Il Comitato Via Francigena nel Sud continua la propria attività di sensibilizzazione dei territori perlo sviluppo della Via Francigena e si è fatto parte attiva per i lavori di rifacimento della segnaletica, in collaborazione con enti locali ed in accordo con Regione Lazio ed Associazione Europea delle Vie Francigene.
Il tema della segnaletica lungo il percorso ufficiale rappresenta un elemento molto importante per identificare il percorso e per dare ai viandanti la possibilità di seguire con continuità la Via Francigena, senza sovrapposizioni di cartelli (come purtroppo talvolta accade). L’iniziativa del Comitato Via Francigena nel Sud è iniziata nel Tratto Castel Gandolfo – Nemi, utilizzando la tipologia di cartellonista approvata dall’AEVF e seguendo il percorso approvato dalla Regione Lazio. La segnaletica, successivamente, potrà venir integrata con ulteriori pannelli generali recanti il logo del Consiglio d’Europa: questo passaggio potrà avvvenire solo dopo il riconoscimento ufficiale della Via Francigena nel Sud – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa.
Riceviamo e pubblichiamo la nota del Presidente del Comitato Via Francigena del Sud Marco Aguiari inviata ai territori lungo il cammino:
“Sono iniziati i primi lavori di rifacimento della segnaletica rurale per la Via Francigena del Sud. Come sapete il 14 aprile us. l’Istituto Europeo per gli Itinerari Culturali ha comunicato il suo nulla osta all’estensione alla VFS della certificazione di itinerario culturale europeo che è attualmente propria della Via Francigena nord (Canterbury – Roma).
La Regione Lazio ha da tempo aderito al progetto e definito i suoi percorsi con L.R.19/2006 (ed altri atti precedenti e successivi). La vecchia cartellonistica rurale dell’intero percorso da Roma ai confini meridionali del Lazio è praticamente scomparsa, spesso vicariata da segnaletica messa spontaneamente da alcuni volontari (non coordinata con le amministrazioni, non conforme agli standard internazionali dei cammini europei e a volte su percorsi diversi da quelli riportati sul sito di AEVF).
Per questi motivi, anche in relazione ad eventi di particolare rilevanza (es. Italian Wonder Ways), alcune amministrazioni si sono attivate per un miglioramento della segnaletica. La prima amministrazione ad operare concretamente è stato l’Ente Parco dei Castelli romani (d’intesa con i Comuni) che ha autoprodotto la segnaletica necessaria e la sta già posizionando nel tratto Castel Gandolfo – Nemi. Va sottolineato che l’Ente ha operato con proprie risorse, costi molto contenuti e la propria falegnameria. E’ da notare che anche i Parchi Aurunci e Simbruini hanno proprie falegnamerie alle quali si possono rivolgere le Pubbliche Amministrazioni.
Va rimarcato il fatto che, essendo il logo del pellegrino un marchio registrato di proprietà di AEVF, non è lecito apporre segnaletica di qualunque tipo con questo marchio al di fuori del percorso ufficiale senza apposita autorizzazione. “