L’Associazione Europea delle Vie Francigene rende omaggio al suo grande Presidente Massimo Tedeschi, venuto a mancare dopo aver combattuto con grande coraggio e forza una malattia negli ultimi mesi.
Massimo Tedeschi è stato un Presidente visionario che il 7 aprile 2001, insieme a 34 comuni e province, fondò l’Associazione dei comuni italiani sulla Via Francigena, poi traformata nel 2005 in Associazione Europea delle Vie Francigene. Una rete che in questi 23 anni è cresciuta moltissimo e che ha sempre messo al centro la sua dimensione internazionale, a partire dal riconoscimento a Itinerario culturale del Consiglio d’Europa con i suoi valori di dialogo, pace, tolleranza.
E proprio intorno ad una bellissima idea di Europa è stata costruita giorno dopo giorno AEVF, esempio di cooperazione dal basso fra territori e ponte di dialogo fra popoli.
Con il suo presidente Massimo Tedeschi alla guida, AEVF nel 2021 ha organizzato e realizzato il lungo viaggio “Road to Rome” da Canterbury a Santa Maria di Leuca, a piedi e in bicicletta, per celebrare i 20 anni dell’associazione. Un evento durato quattro mesi durante il quale la delegazione francigena ha incontrato tutte le amministrazioni comunali e associazioni lungo il percorso.
Massimo Tedeschi lascia una importante e splendida eredità a tutta l’Associazione Europea delle Vie Francigene. Sicuramente ci saranno i momenti e i modi per ringraziare, ricordare e celebrare il grande Presidente che ha avuto la visione e la lungimiranza di federare i territori per conseguire insieme un solo obiettivo: una unica Via Francigena, lunga 3.200 km, che dialoga insieme per far crescere l’itinerario europeo certificato nel 1994 dal Consiglio d’Europa.
“La visione Europea di Massimo è stata lungimirante e determinante per la crescita e la valorizzazione della Via Francigena. E’ un atto dovuto a Massimo continuare sulla via da lui tracciata con lo stesso impegno e con la stessa determinazione che lo hanno caratterizzato. Per me Massimo non è stato solo il Presidente dell’AEVF, ma è stato soprattutto un amico fraterno che ho conosciuto 23 anni fa e che non dimenticherò mai.”
Francesco Ferrari, Vice presidente vicario AEVF
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