Giovedì 19 dicembre 2019 a Milano – presso Palazzo Pirelli – Sala Gonfalone, via Fabio Filzi 22 – è in programma l’incontro “La Via Francigena in Lombardia. Verso la candidatura UNESCO”. L’appuntamento, con inizio lavori alle ore 11, sarà l’occasione per presentare i risultati del progetto a cura dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), Regione Lombardia con la collaborazione della Provincia di Pavia e della Provincia di Lodi.
“La Via Francigena in Lombardia. Verso la candidatura UNESCO” è infatti tra i progetti selezionati dal bando di Regione Lombardia per la promozione dei siti UNESCO lombardi e gli Itinerari culturali. La proposta, presentata da AEVF – Réseau Porteur abilitato dal Consiglio d’Europa per la salvaguardia, tutela, promozione, sviluppo della Via Francigena – ha messo in campo una serie di azioni, concertate con il territorio, per la valorizzazione e la promozione turistico culturale della Via sul tratto lombardo, tra queste la redazione dello studio di inquadramento finalizzato alla candidatura UNESCO della Francigena europea, il restyling del sito web dedicato alla Francigena in Lombardia (https://www.lombardia.viefrancigene.org/it/), la realizzazione di uno speciale editoriale legato al territorio lombardo e delle cartine ufficiali delle due Province.
Programma dell’incontro: ore 10.30 registrazione dei partecipanti. Ore 11 saluti istituzionali di Stefano Bruno Galli Assessore all’Autonomia e Cultura – Regione Lombardia e Massimo Tedeschi Presidente Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF). Dalle ore 11.30 presentazione del progetto a cura di Sami Tawfik, project manager AEVF; Vittorio Poma, presidente della Provincia di Pavia e Francesco Passerini, Presidente della Provincia di Lodi. Seguirà dibattito.
“La Via Francigena è tra i più importanti itinerari culturali d’Europa riconosciuti dal Consiglio d’Europa. Il tratto lombardo – che misura oltre 120 chilometri – è particolarmente suggestivo sia sotto il profilo storico-culturale sia sotto quello naturalistico-paesaggistico – sottolinea Stefano Bruno Galli, Assessore all’Autonomia e alla Cultura di Regione Lombardia – Per questo, Regione Lombardia è in prima linea nelle politiche di valorizzazione della Via Francigena e, più in generale, del cammino lento. La candidatura Unesco della Via Francigena – con l’auspicio che possa tradursi nell’ambito riconoscimento – conferma l’unicità di questa Via, premiandone la bellezza e l’immenso patrimonio culturale e naturale che si può ammirare percorrendola”.
“L’UNESCO dà un valore aggiunto alla notorietà e all’attrattività dei posti e dei luoghi, il lavoro che si fa in quella direzione è importante e va sfruttato dalle autorità locali e dal mondo economico, sociale e del territorio. La Regione Lombardia ha mostrato di esserne consapevole. È stata la prima Regione ad aderire ad AEVF ed è in prima fila per portare avanti la certificazione UNESCO – spiega Massimo Tedeschi, Presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene – Questi territori hanno delle peculiarità importanti sia dal punto di vista architettonico che ambientale, agricolo ed enogastronomico. Penso a Pavia per la sua importanza storica, oggi importante centro universitario. Mettere queste eccellenze nella rete della Francigena darà un contributo importante alla conoscenza di questo patrimonio a livello mondiale, incentivandone ulteriormente il turismo culturale”.
La Via Francigena in Lombardia si snoda per oltre 120 km da Palestro, attraverso Robbio, Mortara, Tromello, Garlasco, Gropello Cairoli, Pavia, Belgioioso, Santa Cristina e Bissone, Chignolo Po, Lambrinia, Orio Litta fino a Corte Sant’Andrea, dove si trova l’imbarco dei pellegrini che vogliono proseguire il cammino oltre il Po.
“La candidatura Unesco del tratto Lodigiano e Pavese della Via Francigena rappresenta per la peculiarità della sua geolocalizzazione territoriale un prossimo polo di attrazione turistico-culturale in cui il visitatore avrà immediatamente la sensazione di poter avere a disposizione in un diametro di pochi km storia, ambiente ed enogastronomia e pianificare attraverso le tematiche esperienziali dei portali web locali come VisitLodi il proprio esclusivo itinerario” afferma Francesco Passerini, Presidente della Provincia di Lodi.
“La Provincia di Pavia, tra i soci fondatori dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, ha sempre creduto nell’importanza storica e culturale della Via Francigena e proprio per questo, nonostante le difficoltà, ha partecipato e sostenuto nel tempo lo strumento associativo – sottolinea Vittorio Poma, presidente della Provincia di Pavia – AEVF ha dimostrato capacità di concretizzare obiettivi e di intraprendere percorsi strategici con e per il territorio anche con il progetto di cui oggi presentiamo gli esiti. Non sappiamo se e quando la Via Francigena diventerà Patrimonio dell’Umanità, ma certamente riteniamo importante lavorare con questo obiettivo e con la consapevolezza che tutte le attività che svolgeremo avranno già una ricaduta positiva in termini di crescita culturale del territorio e delle sue potenzialità”.
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