Bolsena che dà il nome al lago, vanta origini antiche con insediamenti etruschi e romani. Il Medioevo rivive nell’imponente castello Monaldeschi che domina il centro storico. È la località più attrezzata della zona, ricca di infrastrutture turistiche.
La felice posizione di Bolsena, sulle colline digradanti dei monti Volsini ha favorito da sempre gli insediamenti umani, come documentano le tracce di primitive abitazioni rinvenute nei fondali del lago. La sua notorietà turistica è anche dovuta alla Statale Cassia e al fatto di aver costituito per secoli una statio strategica lungo il cammino dei pellegrini diretti a Roma. Le memorie medioevali sono affidate al Castello Monaldeschi della Cervara che sovrasta il centro storico. La Bolsena balneare, lungo le rive del lago, si avvale di confortevoli attrezzature ricettive, frequentate non solo d’estate da clienti italiani e nordeuropei. Numerosi e significativi sono i resti monumentali a testimonianza degli eventi storici che hanno visto protagonista la città di Bolsena.
Della città etrusco-romana si conserva l’imponente cinta muraria, lunga più di 4 km, costruita con conci di tufo spesso segnati da lettere e sigle in alfabeto etrusco. Nella parte alta di questo perimetro urbano sono stati individuati alcuni edifici di culto, frequentati tra il III sec. a.c. ed il III sec. d.c., mentre nella parte bassa si distende l’area urbanizzata di Volsinii, delimitata verso nord dall’anfiteatro Mercatello. Gli scavi archeologici ne hanno riportato alla luce la zona del foro, circondato da botteghe e da una grande basilica, insieme a due sontuose abitazioni private, decorate con pregevoli affreschi e complessi pavimenti a mosaico.
Il periodo Medioevale è testimoniato dal quartiere del Castello e dal sottostante borgo, un tempo protetti da un’ulteriore cinta muraria dotata di numerose torri ed ancora oggi in parte visibile.Accanto alla rocca Monaldeschi ed alla Basilica dei SS. Giorgio e Cristina vanno segnalati anche altri importanti edifici, quali la chiesa gotica di San Francesco, il palazzo del cardinale Teodorico Ranieri e la residenza rinascimentale di Tiberio Crispo (oggi proprietà del principe Giovanni Fieschi Ravaschieri del Drago), progettata da Ippolito Scalza e da Raffaello Montelupo.
Storia
Le origini di Bolsena risalgono al II sec. a. C. quando venne popolata dagli abitanti fuggiti alla distruzione di Velzna, una tra le più importanti città etrusche dalla quale Bolsena ereditò anche il nome (dalla forma latina Volsinii). Nel IV sec. probabilmente a seguito delle incursioni dei Longobardi la città romana venne abbandonata e la comunità volsiniese andò ad insediarsi sulla rupe che ospita il quartiere medievale del Castello e che costituirà il primo nucleo abitato dell’odierna Bolsena.
Nel 1398 il pontefice Bonifacio IX la concesse in vicariato alla casata dei Monaldeschi della Cervara. Tornata nel 1451 sotto lo stato Pontificio, nel corso del Rinascimento, divenne meta preferita di illustri personaggi tra cui Leone X, Pio II e Paolo III. Numerosi sono i resti monumentali che Bolsena custodisce.
Della città etrusco-romana di Volsinii conserva l’importante cinta muraria, alcuni edifici di culto e l’anfiteatro del Mercatello che delimita a nord la città. Gli scavi archeologici hanno riportato alla luce la zona del Foro circondato da botteghe e da un’antica basilica insieme a sontuose abitazioni private con pregevoli affreschi e complessi pavimenti a mosaico. Sui colli circostanti si sviluppano varie necropoli costituite da tombe a camera e a fossa databili tra il III sec. a.C. ed il IV sec. d.C.
Il Medioevo è segnalato dalla possente mole del castello Monaldeschi che ha origini antiche databili tra il XII e il XIV sec. Nato come presidio orvietano per le guarnigioni a difesa del territorio, i Monaldeschi lo acquisirono e lo abbellirono durante il loro periodo di signoria. Attualmente accoglie il Museo Territoriale del lago di Bolsena dove si possono ammirare alcuni reperti archeologici di grande interesse e dei pannelli didattici che ricostruiscono la storia del lago e delle civiltà che vi si sono affacciate.
Il monumento più celebre di Bolsena è comunque la Collegiata di S. Cristina, le cui forme attuali si riferiscono in gran parte, agli interventi tardo quattrocenteschi favoriti dal cardinale Giovanni de’ Medici. L’edificio presenta l’originalità di accorpare quattro chiese di epoche diverse. La parte più antica è quella ricavata dal taglio della rupe tufacea per far posto ad un primitivo Oratorio intorno al sepolcro di S. Cristina. L’ambiente, poco più di una grotta, fu testimone nel 1263 di uno dei più famosi Miracoli Eucaristici.
Come raggiungere il Comune
In auto: Bolsena si trova sulla via Cassia, a 112 km sia da Roma che da Siena;
dall’autostrada del sole (A1) uscita al casello di Orvieto km 24;
dalla via Aurelia uscita Montalto di Castro (60 km) direzione Canino, Valentano;
da Viterbo sulla via Cassia km 30.