Quando partire
La Via Francigena attraversa ambienti con caratteristiche climatiche molto diverse, dai 2500 m di quota del Colle del Gran San Bernardo alla pianura padana, dal valico appenninico della Cisa alle colline toscane.
Le stagioni migliori per percorrere tutto l’itinerario sono maggio e giugno, oppure settembre e ottobre. Da evitare i mesi più caldi, soprattutto nel tratto padano, in cui l’ombra è molto scarsa e il clima afoso.
Bisogna tenere presente che il Colle del Gran San Bernardo è in genere aperto solo dall’inizio di Giugno all’inizio di settembre, a causa della neve che lo rende impraticabile per la gran parte dell’anno. Anche il Passo della Cisa può essere innevato anche durante il tardo autunno o l’inizio della primavera.
Le tappe
Il percorso è frazionato in tappe della lunghezza media di circa 22-23 chilometri, con punte massime di 32 km circa. Il frazionamento delle tappe dipende soprattutto dalle possibilità di alloggio “pellegrino” nei luoghi di arrivo, ma potrete frazionare diversamente il percorso, magari pernottando in strutture turistiche.
Difficoltà
Il percorso non presenta particolari difficoltà tecniche. Il livello di difficoltà è legato più che altro alla lunghezza, al dislivello, e all’eventuale scarsità di acqua, che costringe i viandanti ad aumentare il peso dello zaino.
I guadi
Il percorso supera alcuni guadi, che per la gran parte dell’anno non presentano particolari difficoltà, ma che in caso di forti piogge possono diventare insidiosi o addirittura possono interrompere il percorso. Quindi se ha piovuto molto nei giorni precedenti al vostro passaggio vi consigliamo di informarvi quotidianamente sullo stato dei corsi d’acqua.
Per affrontare il guado del Po nella tappa 16 Orio Litta – Piacenza consigliamo di contattare il traghettatore per affrontare il “Transitum Padi”, il Guado di Sigerico, per essere trasportati sull’altra sponda in località Soprarivo (0523 771607 traghetto per guado – da chiamare almeno un giorno prima)
Ombreggiatura
In molte tappe l’ombra è scarsa. Durante l’estate è consigliabile proteggere il capo e utilizzare una crema solare. E’ bene partire molto presto al mattino, per evitare le ore più calde.
Acqua e punti di ristoro lungo il percorso
Le fontanelle e i punti di ristoro in alcune tappe sono frequenti, in altre piuttosto rari o addirittura assenti. Bisogna valutare con attenzione la disponibilità di acqua e tenerne conto riempiendo opportunamente le borracce. Durante una tappa media in piena estate è buona abitudine bere almeno due litri d’acqua, possibilmente integrata con sali minerali, per diminuire il rischio di colpi di calore.
La maggior parte dei centri abitati attraversati dalla Via Francigena è provvista di bar o negozi che vendono generi alimentari. La loro presenza è indicata nella scheda descrittiva di ogni tappa.
Equipaggiamento
Le calzature migliori per questo tipo di percorso sono degli scarponcini da trekking leggeri, alti fino alla caviglia, con calze da trekking antivescica. Lo zaino dovrebbe essere da 35-45 litri, caricato con il minimo indispensabile, in modo che il peso non superi i 7-8 kg (6-7 kg per le donne). Zaino e scarpe devono essere di ottima qualità, quindi in questo campo è meglio non badare a spese. Il resto dell’equipaggiamento potrà essere meno costoso, ma comunque composto da indumenti tecnici molto leggeri e traspiranti. Per la pioggia una buona giacca a vento e un ombrellino sono la soluzione migliore, meglio non utilizzare la mantella.
Approfondimenti su come scegliere, indossare e caricare lo zaino
Come scegliere le scarpe
Cosa mettere nello zaino
La salute in cammino
Un viaggio a piedi può donare a chi lo percorre momenti meravigliosi, ma anche provocare problemi fisici di vario genere, che è bene conoscere prima della partenza.
Vi consigliamo la lettura di un articolo di approfondimento sulla salute in cammino.
La tecnologia
L’utilizzo di dispositivi tecnologici può essere molto utile lungo il cammino. I moderni smartphone e I tablet sono diventati dispositivi multifunzione, che consentono di visualizzare la posizione sulle mappe tramite il GPS, leggere la guida del percorso o un romanzo la sera, scattare foto e girare video, leggere la posta, navigare in internet e chiamare casa su Skype, guardare la TV, leggere il giornale, ascoltare musica. Il tutto con un peso molto contenuto, aspetto fondamentale per chi viaggia con lo zaino sulle spalle. Vi consigliamo un articolo di approfondimento sull’uso delle tecnologie e sull’uso della cartografia digitale e del GPS.