Il pellegrinaggio di Martine Gautheron, vicepresidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, tra Canterbury e la sua città francese: Champlitte. Un viaggio durato quasi un mese e tanti km percorsi, attraverso le campagne inglesi, i villaggi francesi ed in visita ad alcune tra le più celebri cattedrali europee.
“Dopo tre anni di cammino sulla Via Francigena da Champlitte a Roma, io e mio marito abbiamo deciso di andare fino a Canterbury in treno, per poi ritornare a casa nostra a piedi per la Via Francigena. Così abbiamo realizzato il percorso per intero, e come vice presidente dell’AEVF, tutto questo aveva un senso!
Il 29 agosto, abbiamo incontrato Velia Coffey, vice presidente dell’AEVF e vice direttrice generale del Canterbury City Council e Edward Condry, arcivescovo di Ramsbury, un incontro indimenticabile ricco di emozioni. La cattedrale e la pietra KM 0! La mattina presto, abbiamo lasciato Canterbury seguendo la segnaletica del sentiero delle ghiande e a Dover abbiamo preso un traghetto per Calais. Arrivati tardi a Calais abbiamo subito visto la segnaletica GR 145! Il 31 agosto, abbiamo visitato la città: il campanile, i giardini del municipio e “i borghesi della città”. Tutto il giorno, come i successivi, abbiamo seguito il percorso GR 145, ben segnalato anche se ogni tanto troppo lungo, le tappe tracciate non essendo il cammino più corto. Abbiamo costeggiato il lungo mare, la Costa d’Opale, per arrivare a Wissant. Thomas Becket vi ha soggiornato e Sigerico vi ha fatto tappa. Di seguito, abbiamo attraversato la campagna e le coltivazioni, i veri giardini del paese!
La Via Francigena è la scoperta del patrimonio e della storia di Francia, perché non soltanto ci sono monumenti meravigliosi nei Hauts de France e nel Grand Est, ma ci sono anche le vestige delle guerre mondiali, i cimiteri militari inglesi, canadesi, tedeschi, americani, australiani, … Qui più di ogni altro posto, l’itinerario culturale europeo ci fa prendere coscienza dei valori di quello che l’Europa potrebbe essere.
Le città e i villaggi attraversati lasceranno un’impronta indelebile nelle nostre memorie: una chiesa aperta, un’abbazia che accoglie i pellegrini, abitanti curiosi e chiacchieroni che ci interrogano sulla nostra meta o motivazione del nostro viaggio. Nella Marne e l’Aube, il cammino attraverso le vigne dei prestigiosi grands crus de Champagne e l’incrocio a Reims tra il Cammino di Santiago e la Via Francigena testimoniano il passato di questa città.
A Châlons en Champagne, abbiamo deciso di camminare sul cammino storico di Sigerico, la valle della Coole, e in qualche giorno, abbiamo raggiunto Langres,e poi finalmente la nostra casa.
Il bilancio: 620 km e 23 giorni di scoperte del patrimonio e dell’ambiente, di scambi, di incontri, con le difficoltà dovute alla mancanza di alloggi e la meteo capricciosa, il raggiungimento di un obiettivo tanto desiderato.
E già un sogno: la Via Francigena del Sud, per quando è?“
Martine Gautheron