La Basilica di San Michele Maggiore è uno dei massimi esempi di architettura romanica pavese. Costruita su un precedente luogo di culto longobardo, divenne in età carolingia una cappella palatina e poi, a partire dalla fine del IX secolo, la sede prediletta per rituali regi, battesimi e incoronazioni, come quella di Federico Barbarossa tenutasi nel 1155. La struttura presenta una pianta a croce latina con tre navate, sormontate al centro del transetto da una cupola racchiusa in un tiburio ottagonale. La facciata principale, in pietra arenaria, è decorata con bassorilievi raffiguranti iconografie sacre e animali fantastici. L’interno è scandito da volte a crociera che poggiano su capitelli scolpiti con scene bibliche e figure allegoriche. Il pavimento del presbiterio ospita il mosaico rappresentante i dodici mesi dell’anno e, appena sotto, il Labirinto di Creta. Infine, nel braccio sinistro del transetto si trova il Crocifisso di Teodote, realizzato in lamina d’argento probabilmente nella seconda metà del X secolo.