Via Francigena

Giorno 41 – Da Bourg-St-Pierre al Passo del Gran San Bernardo: il punto più alto della Via Francigena

La tappa

Descrizione:

👣 11,5km a piedi – venerdì 30 luglio

Dopo settimane passate ad aspettare questo momento, oggi è il giorno in cui siamo arrivati al Passo del Gran San Bernardo! L’occasione è stata festeggiata con una grande rimpatriata: molte persone si sono unite a noi e siamo stati sorpresi dall’arrivo di Massimo e Alessio, due pellegrini italiani che abbiamo incontrato più volte in Francia e di cui ho già parlato nel mio blog; stanno percorrendo tutta la Via Francigena, da Calais a Santa Maria di Leuca, senza una sola pausa. I vicepresidenti Martine e Gaetan, il direttore Luca Bruschi, e Raphael Farquet, si sono uniti a noi per questa tappa, tra molti locali e sostenitori entusiasti. Che gruppo!

Sapevamo che la pioggia sarebbe arrivata intorno alle 13 di oggi, quindi abbiamo iniziato a camminare alle 8 a buon ritmo. Ci siamo addentrati nel bosco, ma presto siamo usciti dalle fronde raggiungendo i 2000 metri di altitudine, dove gli alberi non crescono più. Siamo arrivati ad un punto sbalorditivo del percorso, uno spazio aperto e panoramico. Abbiamo raggiunto il bellissimo lago artificiale del Barrage des Toules, una diga con laghetto, e ci siamo fermati a fare delle foto. Potevamo sentire l’aria fredda a questa altezza, ma il sole continuava a spuntare riscaldandoci mentre continuavamo. Ho pensato a quanto mi manchi l’Italia, e che non posso aspettare fino a sabato per entrare nel Bel Paese. L’italiano è una delle lingue con cui mi sento più a mio agio, mentre ho avuto dei momenti di difficoltà con il francese; inoltre, potrei aprire un intero capitolo sul mio amore per il cibo italiano!

Oggi abbiamo camminato in salita per tutto il tempo: non abbiamo percorso un tratto in pianura o in discesa. Ognuno ha camminato con il proprio ritmo – che penso sia il modo migliore di affrontare un viaggio a piedi – aspettandosi qua e là. Tuttavia, a un certo punto le nuvole sono diventate più dense e scure, e si capiva che stava arrivando la pioggia. Mancava ancora l’ultimo terzo della tappa di oggi quando grosse gocce di pioggia hanno iniziato a scendere. Ci siamo fermati tutti per indossare la nostra attrezzatura impermeabile appena in tempo prima che la pioggia vera e propria iniziasse a scendere. Il percorso è diventato sempre più ripido, la pioggia continuava a cadere, un vento freddo soffiava sui nostri vestiti bagnati e sulle mie gambe – indossavo ancora i pantaloncini – ma l’intero gruppo era sorprendentemente veloce e motivato. Abbiamo iniziato a trovare chiazze di neve e abbiamo potuto sentire una marmotta che avvertiva la sua famiglia di questo grande gruppo di umani che invadeva i loro spazi. Un sacco di mucche stavano pascolando intorno a noi – vengono spostate in alta quota durante l’estate per mantenersi fresche. Poi finalmente, ad un certo punto abbiamo intravisto l’ospizio del Gran San Bernardo spuntare dietro un angolo, ma si trovava ancora in alto rispetto a noi. L’ultima parte era piuttosto dura e ripida, e tutti abbiamo dovuto spingere un po’. Io ho scelto di correre per gli ultimi metri, volevo solo arrivare lì! Ed eccoci qui. Una volta arrivati abbiamo srotolato il nostro striscione Road to Rome e abbiamo camminato come un grande gruppo unito sotto la pioggia, fino al lago del Passo, dove cinque uomini stavano trionfalmente suonando i corni alpini per il nostro arrivo. Ce l’abbiamo fatta!

Dopo aver scattato foto e goduto del momento dell’arrivo, siamo entrati nell’Ospizio per ripararci e abbiamo bevuto un tè caldo mentre ci facevamo timbrare le credenziali. Erano solo le 13:00 quando siamo arrivati, quindi abbiamo pranzato subito dopo.

Ho già scalato il passo del Gran San Bernardo una volta, in bicicletta, arrivando dall’altra parte, da Aosta. Ora mi sembra di conoscere davvero questo posto, ed è sinceramente incredibile. Eccomi qui, nel punto più alto della Via Francigena. Eppure, è difficile credere che non sono nemmeno a metà del mio viaggio. Sono in viaggio da 6 settimane, ma sembrano mesi e mesi. Ho incontrato così tante persone, visto così tanti posti, e il mio corpo è ormai assolutamente abituato a camminare per lunghe distanze. Potrei farlo di nuovo proprio ora, ma c’è così tanto altro davanti a me!

ATTRAZIONI E MOMENTI DA EVIDENZIARE

– Incontrare Alessio, Massimo, Andrea e Carlos di nuovo e camminare insieme questa tappa finale in salita

– Essere circondata da persone diverse e di nazionalità differenti che condividono una passione comune

– La sensazione di libertà in montagna

– RAGGIUNGERE LA CIMA

– Il concerto di corno delle Alpi al nostro arrivo

– Bere tè caldo all’ospizio per riscaldarsi dopo la pioggia di oggi

I CAMMINATORI DI OGGI

Myra Stals, Social Media Manager (AEVF)

Jacques Chevin, membro dello staff (AEVF)

Luca Bruschi, direttore (AEVF)

Elena Dubinina, Relazioni Internazionali (AEVF)

Laura Zampetti, Ambassador del RTR

Martine Gautheron, vicepresidente (AEVF)

Gaëtan Tornay, vicepresidente (AEVF)

Raphael Farquet, ex guardia svizzera

Andrea Ciotti, videomaker

Alessio & Massimo

Andrea & Carlos

Grande gruppo di camminatori locali

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