L’Agglomerazione di comuni “Bethune -Bruay Artois Lys Romane” in Pas de Calais, Francia, sta predisponendo il Piano Strategico 2023-2025 dedicato alla Via Francigena, una risorsa importante per il turismo sostenibile e verde del territorio.
“Insieme, immaginiamo la Via Francigena di domani” è il titolo dell’incontro che si è svolto a Allouagne (comune che ha aderito a AEVF nel 2022), nel nord della Francia, Pas de Calais, alla presenza di stakeholders locali: amministrazioni comunali, uffici del turismo, università, associazioni, categorie economiche.
Cinque atelier partecipati hanno offerto interessanti spunti per lavorare insieme sulla ricerca, cooperazione, animazione, gestione dei servizi e valorizzazione turistica della Via Francigena che si conferma un importante volano per lo sviluppo del territorio da un punto di vista culturale e economico. È stato richiamato dagli organizzatori l’importante evento “Road to Rome 2021. Start again!”, il cui passaggio nel Pas de Calais ha riacceso fortemente l’interesse verso la Via Francigena ed ha consentito agli enti locali di lavorare in sinergia, anche con la prospettiva di candidatura a Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.
In sintesi, l’itinerario di Sigerico è al centro dello sviluppo strategico in un’area geografica di 250 km, percorribile a piedi in dodici tappe, da Calais ai Pays de Saint Omer, passando per il territorio di Béthune-Bruay fino ad Arras.
I rappresentanti di AEVF
All’incontro è intervenuto il Direttore AEVF Luca Bruschi che ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa che si potrebbe replicare in ognuna della 60 province attraversate dalla Via Francigena. Bruschi ha ricordato che i risultati di questi atelier saranno inseriti all’interno del Piano Strategico triennale al quale sta lavorando AEVF per tutto il percorso.
È intervenuto anche Jacques Chevin, responsabile AEVF per lo sviluppo della Via in Francia e Svizzera, che ha animato e coordinato l’atelier della coperazione.
“Insieme, immaginiamo la Via Francigena di domani” è il miglior slogan per far continuare a crescere la conoscenza dell’itinerario che, nel 2024, festeggerà i 30 anni della sua certificazione da parte del Consiglio d’Europa.