Diffondere la cultura del camminare, muoversi per ritrovare il contatto con se stessi e il mondo, nell’ottica di un turismo responsabile. La Compagnia dei Cammini è uno dei riferimenti più importanti per le esperienze di viaggio lento in Italia e nell’area Mediterranea.
Viaggi a piedi, cammini di pace, viaggi in barca a vela o insieme ad un asino, camminate di meditazione (Deep Walking): il programma della Compagnia dei Cammini è vario e guarda anche alla Via Francigena. L’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa fa parte delle proposte inserite nel catalogo viaggi della Compagnia. Una serie di esperienze, all’insegna della lentezza visibili anche nella sezione “Viaggi ed escursioni” del portale ufficiale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF).
“Il lavoro sulla Francigena ci interessa perché crediamo in tutti i cammini. Come associazione, cerchiamo di valorizzare anche alcuni itinerari più piccoli (come il sentiero Spallanzani, la via Cretese) e stiamo cercando di fare una rete dei cammini minori. Ci fa piacere collaborare con AEVF perché la Via Francigena diventerà sempre più importante” conferma Luca Gianotti, coordinatore della Compagnia dei Cammini.
Come si muove la Compagnia dei Cammini sulla Francigena? “Essendo un cammino “maggiore”, spesso, i camminatori, si muovono in autonomia, amano sperimentare da soli. Noi la percorriamo a tratti, regolarmente, con i nostri gruppi e secondo il nostro stile, cercando di mantenere uno spirito da viandante, con letture, approfondimenti culturali. Vivendo il cammino come un’esperienza interiore”.
Escursioni, viaggi ma anche eventi. Diffondere la cultura dei cammini è la mission di Luca Gianotti, tra i fondatori della Compagnia dei Cammini, l’associazione nata nel 2010 dopo l’esperienza de “La Boscaglia”. Guida ambientale escursionistica, autore di diverse pubblicazioni dedicate al cammino (come L’arte del camminare – Ediciclo, 2011), ideatore di nuovi itinerari (come il Cammino dei Briganti tra Abruzzo e Lazio), Gianotti ha fatto della lentezza una filosofia di vita.
“La gratitudine del mio lavoro è quando, come guida, dopo una settimana di cammino vedo le persone trasformate. E’ bello vedere i risultati concreti del cammino sui volti dei camminatori – spiega il coordinatore della Compagnia dei Cammini – è questo che mi muove e voglio condividere. La nostra missione, è quella di diffondere la cultura dei cammini e siamo animati da questo spirito. Insieme a Luigi Nacci (scrittore, giornalista e guida escursionistica ndr), stiamo studiando per il futuro un nuova sferzata di cultura e novità nel mondo dei cammini. Il tempo che rimane libero, infatti, lo dedichiamo a creare eventi, iniziative e momenti di incontro. Ne siamo stati un po’ i precursori. Ricordo il primo Festival a Berceto tanti anni fa, segnò un po’ l’inizio della cultura dei cammini in Italia”.
Nel 2018, la Compagnia dei cammini ha organizzato 158 proposte di viaggio. Che tipo di esperienza vive chi partecipa alle vostre escursioni?:
“Dal punto di vista dell’accoglienza ci sono diverse possibilità. In generale, evitiamo i luoghi prettamente turistici e prediligiamo il rapporto con la piccola realtà del posto, l’incontro vero con le persone. – spiega Gianotti – Facciamo dei cammini in tenda, cammini dove si dorme all’aperto vicino agli ulivi dei pastori della Sardegna. Esperienze che ti fanno contribuire a mantenere viva una cultura antica come la pastorizia. Tornando alla Francigena, alterniamo due tipologie di ospitalità: una volta in un convento, una volta in un B&b, un po’ per per questioni organizzative e poi perché è bello avere due visioni diverse. – conclude Gianotti – A seconda dei viaggi, costruiamo un’ospitalità comunque sempre attenta ai valori. Anche l’accoglienza deve essere prima di tutto un’esperienza”.
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