Via Francigena

Gli itinerari culturali al centro delle politiche europee per lo sviluppo territoriale

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Redazione AEVF

Nel mese di giugno è stato presentato al Parlamento Europeo di Strasburgo il Rapporto sul tema “Verso una strategia dell’Unione europea per le relazioni culturali internazionali” (2016/2240(INI)). Gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa indicati come modello per sviluppo dei territori.

Il Rapporto è stato presentato dai relatori Elmar Brok e Silvia Costa attraverso le Commissione per gli affari esteri e la commissione cultura. L’eurodeputato Silvia Costa dal 2009, anno in cui è stata eletta al Parlamento Europeo, è fortemente impegnata a sostenere i programmi culturali europei, con una attenzione particolare rivolta agli itinerari culturali ed alla Via Francigena.

Il Rapporto sulla nuova Strategia dell’Unione contiene linee di indirizzo significative quali: piani di azione pluriennali e un programma per la mobilità e gli scambi internazionali; previsione di una linea di bilancio dedicata; sviluppo del turismo culturale e inclusione della cultura in tutti gli accordi bilaterali; l’istituzione di un programma internazionale di mobilità e di residenze d’artista per giovani artisti e professionisti della cultura europea.

Stiamo andando concretamente nella direzione che vuole la cultura come quarto pilastro autonomo e trasversale dello sviluppo sostenibile, senza il quale le società  non si rigenerano, non producono innovazione né relazioni pacifiche ” ha detto la Costa dopo la presentazione.

La stessa Commissione Cultura  ha ottenuto, la proclamazione del 2018 come Anno del Patrimonio culturale  Europeo. Una prima, concreta opportunità per la promozione del patrimonio culturale, materiale, immateriale e digitale, come elemento centrale della dimensione internazionale dell’Unione Europea.

Nella proposta di risoluzione trovano spazio gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa richiamati con grande fermezza sia negli articoli di premessa, sia in quelli del Rapporto. Essi rappresentano un volano per sviluppare progetti transfrontalieri; diventano uno strumento istituzionale importante per rafforzare le relazioni culturali fra i paesi, al fine di promuovere i valori fondamentali di diversità culturale, dialogo interculturale e sviluppo territoriale sostenibile di destinazioni culturali meno note, preservando al contempo il loro patrimonio culturale comune.

Il Programma, che nel 2017 festeggia i 30 anni e che proprio a Lucca nei giorni 27-29 settembre organizza il Forum annuale, sta supportando con forza gli itinerari culturali europei come occasione di sviluppo, dialogo interculturale e interreligioso, coesione sociale e tolleranza. Il successo di questo programma dipende sempre più dalla capacità di mettere in rete i territori, dalle istituzioni alle comunità locali, favorendo l’inclusione della cultura (in tutte le sue forme) all’interno delle politiche di sviluppo territoriale

La Via Francigena, insieme al Cammino di Santiago, è uno dei 32 itinerari certificati dal Consiglio d’Europa.

Luca Bruschi