👣 19,6 km a piedi – mercoledì 28 luglio
Lasciando Martigny questa mattina, abbiamo ufficialmente iniziato a salire su per le Alpi. Tre tappe, compresa quella di oggi, ci dividono dal passo del Gran San Bernardo, la vetta più alta di tutta la Via Francigena.
Devo dire che le montagne non avevano un’aria così invitante: durante la notte c’è stato un temporale e ci siamo svegliati avvolti in una nuvola grigia di pioggia. Non è stato l’inizio migliore, ma un gruppo di impavidi pellegrini ci aspettava al nostro punto d’incontro, appena fuori città, e proprio loro sono riusciti ad infonderci il coraggio necessario per affrontare la salita. Oltre al vicepresidente Gaetan, che sta camminando con noi lungo la Svizzera, si è unita a noi anche Martine Gautheron, vicepresidente AEVF della Via Francigena in Francia. Siamo stati anche accompagnati da escursionisti dell’associazione locale Quasimodo.
Eravamo pronti a camminare sotto la pioggia per tutto il giorno, forse anche per tutta la settimana, ma in realtà ha smesso dopo 15 minuti. Durante la giornata il cielo si è progressivamente schiarito, regalandoci un sole di montagna magico e i meravigliosi colori della natura che sono emersi pian piano, in tutta la loro luminosità.
La prima parte della tappa attraversava la foresta ed era piuttosto ripida. Direi che questa è stata una delle tappe più difficili finora, anche a causa del terreno bagnato, scivoloso e roccioso che ci ha tenuto gli occhi incollati al terreno, controllando dove mettere i piedi. Comunque sia, sono rimasta impressionata dai miei compagni di viaggio: tutti, in particolare un gruppo di signore di 75 anni, sembravano a loro agio con un tale sforzo fisico. Ancora di più, sono rimasta sbalordita dall’atmosfera contemplativa che la montagna ha creato automaticamente. Oggi abbiamo camminato per lo più in completo silenzio, ognuno di noi assorto nella salita, nella natura e nei propri pensieri.
Siamo usciti dalla foresta a Bovernier, dove altri escursionisti si sono uniti a noi, e abbiamo camminato insieme fino a Sembrancher, dove sia la foresta che il cielo si sono aperti completamente davanti a noi, trasformando così il paesaggio e regalandoci un sole splendente. Durante la nostra pausa pranzo nella piazza, abbiamo incontrato un gruppo di camminatori di Calais che avevano assistito alla partenza del Road to Rome! Hanno pranzato con noi e ci hanno raccontato come ogni anno percorrono un pezzo della Via Francigena, arrivando a ben 10 anni trascorsi lungo il percorso.
Dopo Sembrancher, la Via Francigena si fa tortuosa, e si dirige a sud verso Orsières. Durante le ultime tappe, il percorso è stato caratterizzato da molti punti a zigzag per superare colline e montagne. Abbiamo goduto di una bella vista dopo aver lasciato il bosco: una ricompensa per la salita di oggi. Sono state scattate molte foto, c’è stato il tempo per parecchie conversazioni piacevoli, e così quest’ultima parte della tappa è finita abbastanza rapidamente. Il vicepresidente dell’AEVF Gaetan lavora anche nell’ufficio del turismo del colle del Gran San Bernardo, che si sviluppa in tutte le città circostanti, compresa Orsières. Ci ha aiutato ad organizzarci e ad orientarci, rendendo anche il nostro arrivo molto facile.
Ecco, quindi, il primo dei tre giorni della nostra scalata sulle Alpi. Quello che mi piace di più è il contrasto tra la sfida fisica di scalare una montagna e la facilità mentale e il relax che mi dà. A volte riesco a pensare solo a una cosa: la cima del Passo!
ATTRAZIONI E MOMENTI DA EVIDENZIARE
Il cielo limpido e il panorama dopo aver lasciato la foresta
La concentrazione collettiva durante la scalata della montagna
L’incontro con i vecchi amici di Calais
I CAMMINATORI DI OGGI
Myra Stals, Social Media Manager (AEVF)
Jacques Chevin, membro dello staff (AEVF)
Elena Dubinina, relazioni internazionali (AEVF)
Laura Zampetti, Ambassador del RTR
Martine Gautheron, vicepresidente (AEVF)
Gaetan Tornäy, vicepresidente (AEVF)
Andrea Ciotti, videomaker
Camminatori dell’Associazione Quasimodo