Novità editoriali per conoscere, studiare o soltanto ammirare il sentiero storico più famoso d’Italia. Con focus sulle due delle tappe protagoniste: Roma e Siena. E sui sapori tipici del percorso, che ora hanno un marchio dop. L’articolo de “La Repubblica”.Lontani i tempi in cui percorrere migliaia di chilometri a piedi era una sfida da temerari senza alcuna garanzia di riuscita. Quando mille anni fa circa, l’arcivescovo di Canterbury li percorse dalla Gran Bretagna a Roma non aveva né app, né gps a cui fare riferimento per non perdersi durante quel tragitto che poi divenne famoso come Via Francigena. Il suo itinerario, fatto di 79 tappe, venne descritto puntualmente da lui stesso, a mano, e rimane, ad oggi, la fonte storica più attendibile per rintracciare le origini di quella che è attualmente una delle mete più scelta non soltanto da pellegrini, ma anche da sportivi e turisti. Proprio in questi giorni, per raccontarne la storia, aggiornata e corredata di foto e interessanti aspetti collaterali, vengono presentati nuovi prodotti editoriali: un libro, un’ebook e una guida.
Partiamo dalla pubblicazione.
Si intitola “La bisaccia del pellegrino. Camminare di gusto lungo la Via Francigena“, realizzata nell’ambito del progetto omonimo promosso dall’Associazione Civita con RadioRai. È bilingue (italiano e inglese), pubblicata da Marsilio, e si presenta con ricco apparato iconografico che fotografa sia paesaggio che cibo. Obiettivo dell’iniziativa, infatti, è quello di valorizzare la via Francigena del Nord, con particolare attenzione all’alimentazione “pellegrina”: 200 pagine che si chiudono con la ricetta della Trippa alla Romana, perché Roma è stata sempre la meta finale della Francigena, ma che si aprono, seguendo la stessa logica fedele alla tradizione, con la descrizione della Valle d’Aosta, da cui partiva l’attraversamento italiano delle sette regioni interessate dal tratto nord della Via, con Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Alta Toscana – Liguria, Bassa Toscana e Lazio. Ogni regione è descritta da giornalisti che le hanno osservate e vissute da un punto di vista geografico e gastronomico. Come ben ricorda nel libro Carlo Hausmann (direttore generale di Azienda Romana Mercati), “nel 1994, la via Francigena è stata dichiarata Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, e da allora, ha conosciuto una rinnovata celebrità, che ha portato migliaia di moderni pellegrini a intraprendere un viaggio caratterizzato oltre che da spiritualità anche dal rapporto tra uomo e natura, alla riscoperta di sapori autentici”. Per questo motivo, la pubblicazione presenta anche i primi prodotti tipici entrati a far parte del nuovo marchio omonimo registrato, “La bisaccia del pellegrino/ Pilgrim’s pouch“. A ripercorrere la storia degli alimenti che hanno fatto la storia della Via, ci pensano le pagine firmate da Toni De Amicis (direttore generale della Fondazione Campagna Amica) che parte dal più antico formaggio piemontese di Montebore (che già nel 1489 Leonardo da Vinci aveva il privilegio di assaggiare durante i celebri banchetti nuziali che presenziava da cerimoniere) fino ad arrivare ai più popolari e tipici tozzetti viterbesi.
Passiamo all’ebook. Si intitola “Cammin scrivendo: scrittori sulla Via Francigena” e anche questo è realizzato da Marsilio Editori e Associazione Civita, che hanno dato spazio a tre scrittori – Caterina Bonvicini, Francesco Longo ed Antonio Pascale – per descrivere la propria esperienza di viaggio vissuta accanto ai giornalisti lungo alcuni tratti della Via Francigena. È scaricabile gratuitamente dai siti dell’Associazione Civita e della Regione Lazio.
Ma Via Francigena significa anche Siena e, questa volta, la città toscana è protagonista di una nuova guida, di recente uscita: “Francigena. Una strada Europea dal Gran San Bernardo a Roma“, edita dalla casa editrice Mattioli 1885, scritta da Riccardo Baudinelli (già autore di altre guide turistiche) e Luca Bruschi (esperto in sviluppo degli itinerari culturali europei). Oltre alle descrizioni, alle curiosità e alle foto, suddivise anche in questo caso per regioni, la guida è completata da una ricca selezione di informazioni utili su dove fare tappa per mangiare e dormire lungo il percorso.
Valentina Bernabei
Fonte: La Repubblica