Via Francigena

SVIZZERA

Alle tue spalle hai lasciato il massiccio del Jura, alle cui pendici è Besançon, ma altre montagne ti attendono. I campanacci delle bovine ti danno il benvenuto al primo paese in territorio svizzero, Sainte-Croix, nel cantone di Vaud. Stai seguendo un antico percorso, già utilizzato dai romani nei loro spostamenti verso il nord del continente, oggi itinerario escursionistico segnato come Route 70 e individuato come tracciato ufficiale della via Francigena.

Non sappiamo se al tempo di Sigerico il distretto di Lavaux, affacciato sul lago Lemano, fosse già coltivato a vigneti terrazzati, oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Di sicuro l’arcivescovo pellegrino si è fermato a Losannacittà adagiata sul versante assolato del suo lago, che merita la sosta, anche solo per una visita alla bella cattedrale gotica.

Imboccando il solco della valle del Rodano lasci la riviera del lago, con le sue celebri località turistiche e mondane: Vevey e Montreaux. Il paesaggio si fa solenne e ritrovi silenzio e spiritualità nella grande abbazia di Saint-Maurice, nel Vallese, fondata nel VI secolo e meta costante di pellegrinaggio alle reliquie dei santi. Fermarsi per la notte all’abbazia è un’esperienza da provare.

Le ultime due tappe saranno memorabili, e non solo per la salita – da Martigny a tratti erta. Raggiungere il Colle, il punto più alto dell’itinerario, l’aria fine dei 2000 metri, e poi il maestoso ospizio al Passo, fondato intorno al 1100 da Bernardo d’Aosta: il grande viaggio è giunto a un punto nodale, una svolta, uno spartiacque. Dal versante italiano i fiumi – e le strade – puntano al Mediterraneo.

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