Monte Sant’Angelo rilancia la sua importanza come meta indiscussa della Via Francigena nel Sud. La città pugliese legata al culto dell’Arcangelo Michele, sta infatti ponendo le basi per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale dei cammini.
Una volontà confermata dal neo sindaco Pierpaolo D’Arienzo e dalla sua amministrazione che, il 25 luglio, in sede di consiglio comunale, ha votato all’unanimità l’adesione all’Associazione Europea delle Vie Francigene.
“Si tratta di un segnale molto forte – conferma il primo cittadino – abbiamo voluto dare continuità al lavoro iniziato dall’Associazione locale Monte Sant’Angelo Francigena. Noi crediamo molto in questo nuovo tipo di valorizzazione del turismo spirituale e ci impegneremo anche attraverso le risorse di bilancio, a valorizzare i percorsi e i camini con un’azione di concertazione di Comuni che si trovano lungo la via”.
Un passo concreto, ricordato venerdì 28 luglio nel primo incontro tra il Sindaco e la vice presidente di AEVF, Martine Gautheron in visita al Santuario di Monte Sant’Angelo in occasione del congresso internazionale sui cammini organizzato a San Giovanni Rotondo.
“Oggi possiamo dire che con questa amministrazione abbiamo raggiunto il primo step fondamentale per avvicinarci ai cammini – ha sottolineato Biagio De Nittis rappresentante dell’associazione locale– Monte Sant’Angelo rappresenta un punto cardine delle Vie Francigene e dovrà essere un comune capofila. Ci auguriamo che in collaborazione con San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis e Manfredonia, in futuro Monte San’Angelo possa essere la tappa principale della via Francigena del Sud”.
Capitale storica dei cammini, la città del culto micaelico guarda ai pellegrini moderni come un nuovo prodotto turistico per la comunità, seguendo le tracce di una tradizione millenaria. La strada è in salita, con una Via Francigena in fase di costruzione, ma volontà ed entusiasmo non mancano.
Silvia Iuliano