Via Francigena

Oggi parliamo di Francigena con Danilo Parisi, il moderno “Caronte” della Francigena

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Redazione AEVF

Alle ore dodici appuntamento a Soprarivo di Calendasco con il moderno “Caronte” della Via Francigena: il traghettatore del Guado del Po Danilo Parisi ci accoglie presso l’Hospitium peregrinorum. Ai bordi delle strade i campi sono ancora coperti di neve, così come ancora lo è l’argine del grande fiume. Arriviamo a destinazione per l’incontro. Superato l’argine, in una bellissima radura di arbusti sempre imbancati, ecco la vecchia casa rurale ristruttura in modo impeccabile e circondata da alberi piantati con cura. Si tratta della Caupona di Sigerico, struttura in grado di fornire accoglienza e ristoro ai pellegrini, che sempre più numerosi si fermano in questo luogo.

Danilo Parisi ci è venuto a trovare qualche giorno fa nella nuova sede dell’Associazione a Piacenza per fare quattro chiacchiere, per parlare del Guado del Po e di pellegrini aumento, per condividere cosa si potrebbe fare per dare loro maggiori servizi. E’ nato allora in modo spontaneo, con la generosità che contraddistingue Danilo, l’incontro di oggi presso la Caupona. Il nostro “traghettatore” ha preparato un pasto semplice e sontuoso con penne all’amatriciana, una varietà di salumi piacentini, ottimo dolce casalingo e vino locale. Il tutto predisposto sulla grande tavola in legno con a fianco il camino acceso, nella stanza dove tanti piccoli dettagli parlano di Francigena.

Un incontro informale che Danilo ha voluto condividere con l’Associazione Europea delle Vie Francigene, presenti Massimo Tedeschi e Sami Tawfik, il Sindaco di Calendasco Francesco Zangrandi ed il Sindaco di Orio Litta Pier Luigi Cappelleti, entrambi impegnati da anni in prima linea per la Francigena ed i pellegrini. Un momento costruttivo di confronto e di scambio, nello spirito pellegrino di condivisione.

Danilo racconta storie ed aneddoti, difficoltà e momenti indimenticabili. Ci parla di incontri: sono davvero tanti coloro che qui sono transitati, ognuno lasciando una piccola (o grande) traccia del proprio cammino. C’è chi, a distanza di oltre dieci anni, magari dall’Olanda o Germania, è ritornato in questo posto. Il nostro traghettatore, oltre ad avere il cuore grande come il fiume Po, è da sempre anche franco e schietto, di certo non le manda a dire. Si sta facendo molto per cercare di valorizzare quest’area, è vero. Ma si potrebbe fare di più per far conoscere e per sostenere questa importante realtà. D’altra parte Danilo mette il cuore in questo servizio per i pellegrini che dal 1998 ad oggi ha già accolto 4.000 pellegrini, di cui un forte numero di stranieri (si contano bel 47 nazionalità) delle quali 20 extra-europee.

Danilo nella sua accogliente Caupona ospita anche viandanti. Sono in tanti a rimanere affascinati dal calore che si percepisce all’interno ed all’esterno di questo luogo mitico di passaggio sul Po. In 17 anni qui si sono fermati ben 886 pellegrini, per il ristoro o per la notte.

Il punto d’imbarco, lo storico Transitus Padi. A Soprarivo è stato localizzato questo “Ad Padum” dei romani, dove le strade consolari per Mediolanum e Ticinum (Milano e Pavia) incrociavano il fiume Po. Si è trattato di un passaggio obbligato per Milano fino al XII secolo. Per molto tempo la mancanza di ponti è stata ovviata con l’attraversamento via fiume non ostacolando mai le comunicazioni tra le due sponde. Erano tante le famiglie a possedere piccole imbarcazioni. Certo la moderna viabilità consente oggi di attraversare agevolmente il fiume Po con il ponte moderno, ma dal 1998 è stato ripristinato questo valido servizio di trasporto per i pellegrini con un taxi fluviale che da Corte Sant’Andrea conduce fino a Soprarivo, percorrendo una distanza di circa 3,5km. Il “traghettatore” Parisi, in possesso del titolo professionale specifico per il trasporto di persone, con la sua barca (appaltata dal comune di Calendasco) accompagna i pellegrini da una sponda all’altra del Po, con lo stesso entusiasmo di sempre, così come è immutata la sua passione per la Francigena.

Informazioni: sul servizio:

  • il taxi fluviale attraccato a Soprarivo di Calendasco è a disposizione tutti i giorni dell’anno per i pellegrini e gli escursionisti che hanno biciclette. Meglio prenotare il giorno prima. Costo dieci euro.

  • Questa traversata è ufficializzata dall’Associazione Europea delle Vie Francigene ed è inserita nelle guide ufficiali

  • Lungo gli oltre 2.500 km di percorso da Canterbury alla Puglia, se si esclude lo stretto della Manica, è l’unico passaggio via acqua per i pellegrini. Un luogo davvero mitico.

  • Questo passaggio consente di accorciare il percorso di quasi 10 km rispetto a quello terrestre

  • Per iniziativa di Danilo Parisi ed alcuni amici sono sorti alla Caupona un circolo culturale (Biffulus) ed una associazione (Homo Viator) che si occupano, oltre al traghettamento e all’ospitalità per i pellegrini ed i turisti, anche di conferenze, attività culturali, itinerari naturalistici e storico archeologici.

Numeri e statistiche: Danilo racconta che nel 1998 furono solo 2 le persone traghettate (un pellegrino olandese ed un tedesco), nell’anno del Giubileo 100. Poi un pochino di calo, fino a riprendere un buon trend dal 2007, con 152 passaggi, nel 2008, con 263 pellegrini, nel con 2009 transiti, nel 2013 furono invece 520 e lo scorso anno ben 736. Proprio nel 2014 sono stati traghettati pellegrini anche dal Perù, Colombia, Indonesia, Nuova Zelanda, Giappone, Corea del Sud, Isreale…
Si prevede. prevede che nel 2016 verrà raggiunta la quota di almeno 1000! Già quest’anno, lo scorso 21 gennaio, è stato traghettato il primo pellegrino sloveno del 2015.
La maggior parte dei pellegrini viaggia in direzione Roma, chi prosegue per la Puglia o addirittura Gerusalemme. Ma c’è chi, invece, ha proseguito per Mont Sant Michel o Medjugorje. Secondo le statistiche, il traghetto è oggi preferito dagli over 50 (oltre 70%), mentre le fasce più giovani preferiscono il cammino via terra-

Sono arrivate le 14:30, si esce per andare in cammino verso il guado (coperto da una leggera foschia) nonostante il terreno sia ancora coperto da ghiaccio e neve. Questi argini del Po francigeni e le cascine emiliane hanno in inverno un fascino che difficilmente si può trovare in altri punti del percorso. Potrebbero essere i fotogrammi di un film di Bertolucci che racconta i luoghi del grande Fiume, sembra un poetico scenario cinematografico.
Il nostro traghettatore Danilo Parisi scopre il telo che copre la barca e la mette in moto, pronta per guadare il Po verso Corte Sant’Andrea. Si parte, il transito di pellegrini è ricominciato a pieni giri anche in questo 2015.

Buon cammino