Via Francigena

LIBERI DI CAMMINARE …… Per un mondo libero dalla Sclerosi Multipla

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Redazione AEVF

Questo il titolo del progetto sociale datato 2020 che il dott. Gabriele Rosa, a capo di  Associazione Lamu  e Rosa Running Team ASD,  ha realizzato  in collaborazione con  l’avvocato Maria Luisa Garatti, presidente  dell’Associazione Sevuoipuoi.

Il progetto sarà a favore di AISM e, per un mondo libero dalla Sclerosi Multipla, si camminerà lungo la Via Francigena percorrendone 12 tappe, da Siena a Roma, dal 26 agosto al 07 settembre.

 

Un progetto sociale nato con l’obiettivo di diffondere un messaggio di incoraggiamento e sostegno a coloro che sono affetti da sclerosi multipla per dimostrare, a più voci, l’importanza che la pratica motoria corretta e supervisionata può avere sui pazienti affetti dalla patologia.

 E’ dimostrato infatti come il movimento possa rallentare ed alleviare i sintomi della patologia e divenga un   supporto psicologico insostituibile, aumentando la sicurezza e l’autostima del paziente.

Da anni il Gruppo Rosa realizza progetti sociali che vedono protagoniste persone con patologie e disabilità, offrendo loro l’opportunità di partecipare a grandi eventi sportivi internazionali, quali ad esempio la celeberrima Maratona di New York. Quest’anno janno deciso di realizzare un progetto che non fosse focalizzato sulla corsa bensì sul cammino, con l’obiettivo di evidenziare come dalla pratica di questo gesto semplice e naturale, tutti possano trarre notevoli vantaggi dal punto di vista psicofisico, in particolar modo le persone con patologie o disabilità.

Da qui l’idea di percorrere alcune tappe della Via Francigena, attraversando borghi e città di straordinaria bellezza della nostra Italia, con il desiderio di condividere e comunicare un messaggio di speranza per coloro che soffrono di sclerosi multipla e contemporaneamente infondere un segnale di Ri-partenza e Ri-nascita per tutti.

Il 24 agosto il gruppo dedicherà un saluto a Brescia, città di partenza, per poi raggiungere Siena dove il 26 agosto  inizierà il cammino.

Lungo le tappe i protagonisti saranno lieti di accogliere chiunque desideri unirsi a loro, per condividere e sostenere il messaggio di “Liberi di camminare”.

Giunti a Roma si recheranno all’Istituto Superiore della Sanità per la consegna simbolica di un progetto di studio che propone di affiancare alle cure tradizionali, la pratica sportiva per gli effetti positivi che essa produce sul paziente.

Attraverso la rete del Dono è aperta la raccolta fondi destinata alla ricerca

Il progetto gode del patrocinio del Comune di Brescia e di AEVF – Associazione Europea delle Vie Francigene ed è sostenuto dal Consorzio per la Tutela del Grana Padano,  da DF Sport Specialist Spa e Airoldi Metalli Spa.

SloWays è il tour operator che provvederà all’organizzazione tecnica del viaggio.

Le parole del Dott. Gabriele Rosa:

“ Questo progetto mi dà enorme emozione!

 Attraverso i chilometri percorsi dagli ammalati di sclerosi multipla e dai loro accompagnatori potremo diffondere un grande messaggio di speranza per tutti.

Con questo progetto, inoltre, invitiamo tutti a camminare, ovunque, da soli o in compagnia, aumentando il piacere di vivere e migliorando la propria condizione di benessere psicofisico.

Camminatori del mondo e nel mondo seguiteci tutti. Uniti possiamo formare una rete che renda migliori noi e il mondo in cui viviamo”

 

Le parole di Maria Luisa Garatti

Durante una delle mie giornate difficili, in cui ero rinchiusa in casa,  ho pensato a questo progetto: un modo  per far conoscere la malattia di cui soffro da 14 anni, raccogliere fondi per la ricerca e muovere le mie gambe anche per chi non può .. un cammino dentro i meandri della mia anima per rendere ancora più forte la mia voglia di vivere.

Perché io non mi arrendo e, anche se ogni giorno mi sento stanca e spossata, come se avessi uno zaino di 20kg costantemente sulle spalle, so che c’è una vita da vivere, ci sono corse da fare, obiettivi da raggiungere, sorrisi da trasmettere.

Le giornate vanno vissute fino in fondo, nonostante tutto, perché non si sa cosa si trova dietro l’angolo …”