7 ottobre 2017. Il secondo evento di beneficenza, in aiuto a Save the Children, si è svolto sulla sezione inglese della Via Francigena, da Canterbury a Dover. L’evento ha ottenuto un cospicuo aiuto per Save the Children, sostenendo l’importante lavoro nel fornire elementi essenziali come cibo e abbigliamento, nonché istruzione, a molti bambini in tutto il mondo.
I pellegrini arrivarono alla Cattedrale di Canterbury alle 7.45 dove hanno ricevuto il saluto dal Lord Mayor di Canterbury, Rosemary Doyle, la quale ha espresso il suo particolare interesse per l’evento, in quanto ha partecipato allo sviluppo della Via Francigena e alla sua promozione oltre 10 anni fa, quando la pietra zero della Via Francigena è stata posta nei pressi della Cattedrale, segnando il punto di partenza ufficiale del percorso verso Roma. Velia Coffey del Consiglio di Canterbury e vicepresidente dell’Associazione Europea Via Francigena, che ha percorso in bicicletta due volte la strada per Roma, ha augurato una buona riuscita dell’evento. Luca Faravelli, Associazione Europea delle Vie Francigene, giunto a Canterbury dalla sede dell’Associazione situata a Fidenza, in Italia, in qualità di rappresentante e alfine di conoscere la sezione britannica della Via Francigena. Dopo la benedizione di Canon Clare, il gruppo di 20 pellegrini si incammina sulla Via Francigena, proprio come l’Arcivescovo Sigeric avrebbe fatto nel 990 dC come ha iniziato il suo lungo viaggio a Roma. Tutti gli arcivescovi della chiesa cattolica hanno fatto questo viaggio, ma è solo da Sigeric che abbiamo un rapporto delle mansiones che ha incontrato lungo la strada.
La Charity Walk mirava a donare ai partecipanti un’esperienza del pellegrinaggio e, quindi, includeva una visita a ciascuna delle chiese che il percorso incontra sulla strada per Dover. La prima tappa era nella Chiesa di San Martino, patrimonio mondiale dell’UNESCO e la prima chiesa cristiana del territorio inglese. Questa deliziosa chiesa è stata prima sede di un edificio romano e le mattonelle rosse possono ancora essere viste all’interno delle sue mura. Dopo aver timbrato le credenziali del pellegrino e ascoltato un’interessante spiegazione sulla storia della chiesa da parte delparroco, abbiamo iniziato la fase successiva del nostro viaggio.
La sosta a Patrixbourne comprendeva tè, caffè e una grande fetta di torta, che abbiamo gustato ammirando l’impressionante romane e gli altri dettagli architettonici della splendida Chiesa di St. Mary. Il percorso era asciutto da Patrixbourne a Womenswold, ma il tempo è cambiato, una leggera pioggia e la nebbia ci hanno accompagnato mentre ci avvicinavamo alla nostra prossima tappa alla Chiesa di St. Margaret. Dopo essere entrati, abbiamo scoperto che i custodi della chiesa avevano preparato uil pranzo a base di zuppa.
Le ultime 10 miglia sono diventate sempre più impegnative, ma le pause di caffè nella Chiesa di St. Andrew, Shepherdswell e St. Peter’s, Whitfield, ci hanno dato l’energia necessaria per percorrere il tratto finale del percorso lungo la strada romana che porta a Dover. La nostra ultima visita era la deliziosa Cappella di San Edmund a Dover. Questa piccola cappella del XIII secolo, ristrutturata amorevolmente negli anni ’60, era il luogo ideale per trovare un poco di riposo e tranquillità per riflettere sul viaggio fisico e spirituale della giornata.
La Francigena è sempre un’esperienza diversa. Non importa quante volte cammino sul percorso, scopri sempre qualcosa di nuovo, dalle amicizie alle riflessioni. In attesa di ciò che scoprirò sul percorso l’anno prossimo per la passeggiata di beneficenza del 2018!
Julia Peters
Fonte: Kent on the Via Francigena