Un gruppo di camminatori ha percorso l’intero itinerario dal Colle del Gran San Bernardo a Roma per aggiornare cartografia e segnaletica, e verificare lo stato del percorso alla vigilia dell’Anno Santo.
Vent’anni fa, in occasione di un Anno Santo Jacobeo, i pellegrini lungo il Cammino di Santiago decuplicarono in un anno, passando da 9.000 a 99.000. Dobbiamo aspettarci un boom del genere sulla Via Francigena?
42 giorni di cammino, 1000 km di percorso pedonale e altrettanti di percorso ciclabile rilevati con GPS, 2700 segnavia adesivi posizionati dove necessario, più di 3000 bivi descritti puntualmente nei road book, 14.400 fotografie georeferenziate, 25 ore di video da cui verrà tratto un documentario, centinaia di incontri, innumerevoli bei ricordi: questo il primo bilancio del CamminaFrancigena, il viaggio-evento che ha percorso la Via Francigena dal Colle del Gran San Bernardo a Roma.
Il viaggio, organizzato da SloWays e Movimento Lento in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene e il Touring Club Italiano, ha documentato lo stato di salute del principale itinerario culturale (e spirituale) italiano alla vigilia del Giubileo.
Secondo Alberto Conte, che ha coordinato l’organizzazione, il risultato è al di sopra delle aspettative: “i recenti lavori sul percorso, soprattutto nel territorio toscano, hanno risolto la gran parte dei problemi di sicurezza, la segnaletica era già discreta, e dopo il nostro lavoro di potenziamento i segnavia bianco-rossi si trovano senza soluzione di continuità dal Colle del Gran San Bernardo a Roma. I pellegrini che abbiamo incontrato in genere erano soddisfatti delle condizioni del tracciato, e soprattutto ammirati e spesso stupiti per la bellezza dei paesaggi e per la ricchezza delle attrattive culturali.
Rimangono alcune criticità, prima tra tutte i 5 km lungo la Via Cassia al confine tra Toscana e Lazio, un problema da affrontare con urgenza, mentre l’ingresso a Roma, tallone d’Achille dell’intero itinerario, è in via di risoluzione. Ora il tema critico diventa l’accoglienza: se – come pensiamo e speriamo – durante il Giubileo la Via Francigena verrà percorsa da un fiume di pellegrini, il sistema dell’ospitalità pellegrina potrebbe essere messo a dura prova.”
Vent’anni fa, negli anni ’90, il Cammino di Santiago era percorso da flussi di persone simili alla Via Francigena. In occasione dell’anno Santo del 1993, si passò improvvisamente da 9.000 a 99.000 pellegrini che arrivarono alla cattedrale dopo almeno 100 km di cammino. Un boom che potrebbe verificarsi anche sulla Via Francigena nel prossimo anno, e al quale sarebbe bene prepararsi, poiché potrebbe rappresentare la svolta per i territori attraversati dall’itinerario.
Il CamminaFrancigena è stato raccontato “in diretta” tramite le nuove tecnologie: ogni giorno Radio Francigena ha registrato il resoconto del viaggio, in podcast pubblicati sul sito www.visit.viefrancigene.org , mentre sulla pagina www.facebook.com/slowaystravel sono stati pubblicati pensieri e foto scattate lungo il cammino.
Alberto Conte