Per un pellegrino, gli ostelli sono molto di più che semplici strutture ricettive. Rappresentano, infatti, un luogo di accoglienza e ristoro dopo le tappe del cammino, ma non solo: nel tempo hanno assunto un significato più profondo grazie alle storie dei viandanti che si intrecciano con quelle di chi ospita, in uno scambio di idee e opinioni.
Inoltre, l’inaugurazione di nuovi ostelli lungo la Via Francigena dà spazio a diverse opportunità e cooperazioni tra realtà locali. In senso stretto, migliora l’accoglienza pellegrina e i servizi a disposizione accessibili a tutti. In secondo luogo, permette di valorizzare ogni singolo territorio dove passa l’antico cammino da Canterbury a Roma. Tutto questo in un’ottica di arricchimento culturale, paesaggistico e economico di ogni singolo luogo.
Per questo, richiedono una menzione particolare gli ostelli della Via Francigena nell’area tosco-emiliana che sono stati recentemente inaugurati.
- L’Ostello del Pellegrino di Camaiore, in provincia di Lucca, sorge dentro il complesso monastico della Badia di San Pietro di Camaiore e conta 24 posti letto divisi in camere da 4,6 e 8 persone. Rappresenta un unicum in tutta la Versilia ed è un modello per nuovi ostelli in tutta la Regione Toscana. Viene gestito dalla Società Coop Consortile Promozione Turistica Versilia che ha organizzato l’inaugurazione lo scorso 9 settembre. Per l’occasione è stata allestita una mostra degli artisti Adolfo Saporetti, Pietro Paladini e Luciano Regattieri e ogni pellegrino ha avuto la possibilità di scoprire le tradizioni di Camaiore e condividere memorie di viaggio.
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- “Il pane e la rosa” è la casa del pellegrino che è stato inaugurato a Montignoso in provincia di Massa-Carrara lo scorso 25 giugno. L’ostello, che si compone di otto posti letto, una cucina e servizi igienici comuni, è stato riaperto dopo molti anni grazie alla sinergia tra l’Associazione Accoglienza pellegrina, il Comune e la parrocchia Santa Maria. Infatti, “Il pane e la rosa” oggi rappresenta un motivo di orgoglio e di socializzazione per i cittadini e i pellegrini.
- Tra gli ostelli di recente ristrutturazione, invece, troviamo l’Ostello di Costamezzana, una frazione del comune di Noceto in provincia di Parma e l’Ostello di Felegara, nel tratto parmense vicino a Medesano.
Il primo, che in passato era una scuola, a seguito degli investimenti del Giubileo del 2000 è una struttura ricettiva che offre 22 posti letto e un ascensore. È aperto tutto l’anno e accoglie pellegrini anche con disabilità.
Il secondo è stato inaugurato lo scorso giugno e sarà aperto al pubblico a partire dal 2024; è il risultato di un progetto di riqualificazione urbana e recupero di immobili dismessi, volti ad avere una seconda occasione e offrire servizi per i pellegrini che percorrono la Via Francigena in Italia.
Il tutto è stato reso possibile con l’aiuto dei fondi regionali Por-Fesr e la cooperazione tra Comune di Medesano, aziende locali e Diocesi di Parma e Cariparma.
Ridisegnare gli ostelli e l’accoglienza è molto più che offrire un posto dove dormire. La posta in gioco è molto alta e riguarda lo sviluppo dei cammini e il futuro della Via Francigena.
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