Nella sala Grande di Palazzo Chigi, in Piazza San Lorenzo del Comune di Formello, sono convenuti i Sindaci di ben 17 Comuni situati a Nord della Capitale i quali, alla presenza dell’Assessore alla Cultura della Regione Lazio Lidia Ravera, hanno siglato un Protocollo d’Intesa per sostenere lo sviluppo e la valorizzazione dei percorsi lungo l’antica Via Francigena.
I lavori sono iniziati con il saluto di benvenuto del Sindaco di Formello Sergio Celestino rivolto alle numerose Autorità intervenute ed al folto pubblico presente: il Primo Cittadino ha sottolineato l’importanza di un impegno volto a coordinare le aggregazione di numerosi territori per la realizzazione di progetti capaci di utilizzare al meglio le risorse pubbliche messe a disposizione dalla Regione Lazio, dal Governo italiano con il Decreto “Destinazione Italia” e dall’Unione Europea con i fondi della Programmazione 2014-2020. I seguenti Comuni firmatari: Acquapendente, Bolsena, Campagnano di Roma, Capranica, Caprarola, Formello, Grotte di Castro, Mazzano Romano, Montefiascone, Monterosi, Nepi, Proceno, Ronciglione, San Lorenzo Nuovo, Sutri, Vetralla e Viterbo, ha proseguito l’oratore, intendono dar vita ad un organico progetto di valorizzazione della Via Francigena perseguendo, nell’ambito del territorio laziale, la tutela ed il riconoscimento dei valori culturali, storici e sociali, nonché delle attività economiche e dello sviluppo del territorio attraversato dall’antico percorso. Gli Enti firmatari, pertanto, si impegnano a monitorare i tracciati della Via francigena favorendone il mantenimento e la cura delle infrastrutture, della segnaletica e dell’ospitalità adoperandosi per il miglioramento delle condizioni di accesso e di fruibilità dei siti.
Ha preso quindi la parola l’Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio Lidia Ravera la quale ha sottolineato l’importanza simbolica ed unificante dell’accordo che, superando i ben noti campanilismi, ha abbattuto le diverse gerarchie esistenti tra Comuni e Istituzioni. La Via Francigena, partendo da Canterbury, attraversava i territori della Francia e della Svizzera per arrivare a Roma e proseguire per Brindisi fino a Gerusalemme: l’attraversamento di culture diverse ha nel tempo portato alla diffusione della tolleranza che nasce proprio dalla conoscenza. Il fenomeno del viaggio a piedi lungo gli itinerari culturali e di fede è da anni in forte sviluppo e lo sarà ancora di più in occasione del prossimo Giubileo della Misericordia. E’ quindi fattore fondamentale l’aggregazione dei territori per favorire lo sviluppo di un turismo sostenibile con significativi riflessi economici basati su di una sempre maggiore cultura dell’accoglienza.
Il successivo intervento dell’On.le Alessandra Terrosi, componente dell’ Intergruppo Parlamentare sulla Via Francigena, ha evidenziato la necessità di fornire adeguato sostegno parlamentare alle iniziative culturali, anche attraverso la presentazione di una specifica mozione di sostegno al Progetto Unesco per il riconoscimento della Via Francigena quale Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
E’ di seguito intervenuto Massimo Tedeschi, Presidente dell’ “Associazione Europea Vie Francigene”, un’istituzione volontaria che raggruppa oltre 80 Comuni nonché numerose Regioni e Province. Punto focale del suo messaggio è stato quello di rivalutare la figura del “Pellegrino“, inteso oggi come persona colta, interessata e certamente non indigente: ne sono testimonianza il sorgere delle numerose start-up lungo i territori e la presenza crescente di visitatori.
Gli interventi sono stati conclusi da Gianni Bastianelli, Direttore Agenzia Regionale Turismo, il quale ha posto l’accento sul turismo integrato, volto alla conoscenza di altre vie storiche, quali quelle Francescana e Benedettina. Inoltre, con l’eliminazione delle Province, si stanno sempre più promuovendo le “aree” territoriali, come la Tuscia, la Sabina, la Ciociaria e la Riviera di Ulisse.
Da ultimo sono stati presentati due Progetti finanziati dalle aggregazioni dei Comuni della “Via Francigena del Nord” presentati, rispettivamente, dal Comune di Montefiascone e dal Comune di Campagnano.
L’evento odierno induce gli organizzatori del progetto AGRESTIS TOUR ad allargare l’orizzonte focalizzando l’attenzione sulla Via Francigena che si sviluppa nel territorio laziale a Sud di Roma per intercettare i flussi turistici della Capitale con l’offerta di pacchetti integrati ed articolati in base alle peculiarità di ogni singolo territorio. L’importanza della Via Francigena e la sua riscoperta internazionale pongono l’area della Ciociaria al centro di un sistema ormai riconosciuto nel Lazio come “Via Francigena del Sud“. Auspichiamo che anche i numerosi Comuni del frusinate percorsi dalle Vie Francigena e Benedettina sappiano anch’essi realizzare un analogo Protocollo d’Intesa con la Regione Lazio, tale da creare una stretta interconnessione e forti sinergie tra le due “aree” francigene a Nord e a Sud della Capitale.
Ci corre l’obbligo di segnalare a questo proposito che il Presidente della CCIAA di Frosinone Marcello Pigliacelli sta sostenendo un Progetto di rete agrituristica denominato “RETE AGRESTIS TOUR”: La Rete degli Agriturismo sulle antiche Vie Francigena, Benedettina e Francescana. Il Progetto intende valorizzare i predetti territori attraverso lo sviluppo di iniziative condivise tra le Aziende della Rete “Agrestis Tour” capaci di coniugare il binomio “Ospitalità-Cultura”. Oggi il mondo è cambiato ed il turismo è un fattore produttivo trainante per l’export ed è pronto per diventare punto di forza ed ambasciatore del Made in Italy.
Fonte: LaNotizaH24