👣32 km a piedi – sabato 17 luglio
Dopo una bella dormita nella “gîte” di Bucey-lès-Gy, le nostre sveglie hanno suonato presto, perché ci aspettava una giornata lunga e piena. Infatti, ciò che caratterizza la nostra quotidianità, non è solo percorrere tutti questi chilometri, ma è anche percorrere ed incontrare i sindaci e le associazioni locali lungo tutto l’itinerario.
Questi incontri istituzionali sono molto importanti per il successo della nostra iniziativa, ma possono anche rendere la giornata un po’ più complicata e faticosa. Ci sono molti aspetti coinvolti, da quelli organizzativi, a quelli logistici, o ancora di gestione della comunicazione, e soprattutto nelle giornate con molti km da percorrere, è una vera sfida riuscire a conciliare tutto.
Lo sapevamo già da un po’, ma oggi il nostro desiderio si è finalmente avverato: il brutto tempo sembra essere alle spalle e per la prossima settimana sono promessi solo calore e sole. Con il sole in faccia e gli zaini in spalla, ci siamo messi in cammino con un gruppo di 25 camminatori in totale! Molti appassionati locali della Via Francigena hanno deciso di unirsi a noi per la tappa di oggi, e insieme ci siamo diretti verso la prima tappa prevista: Cussey-sur-l’Ognon. Poco prima di raggiungere questa cittadina, siamo stati testimoni dell’ennesimo fiume che era uscito gli argini: l’Ognon ha allagato i vicini campi di mais e le aree sportive, compresi i campi da calcio. È uno spettacolo impressionante e allo stesso tempo terrificante da vedere.
A Cussey siamo stati accolti dal sindaco della città e dal sindaco di Besançon, perché siamo entrati ufficialmente nel dipartimento del Doubs di cui Besançon è la città capoluogo. Un caldo benvenuto con pranzo e vino con le bollicine ci aspettava, e per essere del tutto onesti… Non è stato così facile ricominciare a camminare dopo diversi bicchieri di vino. Questa è stata una buona lezione da imparare, specialmente ora che stiamo entrando in climi più caldi. Erano previste altre due fermate prima di raggiungere la grande città: una a Geneuille e una a École Valentin. Le comunità locali di queste città si sono veramente impegnate per farci sentire i benvenuti, con un grande striscione e gadget personalizzati realizzati per il nostro passaggio nelle loro città. Inoltre, abbiamo scoperto che École Valentin vanta la presenza di un castello piuttosto grande (per giunta è in vendita!). Il castello ospita al suo interno una cappella, che è interamente adornata con “avanzi di manufatti” delle chiese vicine: abiti, statue, reliquiari, e molto molto altro. Purtroppo per mancanza di volontari, questa cappella è chiusa 364 giorni all’anno. Un aumento dei viaggiatori e dei pellegrini della Via Francigena potrebbe aiutare a portare un po’ la crescita economica a queste piccole comunità, permettendo loro di riaprire nuovamente al pubblico tesori come questa incredibile cappella.
Gli ultimi chilometri fino a Besançon sono stati i più pesanti, ma all’arrivo in città abbiamo smesso di sentire qualsiasi disagio: la meraviglia di questa città è tutta da scoprire. Non ero mai stata qui prima, e il centro storico è semplicemente un grande gioiello da scoprire. Per fortuna è programmato un giorno di riposo, proprio qui a Besançon. Così avremo l’opportunità di esplorare al meglio questa pittoresca città.
ATTRAZIONI E MOMENTI DA EVIDENZIARE
La scoperta della cappella dell’École Valentin con tutti i suoi tesori “indesiderati” all’interno
L’entusiasmo dei camminatori locali e del governo della città
Entrare nella splendida città di Besançon
Rendersi conto che domani abbiamo un giorno di riposo in questa fantastica città
I CAMMINATORI DI OGGI
Myra Stals, Social Media Manager (AEVF)
Jacques Chevin, membro dello staff (AEVF)
Luca Bruschi, Direttore (AEVF)
Elena Dubinina, relazioni internazionali (AEVF)
Garance Potier, stagista (AEVF)
Claire Waïss (FFR)
Emile Ney, ex sindaco di Bucey-lès-Gy
Andrea Alessandrini, ambasciatore RTR
Andrea Ciotti, videomaker
Molti appassionati locali di cammini