Via Francigena

La Via Francigena e i Cammini d’Italia per il rilancio del turismo lento

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Redazione AEVF

Potremmo considerare la Via Francigena come la madre dei Cammini, per questo il suo riconoscimento europeo รจ senza alcun dubbio un valore aggiunto rispetto alla fitta e interessantissima rete di itinerari storico culturali e religiosi che si sono sviluppati negli ultimi anni. Lโ€™attenzione del Ministero Italiano dei Beni culturali e del turismo verso questo storico Cammino arriva da lontano, ovvero fin da quando furono allocati i primi finanziamenti da parte dellโ€™allora Ministro Francesco Rutelli, finalizzati a una prima tracciatura e promozione.

Nel 2014, con lโ€™insediamento del Ministro Franceschini e il passaggio delle competenze sul turismo ai Mibact, la rinnovata attenzione agli itinerari storico culturali come segmento importante di una nuova forma di fruizione turistica del paesaggio italiano รจ stata celebrata con lโ€™anno dei Cammini del 2016, per entrare poi a pieno titolo nel Piano strategico del turismo.

In particolare, al tratto italiano della Via Francigena sono stati destinati 20 milioni di euro (altri 40 milioni sono andati, complessivamente, ai Cammini francescani, di San Benedetto e allโ€™Appia) per uniformare lโ€™intero tracciato e garantirne la fruizione in sicurezza dalla Valle dโ€™Aosta alla Puglia. Si tratta di risorse molto importanti, ripartite tra le Regioni interessate al tracciato.

Lโ€™attenzione del Ministero verso la Via Francigena si esplica anche nella preparazione del dossier per il riconoscimento Unesco attraverso il Coordinamento e il supporto tecnico scientifico degli Uffici del Segretariato generale in collaborazione con gli altri Stati interessati – Regno Unito, Francia e Svizzera – e il supporto tecnico della Regione Toscana e dellโ€™Associazione europea delle Vie Francigene. Lโ€™iter รจ ancora lungo e ovviamente lโ€™esito non รจ scontato, essendo una candidatura complessa, ma si sta procedendo spediti rispettando tutte le procedure previste.

Nella fase di ripartenza, dopo la crisi sanitaria dovuta al Sars-Cov-2, รจ fondamentale proseguire nel supportare gli operatori impegnati nella promozione del โ€œturismo sostenibile”. In questo senso, attraverso un ascolto di alcuni stakeholder ideatori della campagna โ€œIo cammino in Italiaโ€, stiamo studiando misure concrete, coerenti con il Piano strategico del turismo.

La Via Francigena attraversa luoghi molto celebrati del paesaggio e altri quasi sconosciuti, ma che dalla crescita esponenziale del Cammino hanno tratto significativi benefici socio-economici.

La politica di rilancio di un turismo di prossimitร  che garantisce una fruizione lenta, diffusa, destagionalizzata e di qualitร  vede nella Via Francigena e nella vasta rete dei Cammini, uno dei settori chiave per rilanciare la bellezza straordinaria dellโ€™Italia e degli altri tre Paesi attraversati.

Per mettere a sistema una promozione coordinata del turismo lento รจ in programma il rilancio dellโ€™Atlante digitale dei Cammini dโ€™Italia che molto probabilmente diventerร  una sorta di portale in cui ricomprendere, oltre ai Cammini, tutta la rete escursionistica, i treni turistici e le ciclovie.

Pensate solo al fascino di un viaggio sul trenino della Val dโ€™Orcia per poi, zaino in spalla o in sella a una bici, immergersi nella magica atmosfera della Via Francigena.

Lorenza Bonaccorsi
Sottosegretaria di Stato del Ministero italiano per i Beni e le Attivitร  culturali e per il Turismo