo sviluppo della Via.
Via Francigena nel Sud
Al pomeriggio si è svolto l’incontro fra AEVF, le regioni “della Via Francigena nel Sud” Lazio e Puglia e Società Geografica Italiana. L’obiettivo è quello di lavorare congiuntamente affinchè si arrivi al riconoscimento di questo tratto come itinerario culturale del Consiglio d’Europa, al pari della Via di Sigerico. Per questa azione è ovviamente necessaria e fondamentale la cooperazione di tutte le cinque regioni, comprese Campania, Molise e Basilicata, oltre al coinvolgimento del territorio locale con il mondo dell’associazionismo e dei camminatori che stanno già operando.
Luca Bruschi