Fare rete nell’accoglienza: è questo lo spirito che muove le associazioni francesi impegnate nell’assistenza ai pellegrini diretti a Santiago e a Roma. Ne hanno parlato alcuni rappresentanti de “Les Amis des Chemins de Saint Jacques et de Rome PACA – Corse” al quindicesimo Incontro Compostellano in Liguria che si è svolto a Genova lo scorso 25 e 26 febbraio 2017.
L’associazione, fondata nel 1998, conta oggi più di 600 membri suddivisi nei sei dipartimenti della regione PACA, Provence-Alpes-Côte d’Azur ed è all’origine di due cammini che uniscono Arles all’Italia: la GR 653 D che ricalca l’antica strada romana della via Domizia (Monginevro – Arles) e la GR 653 A che ripercorre la via Aurelia (Mentone – Arles).
“L’importante per i pellegrini che vanno da un posto all’altro è che ci sia continuità e che le persone disposte ad accoglierli si conoscano – racconta Marc Ugolini, responsabile per le relazioni franco italiane dell’associazione – Ci sono legami con altre associazioni ma la cosa importante per noi è lavorare il nostro campo per essere pronti per quelli che lo attraversano”.
Una volta in contatto con i responsabili dell’associazione, il pellegrino viene seguito passo passo lungo il percorso, entrando in una catena di accoglienza presso famiglie, parrocchie, monasteri che aderiscono all’associazione. Luoghi privati conosciuti solamente tra i volontari. Un’alternativa al sistema di accoglienza tradizionale in parte segnalato sul sito dell’associazione recentemente rinnovato, arricchito di dettagli e informazioni (www.compostelle-paca-corse.info).
“Il sito offre dati pratici e chi vuole organizzare il viaggio trova informazioni dirette, ma abbiamo altri dati che sono trasmessi da persona a persona nell’accompagnamento dei pellegrini” conferma Marc Ugolini. La catena di accoglienza messa in pratica dall’associazione francese, è infatti un sistema che viaggia sul passa parola e consente di vivere a pieno lo spirito vero dell’accoglienza, tutelando chi apre le porte di casa all’ospite di giornata. I cammini francesi sono organizzati anche a livello di segnaletica. Le indicazioni sul tracciato, valide in entrambe le direzioni, sono state applicate in accordo con la Fédération Française de la Randonnée Pédestre.
Un linguaggio unico nell’accoglienza e nella segnaletica che diventa fondamentale nell’ottica di un percorso transnazionale come il cammino che unisce Santiago e Roma. Un’esigenza nel fare rete tra associazioni e volontari necessaria ancora di più nei tratti di confine, come quello del versante costiero con l’Italia, dove si spalanca la porta sulla Via della Costa e si incontra la via Francigena.
Silvia Iuliano
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