L’Assemblea Generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) verso Canterbury. La città medievale inglese, km zero della Via Francigena, è stata proposta come location per l’assemblea del 2019. Una programmazione che testimonia il clima di amicizia con Canterbury e con il Kent, da dove nel 990 l’arcivescovo Sigerico iniziò il suo viaggio verso Roma.
Canterbury guarda con attenzione al futuro dell’itinerario europeo e al suo percorso verso la certificazione UNESCO. Un interesse manifestato direttamente al presidente AEVF Massimo Tedeschi e al direttore Luca Bruschi alla presenza di Velia Coffey, vice direttrice generale del Canterbury City Council nonché vicepresidente AEVF, durante i recenti incontri a Canterbury finalizzati a rinforzare la rete europea delle vie Francigene.
Gli incontri di portata storica con interlocutori istituzionali del calibro del sindaco Simon Cook e dell’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby hanno confermato un’intesa comune per la Francigena. Dopo l’appuntamento programmato a Champlitte, in Francia, il 18 maggio 2018, nel 2019 l’assemblea AEVF si dirige verso il Regno Unito.
“Sarebbe la prima volta in terra inglese, un grande avvenimento per la famiglia francigena – commenta il presidente Tedeschi – da definire solo se in primavera o in autunno. Si tratta di una sensibile dimostrazione della dimensione internazionale della Via Francigena e della rete AEVF. Ricordo che nel 2016, lo scorso anno, una assemblea si è svolta in Svizzera ad Aigle. Il prossimo anno saremo in Francia a Champlitte, tra l’altro sede operativa AEVF per lo sviluppo della Francigena d’Oltralpe, e nel 2019 finalmente anche a Canterbury”.
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Nelle foto a destra: AEVF e le autorità di Canterbury
Silvia Iuliano