A seguito dell’istituzione della Zona Rossa nelle regioni Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia, Toscana, Campania e della Zona Arancione in Puglia, Emilia Romagna e Liguria non è possibile spostarsi fra comuni e, di conseguenza, percorrere la Via.
VALLE D’AOSTA / PIEMONTE / LOMBARDIA/ TOSCANA/ CAMPANIA: ZONA ROSSA
- Spostamenti: Sono vietati gli spostamenti fra un comune e l’altro e anche all’interno dello stesso territorio comunale se non per comprovati casi di salute, urgenza e necessità. Questo quanto stabilito dall’ultimo Decreto Della Presidenza del Consiglio dei ministri per le prime tre regioni interessate dalla Via Francigena in Italia.
- Attività: All’interno delle stesse sono chiuse tutte le attività non indispensabili quali anche bar, ristornati, negozi al dettaglio. Restano aperti alimentari e farmacie.
Non è quindi possibile camminare lungo la Via Francigena.
PUGLIA /EMILIA ROMAGNA/LIGURIA: ZONA ARANCIONE
- Spostamenti: Divieto di ingresso e uscita dalla regione e divieto di circolazione in un comune diverso da quello di residenza salvo che per motivi di salute, esigenze lavorative, comprovate necessità, per rientrare nel proprio domicilio.
- Attività: Chiusura degli esercizi commerciali all’interno centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, salvo farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabacchi, edicole.
LAZIO: ZONA GIALLA
- Spostamenti: In queste regioni non vige il divieto di spostamento fra comuni ed è perciò consentito spostarsi lungo la Via Francigena, ma dalle 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Non camminate perciò dopo le 22 e prima delle 5.
È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata ,di non spostarsi con mezzi di trasporto pubblici (salvo per esigenze lavorative, di studio, motivi di salute e situazioni di necessità)
- Chiusura Aree urbane: In alcune areee urbane dove possono creare situazioni di assembramento può essere disposta, per tutta la giornata o in determinate fasce orarie, la chiusura al pubblico fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.
- Attività: Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle 5.00 sino alle 18.00. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Prestate attenzione pellegrini perché dopo le ore 18.00 è comunque vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. È consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto; tale attività è consentita fino alle 22, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
- Trasporti pubblici: Prestate attenzione anche ai trasporti pubblici, sui quali vi sarà una forte diminuzione del numero dei posti disponibili: su bus, treni, autobus, tram e in metropolitana la capienza massima scende infatti dall’80% al 50% e le Regioni rimoduleranno le corse, per cui potreste trovare variazioni agli orari abituali. Vi sconsigliamo fortemente di prendere tali mezzi nelle ore di punta, quando saranno già affollati e probabilmente appena sufficienti per pendolari e studenti.
- Parchi, ville e giardini pubblici: frequentazione condizionata al rigoroso rispetto del divieto di assembramenti e della distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
È obbligatorio avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.
Sono escluse le persone che stanno svolgendo attività sportiva individuale; i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché per coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità. È fortemente raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi.