L’abbazia, edificata nel IX secolo, fu fondata dai Benedettini e rappresenta uno dei migliori esempi di architettura gotico-cistercense, trattandosi inoltre del primo edificio in Italia che ricalca questo stile.
Nel 1134 papa Innocenzo II, concesse l’abbazia ai monaci cistercensi, ai quali va il merito di aver costruito la chiesa annessa al monastero.
L’edificio al suo interno si caratterizza per un rigido rigore monastico, non lasciando molto spazio a decorazioni e affreschi. L’abbazia ha pianta cruciforme, con tre navate divise da 14 pilatri che generano campate con volte a crociera.
Il complesso dell’abbazia comprende: un chiostro a pianta rettangolare, in stile gotico su tre lati e in romanico sul quarto lato; una sala capitolare sovrastata dai dormitori; un refettorio, all’interno del quale è conservato il pulpito di lettura.
Gli alloggi della foresteria si trovavano in un edificio separato; proprio qui S. Tommaso d’Aquino visse i suoi ultimi giorni.