👣 23 km a piedi – giovedì 14 ottobre
Oggi è stata una giornata molto, molto, molto ventosa, tanto che in alcuni momenti ho pensato di volare via: ho dovuto tenere stretto il mio telefono e prendere i miei occhiali da sole prima che scivolassero via dalla mia faccia. Direi che è stato il giorno più ventoso di Road to Rome finora!
Lungo il percorso abbiamo incontrato campi di turbine eoliche, il che ha confermato che questa zona è particolarmente ventosa. In effetti al momento siamo nelle vicinanze del mare e quindi siamo molto esposti alle correnti provenienti dal Mar Mediterraneo. Inoltre, ci sono molti campi aperti, alternati a campi di ulivi. Ho il sospetto che tutti questi campi aperti e inutilizzati un tempo fossero campi di ulivi e ora sono deserti a causa della recente e molto aggressiva malattia batterica ‘Xylella’, che gli italiani conoscono bene, e che ha colpito più pesantemente la zona del Salento. Infatti, qui abbiamo visto ulivi molto malati, tanto da sembrare degli scheletri. Sembra quasi che ci sia stato un incendio. Questa situazione è un disastro, soprattutto se si considera che nel Salento la maggior parte degli ulivi è vecchia di secoli, se non di millenni. Lo scenario in alcune zone è quasi apocalittico, e a volte mi dà una sensazione davvero triste. Oggi, però, abbiamo visto anche molti campi pieni di nuovi olivi: un segno molto positivo di speranza per il futuro!
Nel complesso, la tappa di oggi è stata abbastanza monotona, e non c’è molto da raccontare tra il nostro punto di partenza e quello di arrivo. Un’eccezione è stato il momento della sosta, a metà mattina, presso l’affascinante Abbazia di Santa Maria di Cerrate, che abbiamo solo guardato dall’esterno mentre facevamo uno spuntino e ci prendevamo una pausa dal vento.
Poi abbiamo continuato a camminare. Nei pressi dei campi di ulivi nel Salento il più delle volte sono presenti delle casette, in dialetto pugliese chiamate ‘Pajare’, che sono costruite con una tecnica di muratura a secco, utilizzando le tipiche pietre bianche della Puglia. Le tecniche di costruzione a secco sono molto tradizionali e piuttosto difficili, in quanto non utilizzano alcun tipo di colla tra le pietre, come il cemento; piuttosto, le pietre costruiscono forza e stabilità bilanciandosi e fissandosi l’una nell’altra. In Puglia si possono vedere molti muretti costruiti in questo modo, che segnano i confini dei campi di ulivi, così come queste casette, storicamente usate come riparo per i contadini, per coprirsi dal caldo estivo o dai temporali, o come deposito. Queste costruzioni a secco che trovate nel Salento sono state costruite in ogni momento della storia, fino all’anno 1000 d.C., e sono ancora forti!
Prima di arrivare a Lecce, abbiamo attraversato il piccolo Comune di Surbo, dove siamo riusciti ad organizzare un incontro dell’ultimo minuto con il Sindaco; era molto felice ed entusiasta di conoscere la nostra associazione e i nostri progetti, e speriamo che presto sarà uno di noi! Qui ho mangiato il mio secondo ‘panino’ (il primo è stato durante la prima pausa, oggi sono particolarmente affamata!), e poi ho ripreso a camminare.
Naturalmente, ormai abbiamo imparato che arrivare nelle grandi città significa camminare attraverso aree suburbane che non sono così belle e hanno un sacco di traffico. Questo era prevedibile, quindi non mi è dispiaciuto molto. Comunque, ben presto siamo arrivati nel bellissimo centro barocco di Lecce, capitale del Salento, amato da tutta Italia!
Abbiamo fatto una foto di gruppo davanti al Duomo proprio mentre passava il vescovo, che curiosamente ci ha chiesto chi fossimo e dettagli sulla tipologia del nostro viaggio. Poi ci ha invitato a visitare il Palazzo Vescovile accanto alla Cattedrale, che bella sorpresa, soprattutto inaspettata! Anche il Consigliere Comunale si è unito a noi, così abbiamo dovuto fare un’altra foto di gruppo tutti insieme. In serata abbiamo avuto alcuni incontri con i rappresentanti delle amministrazioni e le associazioni locali, facendo un brainstorming sul turismo slow e sullo sviluppo della Via Francigena nel Salento. Anche gli studenti di una scuola locale hanno partecipato e ci hanno dato il loro contributo!
Questa sera niente pasta, niente cibo tradizionale italiano; abbiamo mangiato in un pub: un hamburger, patatine e una birra, ed è stato davvero perfetto così. Onestamente mi è piaciuto molto!
ATTRAZIONI E MOMENTI DA EVIDENZIARE
– Vedere gli ulivi appena piantati per sostituire gli alberi malati e morti colpiti dalla Xylella
– Il meraviglioso centro della città di Lecce
– Cena con un hamburger e patatine, un cambiamento radicale!
I CAMMINATORI DI OGGI
Myra Stals, social media manager (AEVF)
Luca Bruschi, direttore (AEVF)
Elena Dubinina, responsabile relazioni internazionali (AEVF)
Martina D’Agostino, project assistant (AEVF)
Jacques Chevin, responsabile dello sviluppo della Via Francigena in Francia (AEVF)
Didier Morel, FFVF
Clair Waiss, FFRP
Clair Chevalier, FFRP
Pietro Oberto, ambassador del RTR (@vivoecammino)
Marco Rustioni, ambassador del RTR
Francesca e Joanne, Ragazze in Gamba
Sharon Di Cinci, video maker
I vecchi amici Alessio e Massimo
Molti camminatori locali