I viandanti, le associazioni, gli operatori culturali sono stati invitati dall’Associazione Europea delle Vie Francigene a fornire un piccolo contributo per migliorare la Via Francigena. E’ stato compilato un modulo con alcune brevi e semplici domande per aiutare a identificare le priorità di intervento sul percorso, e a raccogliere idee e stimoli dai viaggiatori. Sono stati raccolti quasi 200 questionari in due settimane.In occasione degli Stati Generali della Via Francigena, svoltisi questa mattina a Monteriggioni all’interno dello Slow Travel Fest, sono stati condivisi e restituiti i risultati. Il confronto è avvenuto con grande armonia. Punti di vista e di partenza diversi finalizzati a raggiungere i medesimi obiettivi.
Atteggiamento molto costruttivo e propositivo da parte dei pellegrini, i quali hanno sottolineato le priorità da perseguire per rendere più fruibile il percorso. Sicuramente il tema della segnaletica, sicurezza ed accoglienza sono i punti sui quali da tempo si sta cercando di lavorare e sui quali si sono già ottenuti buoni risultati, sempre migliorabili.
In merito alla segnaletica, se parliamo di percorso ufficiale (messo in sicurezza e tutelato dalle istituzioni) la situazione è notevolmente migliorata. Un grande lavoro è stato svolto anche nel corso del 2015 ad opera di enti locali, regioni, associazioni e operatori privati.
Ecco le principali priorità dei pellegrini, in ordine decrescente:
Segnaletica 80,3%
Strutture di accoglienza pellegrina 72,7%
Fontanelle 50,3%
Sicurezza del percorso 40,4%
Cartografia e guida 35,5%
Servizi di accoglienza (bar, alimentari) 33,3%
APP e info sul percorso 32,8%
“Cartografia e guide, sono stato l’argomento più dibattuto con i pellegrini incontrati“, dice Francesco. Un tema che ricorre nei questionari è quello di “aumentare le convenzioni con i bar/ristoranti“, come ci ricorda Stefania e di “migliorare l’accoglienza su Roma attraverso il Testimonium Francigeno all’arrivo“, segnala Arrigo. C’è chi sottolinea poi l’importanza di un maggior coinvolgimento delle parrocchie non solo per l’accoglienza, ma anche per la messa del pellegrino ad inizio o fine giornata.
La seconda parte è stata dedicata al ruolo che i singoli pellegrini e associazioni possono avere nella cura, tutela e valorizzazione della Via. Molti commenti positivi da parte ci camminatori che con entusiasmo metterebbero a disposizione il proprio tempo per la Francigena del proprio territorio: dall’accoglienza nelle case private al ripristino segnaletica, dalla pulizia lungo il percorso alla segnalazione di criticità, dalla guida volontaria alla promozione. C’è poi chi, come Riccardo, laureato in Scienze Motorie, propone una serie di “esercizi da viaggio” da svolgersi nelle soste e a fine giornata, utili soprattutto per chi non è troppo allenato.
C’è poi chi chiede un maggior impegno delle istituzioni. La giornata di oggi ha testimoniato l’importanza fondamentale delle istituzioni nello sviluppo della Francigena. Gli Stati Generali sono stati organizzati all’interno dello Slow Travel Festival realizzto con il sostegno della Regione Toscana e Comune d Monteriggioni, dando a centinaia di persone la possibilità di incontrarsi, confrontarsi, scambiarsi idee, proposte. Evento clou è stato poi l’inaugurazione dell’ostello sostenuto dalle istituzioni per poter dar risposta a pellegrini e camminatori. Sempre a proposito di accoglienza, entro fine anno saranno inaugurato ufficialmente venti ostelli per i pellegrini, realizzati con i contributi delle istituzioni e gestiti su scala locale con convenzioni private e con assoicazioni. Si tratta di una opportunità per creare anche occupazione e nuovi posti di lavoro.
I risultati del sondaggio con la sintesi dei commenti, uniti a quelli del Touring Club sulla tendenza del turismo slow, saranno trasmessi alle Regioni e Governo nazionale.
Luca Bruschi