Orizzonti vastissimi si aprono dal crinale che si affaccia sulla Valdelsa, dove cammini seguendo fedelmente le orme dell’arcivescovo Sigerico. Ti ritrovi immerso nella solitudine dei campi di grano, contemplando paesi lontani: Castelfiorentino, Gambassi Terme, una costellazione di borghi sui crinali, i casali, le pievi romaniche tra gli ulivi. Svettano le torri di San Gimignano e quelle della cerchia tonda di Monteriggioni, a cui arrivi seguendo strade bianche bordate di cipressi.
Siena è la città emblema della via Francigena, a cui deve la sua fortuna e prosperità . Cammina nel medioevo tra le sue vie, visita l’antico ospitale di Santa Maria della Scala, con il suo pellegrinaio affrescato. Rimettiti in cammino, ma volgi lo sguardo: le torri e il suo inconfondibile profilo ti seguiranno a lungo, mentre cammini sui facili percorsi della val d’Arbia.
La via Cassia sale a un altro spartiacque e attraversa da un capo all’altro San Quirico d’Orcia, alta sul suo poggio. Una nuova alba ti riserva la sorpresa dei paesaggi assoluti della val d’Orcia: un incalzare di dolci colline, il giallo del grano o i campi arati a perdita d’occhio. Affacciati alla balaustra sulla piazza d’acqua di Bagno Vignoni: quelle acque calde erano un toccasana per i pellegrini medievali. Da Vignoni Alto hai notato un paesaggio nuovo, su cui svetta il cono vulcanico del monte Amiata. Non perdere di vista un rilievo che appare all’orizzonte, coronato da una torre isolata. Quella è Radicofani, ed è lì che devi arrivare. Terra di confine tra Ducato di Toscana e Stato della Chiesa, ti accoglie con strade solitarie e ambienti più selvaggi.
Si dirada la presenza umana nella discesa verso la valle del Paglia, sulla vecchia Cassia ancora sterrata. Greggi di pecore, pascoli battuti dal vento e poi la terra scura della Tuscia viterbese prelude ad Acquapendente e ad altre belle città di antichissima origine: Bolsena con le sue memorie etrusche e romane, Montefiascone alta sul lago, Viterbo cinta dalle mura merlate. Vivrai l’emozione di poggiare il piede sul basolato della via Cassia romana, quando mancano ormai meno di 100 chilometri a San Pietro.
Non correre ora che la meta è vicina. Assapora ritmi rilassati sostando sulle piazze barocche di Sutri, Campagnano, Formello. Rinfrescati nelle ombrose foreste nel parco di Vejo, dove stenterai a credere che Roma sia così vicina, e che la silenziosa campagna romana debba lasciare posto alle vie e ai palazzi. Le emozioni dell’ultimo giorno, della breve ultima tappa, resteranno con te per sempre: sei arrivato nella Città Eterna e alle sue bellezze, e con il viso rivolto a San Pietro, il colonnato del Bernini ti abbraccia negli ultimi passi.Â