E’ il documento che attesta lo status di pellegrino. Può essere indispensabile per poter essere ospitati in alloggi “pellegrini” e comunque dà diritto a sconti anche in strutture turistiche. Leggi i dettagli
Puoi ordinarla on line o acquistarla in uno dei centri di distribuzione lungo il percorso, trovi qui i dettagli
I timbri che attestano il passaggio vanno apposti in ogni tappa del percorso, ed è sufficiente un timbro al giorno, con la data.
I timbri possono essere richiesti sia alle strutture dove alloggiate sia alle parrocchie e in vari bar, ristoranti, esercizi commerciali, uffici comunali.
La credenziale non ha una scadenza, potete ad esempio affrontare varie tratte del cammino in periodi diversi e utilizzare la stessa credenziale, anche in anni diversi.
Puoi acquistare il biglietto del treno nei punti vendita convenzionati, oppure on line. Leggi i dettagli
E’ l’attestato che viene rilasciato all’arrivo a Roma, ed è riservato a chi ha percorso in modo continuativo almeno gli ultimi 100 km a piedi o 200 km in bicicletta. Leggi qui dove puoi richiederlo
Se si viaggia a piedi bisogna partire almeno da Viterbo, se si viaggia in bicicletta si parte da San Quirico d’Orcia
No, le tappe possono essere a distanze diverse e possono essere percorse a seconda del proprio ritmo.
Esistono varie guide che descrivono il percorso ufficiale e sono riconosciute da AEVF, visita la pagina dedicata.
Esiste una App ufficiale, scaricabile gratuitamente dagli store, che consente di orientarsi lungo il percorso, visita la pagina dedicata.
Non esiste una mappa dettagliata di tutto il percorso, ma delle mappe in scala 1:50.000 sono inserite nella guida ufficiale.
La segnaletica sul percorso pedonale dal colle del Gran San Bernardo o dal Colle del Monginevro e Moncenisio fino a Roma è buona ma non sempre perfetta. Ad esempio nei tratti tra i campi della pianura padana i segnavia possono essere accidentalmente rimossi dagli agricoltori durante i lavori agricoli. Altri tratti critici riguardano gli attraversamenti delle città, in cui i segnavia talvolta vengono rimossi periodicamente dai pali nelle operazioni di pulizia. Consigliamo quindi di usare l’App ufficiale o la guida cartacea per orientarvi in caso di difficoltà.
La segnaletica è bidirezionale solo in alcuni brevi tratti. In Italia solo dal Passo del Gran San Bernardo a Piverone.
Anche la guida ufficiale descrive l’itinerario solo in direzione nord-sud. Se dovete percorrere la Via Francigena in direzione nord vi consigliamo di utilizzare l’App per orientarvi.
Si, basta scegliere opportunamente i punti di partenza e di arrivo tra le tappe meglio servite dai mezzi pubblici. Visita la sezione dedicata all’argomento.
L’itinerario pedonale è molto complesso, si svolge su un misto di strade secondarie, strade sterrate, sentieri. Per quanto riguarda l’accessibilità da parte di persone con mobilità ridotta con carrozzina, l’itinerario pedonale non è accessibile se non per alcuni tratti. La CicloVia Francigena, con alcune modifiche al percorso nei tratti più sconnessi, invece può essere percorsa in gran parte con una carrozzina fuoristrada, bisogna verificare l’accessibilità dei singoli alloggi poiché non esiste un elenco organizzato delle strutture accessibili. Per quanto riguarda la disabilità visiva il percorso è accessibile per persone cieche o ipovedenti con accompagnatore esperto. Per gli altri tipo di disabilità bisogna valutare con attenzione il percorso e le caratteristiche degli alloggi.
Il percorso è piuttosto complesso: in alcuni tratti prevede l’attraversamento di strade trafficate, in altri bisogna camminare sul bordo della sede stradale, anche se in genere su strade minori; questi tratti sono quindi sconsigliabili in quanto rischiosi per ragazzi e bambini, soprattutto se in gruppi numerosi. E’ quindi consigliabile studiare bene il percorso per scegliere i tratti su strade di campagna o sentiero. Vi rimandiamo quindi alla sezione del sito con le mappe dell’intero percorso, organizzate tappa per tappa.
l percorso, immerso in gran parte in un paesaggio naturale si presterebbe a viaggiare con i fidati amici, tuttavia non tutte le strutture d’accoglienza ammettono l’ingresso ai cani. Vi consigliamo di contattare preventivamente i gestori per informarvi sui vincoli di accessibilità di ogni singola struttura.
