Il 2017 è stato un anno di tappe importanti per la Via Francigena. L’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, continua a crescere e ad unire i pellegrini diretti a Roma, Santiago o Gerusalemme. Un cammino in cammino fatto di passi e azioni concrete che guarda all’Unesco.
L’anno che sta per concludersi ha visto l’avvio del lavoro di analisi preliminare, ora a buon punto, per il riconoscimento della Via Francigena a Patrimonio Unesco, iniziando dal tratto italiano, con l’insediamento del gruppo di lavoro coordinato dall’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF).
La Via Francigena, è un cammino di 1800 km che unisce Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia e gioca un ruolo sempre più importante nell’ambito del turismo culturale e sostenibile. Una centralità ribadita a Lucca, lo scorso settembre, durante il VII Forum Europeo degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa che ha celebrato il 30° anniversario dei percorsi culturali.
“Il 2017 è stato un anno ricco di progetti e di iniziative sulla Francigena. Il flusso di persone che attraversano l’Europa lungo la Via, oltre quarantamila, risveglia l’orgoglio dei territori, li rende coesi e genera un’economia di beni e servizi che contribuisce allo sviluppo sostenibile. – afferma il presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, Massimo Tedeschi – Fondamentale resta il lavoro di gestione del percorso, di manutenzione, di definizione di standard uniformi di segnaletica e di ospitalità”.
L’Associazione Europea delle Vie Francigene, ‘réseau porteur’ dell’itinerario a livello europeo, è in prima linea per la promozione della Francigena. Un impegno costante con Associazioni, Regioni e Comuni che ha dato importanti risultati. Oltre all’adesione di nuovi Comuni francesi, dalle Regioni Bourgogne/Franche-Comté, Grand-Est e Hauts-de-France e al consolidamento della sede operativa AEVF francese nel Comune di Champlitte, il 2017 ha portato al perfezionamento del Vademecum degli standard europei del percorso e dell’ospitalità e del Manuale di segnaletica del tratto italiano. Nell’ottica di una mobilità sostenibile è stato inoltre siglato l’accordo con Trenitalia che permette ai pellegrini con credenziale AEVF di usufruire di tariffa agevolata del 10% sul biglietto regionale nelle tratte abilitate.
Il 2017 ha segnato anche il traguardo del superamento del milione di accessi al portale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (www.viefrancigene.org). Numeri che testimoniano l’interesse crescente anche dal punto di vista mediatico e della comunicazione. A marzo, è stata presentata la pubblicazione in lingua inglese della prima guida ufficiale “La Via Francigena. 1000 km a piedi dal Gran San Bernardo a Roma” a cura della casa editrice “Terre di Mezzo” di Milano in collaborazione con AEVF e le sette Regioni italiane attraversate. Inoltre, il tratto italiano dell’itinerario di Sigerico, sarà disponibile anche in versione digitale grazie alla realizzazione di un e-book.
La Via Francigena è già in cammino verso il 2018. Tra i principali obiettivi ci sarà la presentazione dell‘APP ufficiale del tratto italo-svizzero e la preparazione della “Guida ufficiale della Via Francigena da Canterbury al Passo del Gran San Bernardo” da parte dell’editore elvetico “Suisse Itinérance”. Si lavorerà per un accordo di cooperazione con la Fédération Française de la Randonnée Pedestre (FFRP) e andrà a conclusione il lavoro di analisi preliminare per il riconoscimento della Via Francigena a Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.
La Francigena continuerà ad essere oggetto di attenzione da parte delle Regioni attraversate con l’intento di mettere in rete l’itinerario da Roma a Santa Maria di Leuca. Il primo grande appuntamento per la Francigena nel nuovo anno sarà sabato 27 gennaio a Monteriggioni in Toscana per il V Forum “Comuni in Cammino”. Un’occasione per parlare di “Europa e Via Francigena: un dialogo interculturale”.
Silvia iuliano