Riceviamo e condividiamo il ricordo del Presidente Massimo Tedeschi attraverso le parole di Silvia Costa, europarlamentare dal 2009 al 2019 (dal 2014 Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo), e dal 2020 al 2023 commissaria straordinaria di Governo per il recupero dell’ex carcere borbonico sull’isola di Santo Stefano a Ventotene.
“Un grande dolore la perdita prematura di Massimo Tedeschi, un grande amico, fondatore e presidente infaticabile e entusiasta dell’Associazione Europea delle Vie Francigene. In 23 anni di attività, iniziata da Sindaco di Fidenza, Massimo ha saputo con passione e dedizione straordinaria coinvolgere istituzioni e reti associative, amministratori locali, ragazzi e adulti, laici e religiosi in una crescente valorizzazione di quello che poi, con il riconoscimento del tratto della “Francigena nel sud” – che ottenemmo a Lussemburgo dall’Istituto Europeo degli itinerari culturali, poi ratificato dal Consiglio d’Europa – è diventato l’itinerario culturale europeo più lungo accanto allo storico Cammino di Santiago. Un percorso che da Canterbury attraversa quattro Stati, dieci Regioni italiane e giunge fino a Santa Maria di Leuca.
Con Massimo e la straordinaria rete che negli anni ha saputo creare, in primis con il suo più stretto collaboratore Luca Bruschi, ho partecipato a tante iniziative: dal lancio della Via Francigena a livello internazionale a Strasburgo nel 2010, con lui e l’allora commissario Tajani, e le due interlocutrici apicali del Consiglio d’Europa, Gabriella Battaglini e Luisella Pavan Wolfe, dell’Accordo Parziale Allargato tra Commissione Europea e Consiglio d’Europa che rilanciò la collaborazione tra le due istituzioni anche con un bando annuale dedicato a sostenere gli itinerari; al convegno che promossi a Roma nel febbraio 2011 di tutta la larga community delle vie Francigene con istituzioni e amministratori locali italiani; o il convegno a Monteriggioni con l’allora Sindaca Raffaella Senesi; e ancora le tre “passeggiate Francigene” che promossi come europarlamentare anche con colleghi di altri Paesi tra Toscana e Lazio; o la celebrazione a Lucca nel 2017 dei 30 anni della creazione dello splendido programma degli itinerari culturali europei del Consiglio d’Europa.
E due anni fa, nel mio ruolo di Commissario di governo per il recupero dell’ex carcere borbonico di Santi Stefano in Ventotene gli avevo proposto, insieme al glorioso Gruppo dei 12, guidato dall’indimenticabile Alberto Alberti, l’inserimento dell’isola di Ventotene (nel frattempo divenuta titolare dell’ambito Marchio del patrimonio europeo) nel percorso Francigeno, prima isola a farne parte. Massimo Tedeschi ne fu subito entusiasta e condivise la proposta con AEVF, nel segno dell’Europa – la nostra comune passione – unendo la ricorrenza degli 80 anni del Manifesto di Spinelli, Rossi e Colorni con i 30 anni dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.
Ricordo la bellissima cerimonia al Comune di Ventotene insieme all’allora Sindaco Gerardo Santomauro e l’emozione del gruppo di camminatori nella visita guidata dei luoghi del confino degli antifascisti in cui nel 1941, ancora in piena guerra, fu concepito e scritto il Manifesto per una Europa libera e unita.
Quanti struggenti ricordi ho dei convegni in giro per l’Italia e l’Europa per valorizzare, rendere accessibile, far conoscere, sostenere la Via Francigena, che nel tempo ha visto crescere l’interesse, la partecipazione e la fruizione di tanti pellegrini, camminatori, turisti, sportivi affratellando e coinvolgendo vite e storie che lì si incrociano.
Caro Massimo la passione che hai trasmesso a me e a tanti per il valore unitivo e di dialogo euromediterraneo della Via Francigena, come metafora dell’incontro pacifico tra diverse culture e religioni , è la tua eredità più bella e luminosa. E profetica.
E anche ora, caro Massimo, ci precedi nel cammino.”
Silvia Costa