Non è facile viaggiare a cavallo lungo l’itinerario, soprattutto per mancanza di strutture attrezzate. Occorre quindi pianificare accuratamente il viaggio, per assicurare il benessere dell’animale lungo il cammino, verificando i servizi a disposizione presso gli operatori turistici. Una testimonianza preziosa per gli appassionati di viaggi a cavallo è il racconto di Arianna Corradi, “Quel sogno di partire a cavallo” (Equitare edizioni), in cui l’autrice racconta il viaggio a cavallo che ha svolto nel 2009 partendo dalla Val di Susa per arrivare a Canterbury.
L’inverno non è il periodo migliore in cui percorrere la Via Francigena, sia per le condizioni climatiche che per la praticabilità dell’itinerario e la disponibilità di servizi lungo il cammino. Occorre quindi pianificare accuratamente il viaggio, informandosi sulla percorribilità del percorso e sull’apertura delle strutture di accoglienza. È bene accertarsi sui servizi di riscaldamento delle strutture: la maggior parte dei rifugi infatti non è riscaldata. Vi consigliamo quindi di contattare in anticipo i referenti per reperire queste informazioni. Inoltre si ricorda che il passo del Gran San Bernardo è aperto solo nel periodo estivo, da inizio giugno ad inizio settembre.
Da metà ottobre a fine maggio non è possibile percorrere a piedi il passo del Gran San Bernardo che è accessibile solo nei mesi estivi (in genere dai primi di giugno ai primi di ottobre). Vi consigliamo di contattare l’ospizio del Gran San Bernardo per informazioni sulla percorribilità e sulla possibilità di pernottamento.
L’itinerario pedonale, segnato con le fascette bianche e rosse, è percorribile con continuità solo da bikers molto esperti e allenati, che viaggiano senza borse. Per chi viaggia con bici carica abbiamo tracciato la CicloVia Francigena, un percorso che si discosta per lunghi tratti dall’itinerario pedonale e che nel tratto dal Gran San Bernardo a Roma è interamente percorribile con mountain bike o biciclette ibride o gravel, con le borse. Visita la sezione del sito dedicata alla CicloVia
La bici migliore per viaggiare sulla CicloVia Francigena è una mountain bike con “ruote grasse” adatte a percorsi misti, non troppo tassellate, poiché bisogna percorrere lunghi tratti su asfalto. Nei tratti su strade sconnesse la ruota grassa (sezione 1,9 o più) ammortizza molto meglio e garantisce una buona tenuta. Meno confortevoli ma comunque adatte possono essere le biciclette “gravel”, le bici da viaggio e le ibride, e per tutte consigliamo copertoni con una buona sezione.
Siccome bisogna percorrere lunghi tratti su sterrati anche sconnessi non è possibile percorrere la CicloVia con biciclette da corsa, a meno che non si traccino delle varianti su asfalto che talvolta possono comportare l’utilizzo di strade trafficate.
L’itinerario dal Colle del Gran San Bernardo a Roma è stato segnato completamente nel 2016, ma da allora non è stata effettuata una manutenzione regolare della segnaletica, che quindi esiste ma non è perfetta. Vi consigliamo quindi di orientarvi con l’App ufficiale, su cui trovate l’itinerario della CicloVia.
Tutte le strutture sono elencate e aggiornate sulla sezione dedicata alle strutture d’accoglienza del sito.
Se si alloggia in strutture di accoglienza pellegrina si spendono mediamente 15 euro per dormire. In strutture turistiche mediamente 20-30 Euro al giorno in camera doppia.
La cena con il menu del pellegrino può costare 15-20 Euro, un pranzo leggero attorno ai 10 euro, una colazione all’italiana attorno ai 3 euro.
Esistono anche alcune strutture “a donativo”, alle quali comunque vi raccomandiamo di lasciare un’offerta congrua (almeno 10 € per il pernottamento più eventualmente almeno 5 € per la cena).
Vi suggeriamo di prenotare presso le strutture turistiche, soprattutto nei periodi di alta stagione, mentre non è sempre è necessario per quelle “pellegrine”. Tuttavia è bene avvisare almeno un giorno prima, specificando l’orario di arrivo, poiché spesso i custodi dei rifugi non vivono in prossimità della struttura e senza preavviso si rischia di trovare i locali chiusi.
Dipende. Molte strutture di accoglienza pellegrina sono riservate ai pellegrini muniti di credenziale, mentre le strutture turistiche sono aperte a tutti ma spesso riconoscono uno sconto a chi è provvisto di credenziale.
