Venerdi 27 giugno si incontra a Milano il Comitato europeo interregionale di coordinamento sulla Via Francigena. Il tavolo tecnico è coordinato da AEVF, in collaborazione con le regioni europee interessate dal percorso
La Francigena è ormai considerata, dal punto di vista culturale, sociale, economico, infrastrutturale, “spina dorsale” di sviluppo sostenibile dei territori europei attraversati. Essa costituisce un “ponte di cultura” fra Europa del nord ed Europa Mediterranea, un fil rouge di 2.500 km che da
Canterbury, nella contea del Kent, in Inghilterra, attraversa Francia, Svizzera, Italia verso la Città Eterna e poi fino alla Puglia per raggiungere Gerusalemme.
Il ruolo delle regioni è fondamentale, come insegna la Regione Toscana che proprio sabato 21 giugno ha inaugurato a Lucca l’intera messa in sicurezza del percorso regionale (circa 400 kim), affinché lo sviluppo degli itinerari culturali sia inserito nei piani regionali territoriali, facendo riferimento alle componenti infrastrutturali, culturali, ambientali, sociali ed economiche per uno sviluppo territoriale e un turismo sostenibile.
Venerdi 27 giugno si svolgerà a Milano, presso la sede della Regione Lombardia, l’importante meeting che vede coinvolte le regioni europee sulla Via Francigena”. Un incontro di confronto sullo stato dell’arte del percorso – segnaletica, infrastrutture, comunicazione, promozione – finalizzato a stabilire una strategia e azioni comuni, attivando un tavolo tecnico europeo di coordinamento. Una occasione importante per condividere gli ultimi sviluppi della Via Francigena , scambiare buone pratiche fra le regioni coinvolte e permettere uno sviluppo diffuso della Via.
L’incontro di Milano, il quinto dal 2012 ad oggi, fa seguito all’azione avviata con il progetto europeo PER VIAM (1.3.2012-28.2.2013) di cui proprio AEVF è stata capofila. Dopo un primo incontro in Toscana, promosso dalla Regione, nel 2013 si sono svolti tre incontri: a Châlons-en-Champagne, a gennaio a Foggia, in ottobre, om pccasione delle Vie Sacre e a Bruxelles, in dicembre, in occasione dell’Euromeeting.
La discussione ed il dibattito focalizzeranno anche sul Master Plan Europeo della Via Francigena, finalizzato a realizzare un piano di sviluppo coerente a livello europeo affinché l’intero percorso europeo della Francigena
sia fruibile e messo in sicurezza. Obiettivo delle Regioni è di inserire l’attrezzamento della Francigena, e delle vie storiche, nella nuova programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali quale progetto unitario europeo.
COMITATO EUROPEO DI COORDINAMENTO TECNICO INTERREGIONALE
AEVF, Regione Toscana, Région Champagne-Ardenne hanno proposto la costituzione di un Comitato europeo di Coordinamento tecnico interregionale per la Via Francigena. Il Comitato è aperto a tutte le Regioni europee attraversate dalla Via Francigena e alle Regioni attraversate dall’Itinerario della Via Francigena a sud di Roma in direzione di Gerusalemme
Da nord a sud sono coinvolte: Kent, Nord-Pas-De-Calais, Picardie, Champagne-Ardenne, Franche-Comté, Cantone Vaud, Cantone Vallese, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Molise, Basilicata e Puglia.