Il centro storico di San Gimignano è famoso per le sue torri medievali. Proprio grazie a questa caratteristica architettura medievale è iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. San Gimignano è un paese di 7.105 abitanti della Provincia di Siena; il centro storico del paese, famoso per le sue torri medievali. Proprio grazie a questa caratteristica architettura medievale è iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. Il centro storico si conserva ancora quasi integralmente nelle sue forme due-trecentesche, ad eccezione di alcuni interventi realizzati tra il XIX e il XX sec. Il borgo è quasi interamente racchiuso dalle mura duecentesche.
Tra i punti di forza del paese, vi sono le sedici torri medioevali che svettano nel cielo e che hanno valso al paese il soprannome di Manhattan del Medioevo. Risorsa principale della città è il turismo, che alimenta anche numerose attività collaterali come, ad esempio, l’artigianato e i servizi del terziario.
San Gimignano è anche famoso per la sua produzione vitivinicola della Vernaccia e la coltivazione dello zafferano; in particolare, la Vernaccia di San Gimignano è un vino bianco pregiato prodotto in una zona ristretta della Toscana tra Pisa, Firenze e Siena. È stato il primo vino italiano ad ottenere il marchio di Denominazione di Origine Controllata (DOC), nel 1966.
Storia
San Gimignano è paese arroccato su di una collina che domina la Val d’Elsa. È famoso in tutto il mondo grazie alle sue torri, costruite in epoca medievale da ricchi mercanti, a testimonianza del loro prestigio e della loro ricchezza. Testimonianze di insediamenti umani risalgono all’epoca etrusca, ma la nascita vera e propria di San Gimignano risale al X sec. d.C.; il nome ricorda il patrono di Modena (San Geminiano) che, secondo la leggenda, avrebbe salvato la città dalle orde di barbari. Durante il Medioevo la città si sviluppò e conobbe un periodo di splendore grazie anche alla presenza della Via Francigena.
Questa prosperità ebbe una ricaduta positiva anche sulle arti: in questo periodo chiese e monasteri furono riccamente decorati. Nel 1199 San Gimignano diviene libero Comune, combattendo contro il Vescovo di Volterra e i Comuni vicini. A causa di lotte intestine per il potere, gli abitanti di San Gimignano si divisero in due fazioni, l’una capeggiata dalla famiglia degli Ardinghelli (fazione guelfa) e l’altra dalla famiglia dei Salvucci (fazione ghibellina). L’8 maggio 1300, il sommo poeta Dante Alighieri giunge a San Gimignano in qualità di Ambasciatore della Lega Guelfa Toscana.
Nel 1348 anche San Gimignano viene colpito dalla terribile epidemia di peste, la cosiddetta Morte Nera, che mette in ginocchio la popolazione, causando moltissime vittime e una grave crisi economica che porterà il paese a sottomettersi a Firenze nel 1353. Nei secoli seguenti, San Gimignano riuscì a risollevarsi dalla crisi che lo aveva colpito grazie alla bellezza dei suoi monumenti, alla sua ricchezza culturale e alla riscoperta dell’agricoltura. L’architettura della città è stata profondamente influenzata dalle vicine Pisa, Siena e Firenze, come dimostrano alcuni dipinti di scuola senese e di scuola fiorentina.