La celebrazione dei 1500 anni dell’Abbazia di Saint Maurice, evento in programma dal 21 settembre 2014 al 22 settembre 2015, rappresenta un tassello molto significativo anche per lo sviluppo del progetto europeo della Via Francigena all’insegna del dialogo interculturale ed interreligioso.
La Svizzera (in questo caso il percorso francigeno nel Cantone Vallese) si trova a metà strada dal punto di partenza, Canterbury, alla città eterna, Roma. Ed è proprio da questo luogo immerso nelle Alpi che si celebra l’importante Giubileo legato alla celebre Abbazia di San Maurizio, alla quale da molti anni l’Associazione Europea delle Vie Francigene è in stretta relazione. Merito anche dell’Abate Joseph Roduit, persona illuminata e da sempre appassionata del cammino Francigeno, così come delle associazioni di camminatori e dalle istituzioni del territorio “vallese”, che convintamente partecipano da anni al progetto europeo della Francigena.
La storia dell’Abbazia, in breve: L’abbazia è più antica dell’Europa Occidentale ad essere stata occupata ininterrottamente. Ha resistito ad invasioni, incendi, saccheggiamenti e intemperie di ogni genere. L’abbazia sorge presso una sorgente che già in epoca romana era sede di un tempio dedicato alle ninfe, secondo altre fonti, a Mercurio. La tradizione fa risalire a Teodoro, primo vescovo di Martigny, la costruzione nel 381 del primo santuario dedicato a San Maurizio e ai legionari della legione Tebea, santuario che venne poi ampliato nel V secolo. L’abbazia venne fondata il 22 settembre 515 dal re burgundo San Sigismondo, primo re burgundo cattolico. Fu proprio lui a fare dell’abbazia un luogo di pellegrinaggi invitando il suo popolo a seguire l’adesione alla nuova fede. La basilica sorge oggi nello stesso luogo dove si trivava un santuario che ospitava i resti di San Maurizio.
Come dice l’Abate Joseph Riduit, “All’interno di un mondo che costantemente cambia, questa Abbazia dimora come un faro dentro la tempesta di idee che in tante occasioni hanno cercato di screditare i valori della preghiera e l’azione cristiana ispirata al Vangelo”
Dialogo interculturale e interreligioso: l’Abbazia di Saint Maurice è un perfetto esempio di dialogo interculturale ed interreligioso. Si tratta oltretutto di un luogo millenario che racchiude un forte senso di spiritualità che invita al dialogo, all’incontro, alla riflessione. A distanza di secoli colpisce la determinazione e la fatica con la quale ancora oggi i pellegrini raggiungono ancora questo luogo di fede, carico di energia. Queste celbrazioni diventano anche una importante occasione di incontro delle anime della Chiesa Cristiana presente sulla Francigena: Anglicana, Protestante, Cattolica.
Un evento per celebrare il Giubileo dell’Abbazia con l’AEVF: il 26-27 giugno si svolgeranno una serie di eventi organizzati da AEVF, in collaborazione con la Regione Bas-Valais, la città di Saint Maurice, le associazioni di camminatori e l’Abbazia. Venerdi 26 giugno è previsto il primo incontro annuale del Comitato Europeo delle Regioni sulla Francigena, coordinato da AEVF. Una occasione importante per condividere e parlare di temi quali accoglienza, segnaletica e percorso, promozione. Prevista poi la visita al prezioso tesoro dell’Abbazia. Sabato 27 giugno si svolgerà l’Assemblea dei soci AEVF, alla quale sono invitati i rappresentanti delle istituzioni europee, regioni, autorità locali e associazioni, operatori culturali. In programma poi la presentazione del nuovo numero della Rivista “Via Francigena and the European Cultural Routes”, che proprio al percorso in Svizzera dedicherà un ampio reportage. Infine la degustazione con i prodotti dei territori francigeni concluderà l’evento. Nel pomeriggio prevista anche una camminata per scoprire insieme il tracciato francigeno. Si tratta di eventi ai quali tutti sono invitati a partecipare.
Quattro cammini si incontrano alla Basilica di Saint Maurice: per celebrare “in cammino” questo anno giubilare, alla fine di agosto è previsto un evento significativo che culminerà con l’arrivo di quattro gruppi di camminatori presso il sagrato della Basilica. I pellegrini, in cammino per due settimane, arriveranno contemporaneamente da nord, sud, est ed ovest in segno di pace e condivisione, in pieno spirito francigeno.
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Luca Bruschi