Via Francigena

La Toscana aderisce al coordinamento europeo sulla via Francigena, in accordo con AEVF

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Redazione AEVF

L’apertura ufficiale del tratto toscano della Via Francigena, avvenuto a Lucca lo scorso 21 giugno alla presenza del ministro alla Cultura e Turismo Dario Franceschini, ha gettato le basi per aprire nuovo capitolo di sviluppo nazionale ed europeo per l’antico percorso per pellegrini.

La firma apposta oggi, in occasione dell’importante evento del Lu.Be.C., al protocollo di collaborazione europea dalla Regione Toscana e dalla Associazione Europea delle Vie Francigene, consolida il processo di crescita condiviso con le regioni attraversate dalla Via Francigena: oltre alla Toscana, Kent (Regno Unito); Nord-pas-de-Calais, Picardie, Champagne-Ardenne, Franche-Comtè (Francia); Cantone Vaud, Cantone Vallese (Svizzera); Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Lazio (Italia). Il progetto riguarda anche le Regioni che, in vista di una futura estensione dell’itinerario fino a Gerusalemme, sono collocate lungo il percorso  che da Roma conduce a Santa Maria di Leuca: Molise, Campania, Basilicata e Puglia.

Il Comitato, cooridnato da AEVF, ha tra i suoi obiettivi principali quelli di valorizzare il patrimonio materiale, immateriale e naturale situato lungo il percorso della Via Francigena, di sviluppare il potenziale turistico del cammino, di elaborare e approvare un Master Plan europeo della Via Francigena che assicuri la sicurezza di chi la percorre, la manutenzione delle infrastrutture, il miglioramento della  segnaletica, il potenziamento della comunicazione e della promozione, la messa in rete delle imprese locali per lo sviluppo dell’economia legata al percorso, la cooperazione con gli altri cammini di pellegrinaggio riconosciuti dal Consiglio d’Europa.