Via Francigena

Ritratti sottratti, lungo la Francigena in Toscana

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Redazione AEVF

Un piccolo viaggio intorno a chi cammina sulla Via Francigena: da solo, in gruppo, in solienzio. Tanti volti e tanta umanità sul millenario percorso francigeno.

La Francigena è prima di tutto luogo di condivisione, luogo di incontri, luogo dove la dimensione umana ritrova la sua naturelezza e semplicità. Ecco qui raccolte alcune storie, tutte diverse fra di loro, che hanno come filo conduttore la Via Francigena. La lentezza del cammino è in grado di favorire i racconti, ognuno dei quali è in grado di trasmettere pennellate di colore e di calore. Storoe. Vere. Sul cammino.

Giacomo, Cristina, Benedetto, Giovanni, don Lorenzo. Sono solo alcuni degli incontri autentici che farete con questo viaggio attraveso l’umanità francigena.

Un ebook da sfogliare, con belle foto e testi in grado di raccontare le emozioni di chi cammina.
Un progetto della Regione Toscana, con foto e testi di Enrico Caracciolo e Paolo Simoncelli


 

Umani paesaggi

Un piccolo viaggio intorno all’uomo. Anche questo è un pellegrinaggio. A volte la via Francigena ci scorre in mezzo. Altre volte se ne sta in disparte, a qualche chilometro. Altre ancora non si fa vedere perché sepolta dall’asfalto. Però la sua presenza si sente sempre. A distanza di tanto tempo aleggia su uomini e cose.

I Ritratti Sottratti alla via Francigena sono punti fermi. Pietre miliari lungo il cammino che catturano chi vive di nomadismo, laico o spirituale. Persone che hanno raccontato le loro vite nel proprio ambiente naturale: davanti a un camino, sulle pietre di un vecchio selciato, lungo la riva del fiume, accanto a una mola di rame.

Uno di loro ha cercato invano il vento per far volare il suo aquilone, un altro si è commosso ricordando l’amico morto schiacciato da una “carica” di marmo, su alle cave di Carrara. Una giovane attrice ha recitato versi nel teatrino di casa e un’anziana pittrice inglese, a zonzo per trent’anni sulle orme di Sigeric, ha spulciato i suoi acquerelli come fa un baro con un mazzo di carte. Un cantastorie ha dato fiato all’armonica sotto le sette arcate di un caffè mentre un artista di Pietrasanta ha deciso che la provocazione è l’unico modo di far riflettere.
C’è un prete come dovrebbero essere tutti i preti che insegna il Corano ai piccoli musulmani e un oste scrittore che scrive romanzi in una Twin Peaks vicino alla Cisa dove passano più cani che automobili. C’è persino un angelo in carne e ossa che aspetta i pellegrini a San Maniato e alla fine della strada li abbraccia dicendo loro “Ti voglio bene”. Voci, mani, respiri, sussurri raccontano storie e stati d’animo, esplorano la dimensione verticale di un paesaggio umano ricco di valori. Piedi e anime seguono le tracce di Sigerico da più di mille anni. Nel segno della viandanza.

Buon cammino lungo la via Francigena da ascoltare.

Enrico Caracciolo
Paolo Simoncelli