Molte strutture chiudono nel periodo invernale, per cui da novembre a marzo è sempre bene informarsi e prenotare con un certo anticipo. Inoltre alcune strutture, soprattutto religiose, anche se sono aperte non sempre sono riscaldate, per cui informatevi anche sul riscaldamento ed equipaggiatevi di conseguenza.
Pochi posti tappa sono dotati di campeggi attrezzati. Il bivacco notturno in terreni demaniali secondo la legge italiana è possibile dal tramonto all’alba, ma alcuni comuni richiedono un avviso almeno un giorno prima. Il campeggio è sempre possibile sui terreni privati previo accordo con il proprietario.
In ogni caso consigliamo il campeggio sulla Via Francigena solo a chi ha esperienza, spirito di avventura, sa adattarsi a situazioni precarie e accetta di non riuscire a fare una doccia all’arrivo 🙂
Per i gruppi numerosi, come gli Scout, è sempre consigliabile contattare le parrocchie per ricevere ospitalità.
La sezione “Dove dormire e servizi“ raccoglie tutte le strutture convenzionate sul percorso, che fanno parte della rete Visit Vie Francigene. Per sapere come entrare nella rete visita la pagina dedicata ai partner.
Alcune strutture di accoglienza sulla Via Francigena sono gestite da ospitalieri volontari. Per maggiori informazioni puoi scrivere una mail a: accoglienzapellegrina.corsi@gmail.com.
La nostra associazione non si occupa dei finanziamenti agli immobili, potete consultare i siti web della vostra Regione, o dei Gruppi di Azione Locale (GAL), delle Unioni Montane o delle Fondazioni che finanziano interventi di questo tipo sul vostro territorio.
Per capire quale può essere la migliore soluzione vi consigliamo di visitare il sito web dell’Assessorato al Turismo della vostra Regione, poiché le norme cambiano da una Regione all’altra.
Una volta aperta la struttura, potrete promuoverla sui nostri media aderendo alla rete Visit Vie Francigene.
In alcune (poche) strutture di accoglienza è previsto l’uso della cucina, permettendo ai pellegrini di provvedere autonomamente alla preparazione dei pasti. Tale opzione è specificata nell’elenco delle strutture o potete richiederla direttamente ai gestori.
Molti ristoranti propongono una proposta di menù specifica per i pellegrini, a prezzi interessanti (attorno ai 12-15 euro si consuma un pasto con primo, secondo e bevande). E’ bene informarsi all’arrivo direttamente presso gli operatori delle strutture che vi ospitano.
La maggior parte dei centri abitati lungo il percorso ha almeno un bar e un negozio di alimentari. Molto spesso c’è anche un ristorante.
Dipende dalla zona: l’acqua si trova in tutti i centri abitati, ma nei lunghi tratti in cui non si incontrano paesi, ad esempio nella pianura padana o in alcune zone della Toscana, vi consigliamo di informarvi bene e portare con voi acqua a sufficienza.
Si, ci sono vari tour operator che propongono viaggi organizzati, sia guidati sia individuali. Clicca qui per leggere le proposte
Il servizio di trasporto dei bagagli è disponibile lungo alcuni tratti dell’itinerario.
I periodi migliori per organizzare il viaggio sono maggio-giugno e settembre. Il mese di aprile è spesso piuttosto piovoso, marzo speso è un mese relativamente poco piovoso, ma è ancora possibile incontrare nevicate nel tratto Valdostano e sul passo della Cisa. Per il tratto meridionale si consiglia anche il mese di ottobre, in cui si può godere di un clima ancora mite e soleggiato.
Vi ricordiamo che il passo del Gran San Bernardo in genere è aperto e quindi percorribile solo da inizio giugno ad inizio settembre.
Per quasi l’intera lunghezza l’itinerario intercetta punti nodali della rete del trasporto pubblico; in quasi tutti i posti tappa è presente una stazione ferroviaria o una fermata delle linee degli autobus. Nella sezione del sito dedicata sono specificati tutti i riferimenti delle compagnie di linea locali.
Per conoscere le linee ferroviarie e degli autobus di linea che collegano i principali aeroporti delle regioni interessate ai posti tappa consultate la pagina “Come arrivare”.
Puoi usare i treni regionali di Trenitalia e Trenord con servizio bici+treno, oppure Flixbus nelle tracce in cui gli autobus hanno un porta-biciclette.
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